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Ciao nuotofan,
grazie, sono Chiararm
La mia idea è che adesso qualsiasi cosa succeda verranno sicuramente ammessi tutti quelli che hanno il limite OQT negli 800/1500. Non è il caso della WA a memoria, ma altre federazioni internazionali in passato avevano scritto regolamenti per degli eventi che si prestavano a più interpretazioni e alla fine per salvare la situazioni hanno scelto la via più morbida.
Pero' ripeto, da come è scritto il foglio delle qualificazioni (e avendo letto quelli di tutti gli altri sport) io l'ho intepretato nella maniera più restrittiva quindi con obbligo di qualificazione per la nazione tramite mondiali.
Dopo tutto questo polverone, la WA/CIO non ha alcun interesse a tener fuori atleti tipo Paltrinieri quindi immagino non ci saranno problemi, mi aspetto pero' una nota di chiarimento nei prossimi giorni.
Spiego cosa è successo. Il CIO ha tagliato le carte olimpiche al nuoto di fondo, da 50 a 44 (22 per genere). La FINA non è stata contenta ma ha ottenuto in cambio la possibilità che gli atleti qualificati negli 800/1500 (e che prenderanno il via a Parigi) possano partecipare anche alla 10 km nella Senna, pur nel rispetto del tetto massimo di due atleti per Nazione e genere. E' un compromesso, ma così sono tutti contenti. Veniamo alla situazione italiana. Siccome la qualificazione nel fondo è anche nominale la FIN ha bisogno dell'assenso preventivo di Verani, che in caso di qualificazione cederà il proprio posto, senza accampare pretese, a Paltrinieri o allo stesso Acerenza, se lo dovesse precedere in gara domattina.
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Spiego cosa è successo. Il CIO ha tagliato le carte olimpiche al nuoto di fondo, da 50 a 44 (22 per genere). La FINA non è stata contenta ma ha ottenuto in cambio la possibilità che gli atleti qualificati negli 800/1500 (e che prenderanno il via a Parigi) possano partecipare anche alla 10 km nella Senna, pur nel rispetto del tetto massimo di due atleti per Nazione e genere. E' un compromesso, ma così sono tutti contenti. Veniamo alla situazione italiana. Siccome la qualificazione nel fondo è anche nominale la FIN ha bisogno dell'assenso preventivo di Verani, che in caso di qualificazione cederà il proprio posto, senza accampare pretese, a Paltrinieri o allo stesso Acerenza, se lo dovesse precedere in gara domattina.
Della 10 km maschile di oggi ho visto l'ultimo giro ed il convulso arrivo del gruppo alle spalle del duo di testa Rasovszky-Olivier, in cui c'erano i due italiani Acerenza e Verani, vinto dal britannico Pardoe (che aveva perso la cuffia).
Xman ci ha confermato come, in effetti, bastava che uno dei due arrivasse tra i primi 13 (obiettivo poi raggiunto da entrambi) per aggiungersi a Paltrinieri, ammesso tramite l'OQT nei 1500 stile, e ne approfitto, quindi, per parlare dei gladiatori delle acque libere, verso cui ho un senso di ammirazione come per tutti coloro che hanno molto più coraggio di quanto ne abbia io, ma le cui gare non riescono a conquistarmi.
Per molti aspetti il nuoto in piscina ed il nuoto in acque libere sono agli antipodi: acqua ferma e spazio per disputare al meglio la propria gara nelle competizioni tra le corsie; acqua mossa (ed oggi lo era molto), contatti frequenti e cambi di traiettoria spesso obbligati nelle competizioni in mare aperto.
Aggiungiamo che le riprese televisive (anche quelle più mediocri) permettono di seguire bene le gare in piscina, mentre nelle gare in mare aperto ci vorrebbero riprese dall'alto per far capire chi c'è nel gruppo di testa e come si muovono gli atleti, mentre di fatto vengono inquadrati solo i primissimi e non si sa nemmeno se la direzione da loro scelta è giusta.
Insomma, avete capito che, anche in futuro, non parlerò delle gare in mare aperto, se non per l'importantissima gara olimpica.
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Guardando già alle gare in piscina che partiranno domenica prossima, 11 febbraio, con batterie dalle 7:30 del mattino e finali dalle 17 italiane (due ore in meno rispetto a Doha), le finali individuali offriranno comunque spunti notevoli e ci potrebbero essere anche grandi crono, mentre le staffette saranno molto lontane da un autentico livello mondiale https://www.omegatiming.com/File/000118 … FFFF20.pdf.
Ad esempio, le due superpotenze per eccellenza, Usa ed Australia, risultano iscritte a tutte le prove, ma in nessuna staffetta metteranno in acqua un quartetto anche lontanamente assimilabile al loro migliore e in alcune, se veramente vorranno partecipare, dovranno schierare atleti (ma soprattutto atlete) completamente "fuori ruolo", tipo l'attaccante che deve fare il portiere, o il libero della pallavolo ritrovarsi a schiacciare, o il pivot del basket portare palla e il playmaker andare a rimbalzo etc etc
Ecco, proprio le staffette saranno il punto dolente del Mondiale di Doha, ed è un vero peccato che le squadre più titolate non abbiano pensato di convocare qualche elemento che rendesse almeno credibile la loro partecipazione.
In tutto ciò fa eccezione l'Italia, a cui mancano - è vero - Ceccon e la Panziera, ma che comunque schiererà dei buoni quartetti, e questo è un elemento che WA, ma anche EA, dovrebbero considerare nel contenzioso con la Federnuoto: l'Italia ha l'ottima abitudine di onorare tutte le competizioni internazionali, anche quelle collocate in modo sciagurato che portano le altre nazioni a schierare i fuori-ruolo di cui sopra.
Ultima modifica di nuotofan (04-02-2024 19:20:12)
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le riprese televisive (anche quelle più mediocri) permettono di seguire bene le gare in piscina, mentre nelle gare in mare aperto ci vorrebbero riprese dall'alto per far capire chi c'è nel gruppo di testa e come si muovono gli atleti, mentre di fatto vengono inquadrati solo i primissimi e non si sa nemmeno se la direzione da loro scelta è giusta.
Una cuffia fosforescente di colore diverso per ognuno dei favoriti aiuterebbe ad identificarli con sicurezza (sperando poi che non se la tolgano...)
Nel frattempo continua l'inspiegabile crisi di Wellbrock. Vediamo come reagisce (e se reagisce...) in vasca.
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nuotofan ha scritto:le riprese televisive (anche quelle più mediocri) permettono di seguire bene le gare in piscina, mentre nelle gare in mare aperto ci vorrebbero riprese dall'alto per far capire chi c'è nel gruppo di testa e come si muovono gli atleti, mentre di fatto vengono inquadrati solo i primissimi e non si sa nemmeno se la direzione da loro scelta è giusta.
Una cuffia fosforescente di colore diverso per ognuno dei favoriti aiuterebbe ad identificarli con sicurezza (sperando poi che non se la tolgano...)
Nel frattempo continua l'inspiegabile crisi di Wellbrock. Vediamo come reagisce (e se reagisce...) in vasca.
Sì, mi stupisce che non si sia pensato a come rendere più godibili in Tv le gare in acque libere con accorgimenti come quello che proponi, altrimenti diventa una specie di radiocronaca in cui ci si affida a chi commenta dal posto (e non era il caso di ieri, in cui devo dire che Mec&Sac se la sono cavata bene) per capire come evolve la gara mentre la regia inquadra solo i primissimi.
A proposito del gruppo dei tedeschi più forti, ho sentito che Martens - atleta assai interessante perché ha spostato il suo focus su 200 e 400 stile libero (a Doha dovrebbe nuotare anche i 200 dorso) - ha avuto problemi di salute per buona parte dell'autunno-inverno e quindi la sua forma per le gare di Doha è incerta.
Non so se anche Wellbrock abbia avuto contrattempi simili; di sicuro ieri è apparso molto lontano da una condizione accettabile.
Le gare in piscina di Doha ci daranno indicazioni importanti su come si sta muovendo il mezzofondo internazionale: Hafnaoui ha cambiato gruppo di allenamento in Usa, Wiffen è reduce dagli entusiasmanti risultati agli Europei di corta (e 7'20" negli 800 e 3'35" nei 400 chiamano un grande crono anche nei 400 sl in vasca lunga), la Germania schiererà Wellbrock e Schwarz negli 800 e 1500, e poi ci sarà ovviamente Paltrinieri che vuole verificare il suo livello di competitività dopo i problemi di Fukuoka.
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Siobhan Haughey si è distinta come una delle atlete capaci di nuotare crono di grande livello per tutto il 2023, chiudendo benissimo l'anno allo Us Open di dicembre con quel double ravvicinato (15 minuti!) 200 stile libero-100 rana in cui, nonostante tutto, è riuscita a vincere i 100 rana contro autentiche specialiste e con un crono (1.06.05) di livello internazionale.
Per la prima volta in un campionato del mondo, la Haughey è iscritta anche ai 100 rana, oltre che a 100 e 200 stile libero, e c'è curiosità su cosa potrà ottenere nei 100 rana.
Il programma delle gare di Doha pone la finale dei 100 rana mezz'ora dopo le semifinali dei 200 stile libero, e quindi non la agevola di certo, anche se - rispetto allo Us Open - qualche minuto in più per il recupero c'è, e poi potrà gestire lo sforzo nelle semifinali dei 200 stile.
E' chiaro che, se anche i 100 rana andassero molto bene a questi Mondiali, la loro riproposizione a Parigi sarebbe inconciliabile con i 200 stile libero, perché lì le finali sono a seguire, e quindi nemmeno le grandi capacità di recupero della Haughey sarebbero sufficienti.
Detto questo, a mio parere la Haughey dovrebbe puntare decisa all'oro olimpico nei 100 stile libero, il suo vero evento primario, nonostante Braden Keith la pensi diversamente e citi i 200 stile libero come primary event per la Haughey, nell'articolo in cui parla del suo recente record nazionale dei 100 rana in vasca corta https://swimswam.com/siobhan-haughey-br … om-worlds/
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Le previsioni di Luca Soligo per le gare maschili di Doha https://corsia4.it/nuoto/doha-2024-azza … to-uomini/
Ho visto che i vincitori sono tutti nomi plausibili, quindi non sono previsioni particolarmente azzardate, a parte il lapsus dell'inserimento di Ryan Murphy (assente) nei 200 dorso al posto di quel Mityukov che l'autore voleva indicare.
Quando usciranno le starting list vedremo chi sarà realmente presente, mentre le rispettive condizioni di forma si scopriranno solo con il via alle gare; in ogni caso - come ho già scritto - ci saranno parecchi motivi d'interesse nonostante le tante assenze, perché il nuoto propone continuamente nomi in decisa ascesa, ed ogni stagione è diversa dalla precedente.
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Le gare in piscina di Doha ci daranno indicazioni importanti su come si sta muovendo il mezzofondo internazionale: Hafnaoui ha cambiato gruppo di allenamento in Usa, Wiffen è reduce dagli entusiasmanti risultati agli Europei di corta (e 7'20" negli 800 e 3'35" nei 400 chiamano un grande crono anche nei 400 sl in vasca lunga), la Germania schiererà Wellbrock e Schwarz negli 800 e 1500, e poi ci sarà ovviamente Paltrinieri che vuole verificare il suo livello di competitività dopo i problemi di Fukuoka.
Assieme alla rana veloce uomini il mezzofondo maschile presenta il campo dei partecipanti più completo. Il duello Hafnaoui-Wiffen si annuncia come il più interessante del Mondiale, da cui dovrebbe scaturire il nuovo record mondiale dei 1500, che in ogni caso sarà spazzato via ai Giochi. Hafnaoui ha voltato le spalle allo staff dell'Università dell'Indiana che lo aveva preparato così bene per le gare di Fukuoka per accasarsi dal vecchio guru Schubert, a suo tempo allenatore dell'altro grande tunisino Mellouli. Wiffen ha capito che se vuole competere con Hafnaoui deve velocizzarsi ed infatti il duello inizierà già dai 400. Il tunisino vorrei vederlo anche sui 200, magari tra un paio di anni. Speriamo che Paltrinieri possa inserirsi, magari per un bronzo.
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nuotofan ha scritto:Le gare in piscina di Doha ci daranno indicazioni importanti su come si sta muovendo il mezzofondo internazionale: Hafnaoui ha cambiato gruppo di allenamento in Usa, Wiffen è reduce dagli entusiasmanti risultati agli Europei di corta (e 7'20" negli 800 e 3'35" nei 400 chiamano un grande crono anche nei 400 sl in vasca lunga), la Germania schiererà Wellbrock e Schwarz negli 800 e 1500, e poi ci sarà ovviamente Paltrinieri che vuole verificare il suo livello di competitività dopo i problemi di Fukuoka.
Assieme alla rana veloce uomini il mezzofondo maschile presenta il campo dei partecipanti più completo. Il duello Hafnaoui-Wiffen si annuncia come il più interessante del Mondiale, da cui dovrebbe scaturire il nuovo record mondiale dei 1500, che in ogni caso sarà spazzato via ai Giochi. Hafnaoui ha voltato le spalle allo staff dell'Università dell'Indiana che lo aveva preparato così bene per le gare di Fukuoka per accasarsi dal vecchio guru Schubert, a suo tempo allenatore dell'altro grande tunisino Mellouli. Wiffen ha capito che se vuole competere con Hafnaoui deve velocizzarsi ed infatti il duello inizierà già dai 400. Il tunisino vorrei vederlo anche sui 200, magari tra un paio di anni. Speriamo che Paltrinieri possa inserirsi, magari per un bronzo.
Sì, duello Hafnaoui-Wiffen (Daniel) che potrebbe regalare grandi crono e, come detto, potrebbe partire fin dai 400 del primo giorno vista la velocizzazione dell'irlandese mostrata agli Europei di corta.
Sappiamo bene che Paltrinieri non ci sta ad avere un ruolo di attore non protagonista, come da lui dichiarato più volte, e quindi attendiamolo fiduciosi, come attendo con curiosità altri nomi che si potrebbero avvicinare all'élite assoluta che, a mio parere, oltre ad Hafnaoui e Wiffen comprende Finke e Short (qui assenti).
Dei due 2007 più volte citati (trascuro Albayrak), non c'è dubbio che Kuzey Tuncelli sia il più avanti negli 800 e 1500 e sono parecchio curioso di vedere i suoi crono in questo che sarà il suo primo Mondiale assoluto, mentre il cinese Zhang Zhanshuo disputerà tante prove e il giudizio su di lui riguarderà i suoi eventuali progressi complessivi.
Ci sono poi altri nomi, come ad esempio il coreano Kim Woomin (Corea del Sud molto attesa nella 4x200 sl maschile) e il tedesco Schwarz, che potrebbero inserirsi nelle posizioni a ridosso del podio, mentre il classico duo Romanchuk-Wellbrock dovrà riaccendere l'interesse dell'uditorio, ormai un po' scettico, in questa prova generale verso Parigi.
Si rivede Ilia Sibirtsev, medagliato per la Russia ai Mondiali Juniores 2019 (purtroppo non rivedremo più il dominatore di allora Franko Grgic), che, dopo vari anni di università in Usa, ha preso la nazionalità dell'Uzbekistan e si riaffaccia sulla scena internazionale: per lui la finale sarebbe un bel traguardo.
Ultima modifica di nuotofan (06-02-2024 10:34:05)
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Panorama delle varie gare in piscina, partendo da quella che inaugurerà i Mondiali di Doha, cioè i 200 misti femminili (cercherò di essere sintetico, ma sapete che mi riesce difficile).
Delle fantastiche 4 solo Kate Douglass sarà presente e quindi è la netta favorita per confermare il titolo di Fukuoka.
Un po' nascosta nell'entry list è la cinese Yu Yiting, che ha grandi potenzialità (è molto veloce a farfalla e in generale nei quattro stili) espresse dal 2.07.75 con cui ha vinto gli Asian Games 2023.
Il Canada presenta Sydney Pickrem e la giovane Ashley McMillan. La Pickrem è una delle nuotatrici più enigmatiche che ci siano (ha spesso contrattempi, fisici e psicologici, di varia natura) ma non c'è dubbio che sia molto forte nei 200 e 400 misti, con possibilità di migliorare il suo PB (2.08.61) che ha nuotato alle selezioni canadesi per i Mondiali 2023.
Da citare, ovviamente, anche Gorbenko, Steenbergen e la britannica Wood (recente vincitrice agli Europei di corta) con chance di podio, mentre la Bonnet cercherà di progredire nella sua seconda vita di mistista.
Come si vede, nonostante le tante assenze, non sarà facile per Sara Franceschi, reduce da un complicato inizio stagione che le ha consigliato di saltare gli Invernali per recuperare meglio la condizione, coltivare il sogno podio, mentre l'obiettivo finale è sicuramente alla sua portata.
Ultima modifica di nuotofan (06-02-2024 13:12:35)
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I 400 stile libero maschili sono una delle gare in cui la partecipazione è più completa, anche se manca il campione mondiale in carica Sam Short, per cui i favori del pronostico spettano al suo rivale (fino all'ultima bracciata), Ahmed Hafnaoui.
L'Australia presenta Winnington che cercherà di bissare il titolo di Budapest 2022 dove precedette il tedesco Martens.
Su Martens c'è parecchio interesse, considerata la sua decisione post-Fukuoka di concentrarsi su 200 e 400 stile libero, ma è giunta notizia di diversi intoppi di salute nell'autunno-inverno, per cui la sua condizione di forma è dubbia.
Chi appare lanciatissimo è invece Wiffen, che a Fukuoka non fu un fattore rilevante in questa gara e, rispetto a Fukuoka, ci sarà anche quel Mitsin esploso agli Europei Juniores di Belgrado, oltre al sudafricano Sates che, assieme a Coetze, decidette di rinunciare al Mondiale 2023.
Il lituano Rapsys appare rilanciato dalla Coppa del Mondo di ottobre e quindi potrebbe ambire ad un podio che sarà, comunque, assai difficile visti i nuotatori iscritti.
Tra i giovani, sarà la prima prova nella vasca di Doha per il cinese del 2007 Zhang Zhanshuo ed anche l'esordio internazionale per il tunisino del 2005 Jaouadi, che si allena in Francia e di cui abbiamo segnalato i progressi.
Insomma, se dovessi indicare un podio, farei i nomi di Hafnaoui, Wiffen e Winnington, consapevole però di non centrarlo perché, al solito, i 400 stile libero riservano sempre ups and downs a seconda delle condizioni di forma, e il livello medio appare piuttosto elevato (a meno di forfeit dell'ultima ora).
Obiettivo finale, quindi, non semplice per Marco De Tullio e Ciampi, ma raggiungibile, soprattutto da De Tullio, nuotando crono vicini al PB, mentre Ciampi dovrà migliorarsi (cosa che appare nelle sue corde se riuscirà a trovare la distribuzione giusta).
Ultima modifica di nuotofan (06-02-2024 20:27:58)
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Siam partiti discretamente, ma già i 100 farfalla femminili ci riportano alla realtà di questo Mondiale davvero anomalo, con tante assenze tra le più forti, e quindi Claire Curzan, che di solito si dibatte a fatica nella feroce concorrenza Usa a dorso e delfino, ha qui l'occasione di vincere il suo primo titolo mondiale.
Sua principale avversaria la giovane bosniaca Lana Pudar, oltre alle esperte Louise Hansson e Angelina Kohler.
L'Australia schiera Throssell e Perkins, cioè atlete da finale, non da podio, anche nel panorama disadorno che ci offrono questi 100 farfalla, mentre per l'Italia debutta Sonia Laquintana, con obiettivo semifinale e miglioramento del PB (e se nuotasse il PB in semifinale, non dico che la finale sarebbe raggiungibile, ma farebbe la sua degnissima figura).
Anche nei 50 farfalla maschili ci sono diverse assenze, pur se non nella misura devastante dei 100 farfalla femminili.
Manca il campione mondiale Thomas Ceccon, per cui il 19enne portoghese Diogo Ribeiro si candida alla successione mondiale.
Non avrà vita facile contro esperti lupi di piscina come Dylan Carter e Szebasztian Szabo, oltre ad un Chad Le Clos che potrebbe sfruttare l'opportunità di questo Mondiale per un ultimo hurrà, e poi assisteremo ad un altro episodio della saga MA (Michael Andrew), su cui è sempre difficile esprimersi alla vigilia.
Detto questo, la classe di Andrew nei 50 lo rende tra i papabili al podio insieme a vari altri, oltre a quelli citati.
Doveroso citare Shaine Casas (a proposito di enigmi e di saghe..), le cui potenzialità sono enormi a delfino, ma che ha un tipo di nuotata più adatto ai 100 che ai 50 (segnalavo come nei meeting in cui era in forma, riuscisse a passare a metà gara dei 100 farfalla, senza strappare, quasi con lo stesso crono che aveva nuotato nei 50).
L'Australia schiera la coppia McEvoy-Cooper, con il giovane Cooper che, nel suo specializzarsi nei 50 a dorso, stile e farfalla, si sta proponendo come un MA australiano.
Vedremo come nuoterà il 2003 bulgaro Miladinov, che ha avuto un paio di annate difficili dopo l'ottimo Europeo di Budapest 2021, ma che pare in parziale ripresa.
Per l'Italia scenderà in acqua Federico Burdisso per un warm-up agonistico in vista dei 200 farfalla, che sono il suo obiettivo primario.
Ultima modifica di nuotofan (06-02-2024 20:28:27)
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Anche i 400 stile libero femminili, come i 100 farfalla, presentano assenze clamorose, per cui c'è la prospettiva di un confronto diretto tra la neozelandese Fairweather e la cinese Li Bingjie, con la solidissima Gose ad occupare l'altro gradino del podio.
Quarto crono di ingresso per l'australiana Melverton, quinto per Simona Quadarella e, come già scritto, sono piuttosto curioso di vedere se questa volta affronterà i 400 prima dei 1500 stile libero.
Evidenti motivi di interesse, invece, nei 100 rana maschili dove, anzi, l'assenza di Qin Haiyang scatena un'autentica caccia all'oro.
Tra questi cercatori mossi dalla "febbre gialla" c'è ovviamente anche il nostro Martinenghi che, con il deb Viberti, compone una specie di gioco delle coppie assieme agli olandesi Kamminga-Corbeau, i britannici Peaty-Wilby, i tedeschi Matzerath-Imodou.
Per gli Usa c'è il solito Nic Fink assieme al duecentista Jake Foster, per l'Australia il velocista Sam Williamson e poi si rivede, da neutrale, quello Shymanovich che è doveroso inserire tra i papabili al podio.
La Cina, orfana di re Qin, propone il primatista mondiale juniores dei 200 rana Dong Zhihao.
Insomma, 100 rana maschili assai interessanti, a partire dallo scoprire se l'inafferrabile Peaty conosce ancora i migliori segreti per conquistare la pepita più preziosa.
Ultima modifica di nuotofan (06-02-2024 18:12:01)
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Per i 100 dorso femminili si ripropongono molti aspetti già visti per i 100 farfalla.
Anche qui Claire Curzan ha il miglior crono d'ingresso e quindi la possibilità di puntare all'oro, direi anche con maggiore agio rispetto ai 100 farfalla, dove la giovane Pudar ha margine teorico per superarla.
Qui l'antagonista diretta per la Curzan appare la canadese Ingrid Wilm, l'unica scesa sotto i 59" assieme alla statunitense.
L'Australia schiera il duo Barclay-Anderson che ha fatto assai bene ai Mondiali Juniores di Netanya, l'Olanda De Waard-Toussaint (e se la Toussaint tornasse ai suoi migliori livelli sarebbe da podio sicuro), la Gran Bretagna Cox-Dawson (per la Dawson, in recupero da diversi infortuni, vale lo stesso discorso fatto per la Toussaint ), la Polonia Piskorska-Peda (e qua le ambizioni sono solo di finale), l'Italia un'altra deb, Francesca Pasquino, che - come Sonia Laquintana nei 100 farfalla - cercherà di nuotare ai suoi migliori livelli in semifinale (obiettivo minimo il superamento della batteria).
I 100 dorso maschili sono capeggiati dal bronzo di Fukuoka Hunter Armstrong, ma i due 2004 Coetze (assente a Fukuoka) e Masiuk appaiono parecchio ambiziosi.
Christou non avrà lo storico rivale Ceccon a stimolarlo (e superarlo), ed il greco ha il talento per ambire anche al bersaglio grosso.
Miroslav Knedla cercherà di prolungare la sua prima vasca arrembante più in là possibile, ed è comunque un altro da seguire.
L'Ungheria schiera, finalmente, Jaszo (uno dei miei tanti beniamini) e, con Knedla, vanno segnalati i due 2005 Zheltyakov e Saravia.
L'Australia presenta il 200ista Woodward e la Spagna Hugo Gonzalez, un altro che ha ormai navigato per parecchie piscine, di qua e di là dall'Atlantico.
Se vi capita, osservate il dorso del coreano Lee Juho, quasi perfetto dal punto di vista stilistico e, a proposito di estetica della nuotata, non è certo male anche quella di Michele Lamberti, il nostro portacolori, per cui vale il discorso fatto sopra per la Pasquino: semifinale da conquistare e poi lì cercare di migliorare il PB.
Ultima modifica di nuotofan (06-02-2024 23:53:58)
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I 100 rana femminili, come quelli maschili, sono una gara assai attesa per rimpinguare il medagliere italiano.
C'è la campionessa mondiale di Fukuoka, Ruta Meilutyte, che però dovrà essere almeno vicina alla condizione dei Mondiali 2023 per respingere gli attacchi del trio europeo McSharry-Pilato-Schouten (in rigoroso ordine alfabetico), con la quarta europea, Sophie Hansson un passo (o una bracciata) dietro.
Ad affiancare Benedetta Pilato sarà Arianna Castiglioni, che si spera di rivedere vicino ai suoi migliori livelli in questo Mondiale delle opportunità da cogliere.
Come detto, c'è curiosità per l'esordio in questa prova di Siobhan Haughey, mentre gli Usa presentano Kate Douglass e la giovane Piper Engie. A parte l'accumulo delle gare in cui sarà impegnata, i 100 rana non appaiono consoni alla nuotata di amplissimo scivolo della Douglass, mentre la Engie non ha certo ambizioni di podio, ma al massimo di finale.
La Cina propone Yang e Tang, ed è la seconda ad avere mostrato, in passato, le maggiori potenzialità, mentre è in decisa crescita Letitia Sim, anche se non sembra ancora pronta a telefonare la propria gioia dal podio.
Con il forfeit della Schoenmaker, al Sudafrica resta la 50ista Lara Van Niekerk, a cui la seconda vasca di un 100 rana appare, troppo spesso, interminabile.
Ultima modifica di nuotofan (06-02-2024 20:39:01)
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Nei 200 stile libero maschili c'è la possibilità di un duello asiatico tra Hwang Sunwoo e Pan Zhanle; questo però solo se Pan si presenterà a Doha in buone condizioni di forma, condizione imprescindibile perché possa scendere sotto l'1'45" nei 200 stile.
Vi sono altri con questa potenzialità, dal tedesco Martens allo statunitense Hobson al giapponese Matsumoto.
Sarebbe romantico rivedere Duncan Scott su certi crono (la coppia british Scott-McMillan sembra selezionata da Miro), intrigante scoprire il secondo coreano Lee Hojun sotto l'1'45", così come il quasi campione mondiale 2019 Rapsys o il bronzo olimpico Scheffer.
Insomma, considerando anche la coppia aussie Taylor-Winnington, lo svizzero Djakovic, l'austriaco Auboeck, il sudafricano Sates e l'altro tedesco Miroslaw si capisce che, alle spalle del favorito Hwang, si muove un gruppo di nuotatori i cui valori sono piuttosto ravvicinati.
Per l'Italia, stessa coppia dei 400, con Ciampi e De Tullio impegnati a cercare una finale assai complicata.
Densità assai più rarefatta nei 1500 stile libero femminili, in cui campeggia come prima testa di serie Simona Quadarella.
Si ripeterà il confronto degli Europei di corta con la Kirpichnichova, e stavolta la vasca lunga sarà un elemento favorevole alla nuotatrice romana.
Da considerare Isabel Gose, che sta lentamente ma inesorabilmente progredendo, mentre Li Bingjie ha un finish letale e per questo è probabilmente l'avversaria più temibile della Quadarella, anche se la solidità del suo passo-gara nei 1500 è sempre un'incognita.
Sono iscritte alcune giovani di cui verificare i progressi, tipo le 2008 (quasi omonime) Hein e Han, ma le favorite per il podio appaiono le quattro citate sopra, guidate da Simona Quadarella.
Ultima modifica di nuotofan (06-02-2024 23:51:51)
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Mi ha stupito come WA si sia arresa alle proteste che giungevano da più parti circa il sistema di qualificazione olimpica delle staffette. Se avesse tenuto duro, cioè mantenendo le regole stabilite in precedenza, il livello agonistico del mondiale ne avrebbe giovato. Ma forse alla Federazione il lato sportivo interessava fino ad un certo punto. Quello che conta era incamerare l'obolo dell'Emiro e coltivare i rapporti con i piccoli Paesi, che contano poco in vasca ma molto al Congresso.
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Mi ha stupito come WA si sia arresa alle proteste che giungevano da più parti circa il sistema di qualificazione olimpica delle staffette. Se avesse tenuto duro, cioè mantenendo le regole stabilite in precedenza, il livello agonistico del mondiale ne avrebbe giovato. Ma forse alla Federazione il lato sportivo interessava fino ad un certo punto. Quello che conta era incamerare l'obolo dell'Emiro e coltivare i rapporti con i piccoli Paesi, che contano poco in vasca ma molto al Congresso.
Infatti: avere ben 13 delle 16 staffette di Parigi provenire dal Mondiale di Doha, avrebbe costretto tutte le nazioni che non erano salite sul podio di Fukuoka a schierare staffette competitive e quindi a portare atleti di notevole livello che avrebbero poi gareggiato anche nelle gare individuali.
Invece, così, con il combinato dei tempi di Fukuoka e Doha, molte nazioni sanno già che il crono di Fukuoka sarà più che sufficiente per qualificarsi alle Olimpiadi, e a Doha assisteremo a staffette davvero poco, per non dire nulla, rilevanti (e che eviterò di presentare).
In ogni caso, come ho già scritto più volte, la profondità del nuoto mondiale è tale che basteranno gli atleti presenti a Doha per garantire parecchie gare interessanti; se poi ci fossero dei WRs (eventualità possibilissima) sarebbe la dimostrazione più clamorosa di come il nuoto, anche in un Mondiale così incompleto, in un periodo dell'anno così anomalo e a 5 mesi dalle Olimpiadi, possa produrre miglioramenti nelle prestazioni umane.
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Per i 50 rana maschili valgono i discorsi fatti per i 100: caccia all'oro assai incerta, vista l'assenza di Qin.
I cercatori sembrano perfino più numerosi che nella doppia distanza e vanno dal grande rientrante Peaty al duo italiano Martinenghi-Cerasuolo, dal neutrale Shymanovich (occhio alla video review, per lui come per tutti) al duo Usa Fink-Andrew, dalla top seed Sam Williamson (che si portato ad un notevole 26.51 al Japan Open, due mesi fa) allo specialista tedesco Imoudu.
Peccato che manchi il campione mondiale junior, l'indonesiano Felix Iberle, sceso al di sotto dei 27" a Netanya, ma non ci sarà da annoiarsi nello sprint della rana.
Nei 200 stile libero femminili, invece, c'è una chiara favorita, Siobhan Haughey.
Il duo oceanico Jack (interessante vedere come gestirà tre turni di 200, e poi i 50 ed i 100 stile libero)-Fairweather proverà ad occupare gli altri due gradini del podio, ma le mie preferenze vanno ad un trio europeo: Steenbergen, Seemanova e la 2006 Padar, che ha già sfiorato la finale mondiale a Fukuoka.
Sia Steenbergen che Seemanova che Padar, per motivi diversi (la Steenbergen è in costante crescita da un paio di stagioni, la Seemanova è stata fermata dagli infortuni e quindi se trova continuità nella preparazione non può che migliorare, la giovane Padar è in evidente progresso), hanno l'opportunità di migliorare i loro PBs a Doha.
Doveroso citare anche Li Bingjie, che però deve - al solito - scegliere tra 200 e 1500 (e se puntasse sui 200 dopo i 400 sarebbe un altro ostacolo in meno per Simona Quadarella), mentre l'Italia schiera Giulia D'Innocenzo, che è chiamata a dare continuità agli evidenti progressi mostrati anche in vasca corta agli Europei di Otopeni.
Finale complicata da raggiungere, e, quindi, come per le compagne di squadra viste in precedenza, l'obiettivo è di nuotare il PB in semifinale (magari dopo averlo fatto già in batteria) e poi si vedrà.
Ultima modifica di nuotofan (07-02-2024 12:24:49)
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Ho visto l'ultimo giro della 5 km maschile dei Mondiali di Doha.
Paltrinieri ha impostato un'andatura notevole con il francese Olivier quasi affiancato. All'ultima boa Olivier è riuscito a passare all'interno, per cui ha affrontato in testa l'ultima parte, mentre il connazionale Fontaine rimontava.
Sul lungo rettilineo d'arrivo c'è stato un prepotente allungo di Acerenza, che ha visibilmente guadagnato, per poi essere lentamente rimontato da Olivier, mentre dall'altra parte Paltrinieri e Fontaine si facevano sotto.
Si è arrivati agli inevitabili contatti nel cono d'arrivo, con una specie di wrestling di coppia tra Italia e Francia da cui è uscita vincitrice la coppia francese, e a un certo punto Paltrinieri (che si è chiaramente lamentato dei contatti ricevuti) si è ritrovato a nuotare sulle gambe di Acerenza, rallentandolo, mentre anche Rasovszky cercava una tardiva rimonta.
Insomma, ha vinto Fontaine su Olivier ed Acerenza, ma ribadisco che le acque libere, dove oltre alle onde c'è spesso da far fronte ai vari contatti fisici, non mi entusiasmano.
Uno degli sport che amo meno è lo short track (al contrario del pattinaggio velocità), dove bisogna essere fortunati e scafati a intrufolarsi nella posizione giusta e chi è davanti ha tanti vantaggi: questo arrivo della 5 km mi ha ricordato quando nello short track si cercano di guadagnare, con ogni mezzo, posizioni nella volata finale, mentre il nuoto tra le corsie, come il pattinaggio velocità, consente ad ognuno di fare la propria gara senza contrattempi esterni.
Ultima modifica di nuotofan (07-02-2024 13:09:42)
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Steven Bradbury docet !
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Steven Bradbury docet !
Già, quello fu un episodio così clamoroso da essere diventato popolare anche in programmi non sportivi.
Per il nuoto in acque libere proporrei, almeno nell'imbuto finale, l'obbligo di nuotare in corsie diverse, come accade negli sprint dello sci di fondo, ma è anche vero che i contatti ed il nuotarsi addosso sono una caratteristica delle gare OW, ed arrivi come quello di oggi, ma anche più burrascosi come accaduto in passato, vengono accettati dai protagonisti abbastanza serenamente.
In ogni caso, dal punto di vista natatorio ci sono stati alcuni spunti notevoli anche per alcuni nomi nuovi che si sono messi in evidenza; segnalo solo la grandissima prova del messicano Strehlke Delgado, nato addirittura nel 2006 e giunto a soli 7" dal vincitore Fontaine e a 5" da Paltrinieri.
Ultima modifica di nuotofan (07-02-2024 18:27:29)
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Riprendo la panoramica delle gare in piscina con i 200 farfalla maschili, ovviamente orfani di Milak e del campione mondiale Marchand, oltre che dei talenti Heilman e Kharun (curiosamente nati lo stesso giorno, il 7 febbraio, a due anni di distanza).
Honda, reduce da recenti belle rombate, proverà a prendersi il titolo mondiale superando quel K. Chmielewski che gli stette davanti a Fukuoka.
La tradizione ungherese sarà difesa da Marton, quella statunitense da Harting, con non grandi chance di medaglia imo, nonostante le assenze a cui ho fatto cenno.
Decisamente meglio il Razzo Razzetti, e chissà che, stimolato dal confronto interno, anche Burdisso riesca a ritrovare i turboreattori di un tempo.
L'austriaco Espernberger (scontato che Mec lo faccia pronunciare a Sacchi, con esiti imprevedibili..), visto di recente a Knoxville dove studia e si allena, proverà a inseguire una medaglia.
Primo impegno a livello assoluto per la coppia protagonista ai recenti Mondiali Juniores, cioè il cinese Wang Xizhe ed il bulgaro Mitsin, ma occhio a quel Matthew Sates che, a mio parere, avrebbe nei 200 farfalla la prova migliore in vasca lunga (prima però deve trovare il coach giusto che lo alleni), mentre Chad Le Clos, nonostante il grande cuore mostrato anche recentemente all'Euro Meet (dove ha rimontato al tocco Carini), ha l'anagrafe avversa, avendo superato quei 30 anni che in un 200 farfalla costituiscono una sorta di ancora supplementare che solo i grandissimi Phelps e Cseh sono riusciti a trascinare con successo.
Ultima modifica di nuotofan (07-02-2024 19:12:24)
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Degli 800 stile libero maschili si è già parlato, ma qui lo faccio in modo lievemente più ampio.
Dei protagonisti di Fukuoka mancano Short, Finke e Martens, per cui il duello annunciato è tra Hafnaoui e Wiffen.
Il trio classico Paltrinieri-Romanchuk-Wellbrock proverà ad aumentare i giri per restare al passo dei tempi che cambiano.
Finalmente il tedesco Schwarz ha la possibilità di competere in una grande manifestazione internazionale e cercherà di sfruttare l'occasione.
Luca De Tullio affiancherà Greg nel cercare una finale assai difficile da raggiungere, visto quel grande progresso generale degli 800 stile libero di cui si è parlato nel forum e che è dimostrato anche dall'incompleta entry-list di Doha, dove il rientrante Sibirtsev con 7'54"3 ha il 29° crono di iscrizione.
Tanti sono i nomi interessanti che potrebbero migliorarsi, ed è statisticamente scontato che, con un livello medio così elevato, accanto alle fisiologiche delusioni ci saranno anche exploit positivi, e quindi è inutile elencarli: vedremo i risultati di batterie che saranno già molto godibili.
Ultima modifica di nuotofan (07-02-2024 19:09:21)
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L'entry-list dei 50 dorso femminili dà indicazioni realistiche, nel senso che le prime due, la britannica Cox e la canadese Wilm, sono buone specialiste. Poi, certo, la Curzan è - anche qui - una sicura candidata alle medaglie pesanti, come lo sarebbe una Toussaint che ritrovasse brillantezza. Olanda competitiva anche con la De Waard, mentre l'Australia presenta il duo giovane Anderson-Barclay e l'Italia Costanza Cocconcelli che ha la finale come target non impossibile da raggiungere (ma nemmeno semplice, certo).
I 100 stile libero maschili vedono come top-seed il campione mondiale dei 200, Matt Richards, che si concentra sui 100 (focus massimo da parte dei britannici sulla qualificazione della 4x100 stile libero).
Pan Zhanle (sognando un po' ad occhi aperti, immaginiamo se il 19enne cinese attaccasse il WR di Popovici..; ok, decisamente improbabile a febbraio, lo riconosco), Richards ed il brillantissimo Miressi di questo inizio di stagione sono i favoriti per il podio.
Gli Usa presentano Matt King, ma difficilmente la gara regina incoronerà lui come re, l'Australia il duo Cartwright-Taylor, e Cartwright ha sempre grandi potenzialità da considerare seriamente, mentre Taylor - più duecentista - non ha ancora sufficiente potenza per spiccare nei 100.
Altro discorso per Hwang Sunwoo, che anche nei 100 ha crono di rilievo nelle braccia e nella testa, e discreta curiosità di vedere all'opera anche il secondo centista cinese, il 2005 Wang Haoyu, già sceso sotto i 48" ai Primaverili cinesi 2023 quando non aveva ancora compiuto 18 anni.
Altri nomi da citare sono quelli di Nemeth, Ribeiro e del serbo Barna, di cui Xman ha ricordato gli ottimi split in staffetta che devono essere confermati in gara individuali.
L'Italia schiera Frigo assieme a Miressi, e sarebbe notevole vedere entrambi in finale.
Ultima modifica di nuotofan (07-02-2024 23:09:54)
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