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Regan "Felice Gimondi" Smith gliela fa a vincersi un oro
Stanotte Sacchi ha raccontato di come Bowman abbia detto che ha probabilmente sbagliato il tapering con la Smith, che conosce poco essendo alla prima stagione ad Arizona.
Di sicuro lo ha sbagliato, perché la Smith era più in forma al meeting di Tempe ad inizio giugno che a questi Mondiali.
Comunque non si è persa d'animo e ha concluso con un'ottima frazione in staffetta.
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Tempi alla mano la 4x100 mx poteva portarci forse ad un bronzo, anche se la forma di questi ultimi giorni non dava troppe garanzia..
Ceccon 52.4
Martinenghi 58.5
Burdisso 51.0
Miressi 47.30Siamo sicuri che ci sarebbero riusciti?
Non lo sapremo mai, però sono d'accordo con te sulla possibilità di bronzo.
Davvero difficile ipotizzare cosa avrebbero fatto i quattro titolari nella finale di oggi: i tuoi tempi ci stanno ed avrebbero portato ad un 3.29.2 buono per il bronzo davanti all'Australia.
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Abbiamo un altro uomo dei campionati. Non fosse stato per quei due centesimi dei 400...
Cmq un 1500 vinto per 5 centesimi è una cosa difficile da credere!
Meritata compensazione dopo l'oro perso per due centesimi nei 400.
Sono ammirato dalla sportività di questi campioni, con Finke che si è congratulato con Hafnaoui subito dopo avere perso un testa a testa mai visto in termini così ravvicinati.
Sono ammirato anche dalla dedizione alla causa della Steenbergen che perfino nell'ultima staffetta disputata, dopo mille impegni e senza nessuno stimolo per posizioni importanti da conquistare (prime due frazioni dell'Olanda sottotono, in particolare quella della Schouten) è scesa ancora sotto i 52", facendo un solo centesimo peggio della O'Callaghan che lottava per le medaglie.
Penso che qui la Steenbergen abbia fatto prove importanti ed avuto risposte altrettanto importanti, e cioè che può concentrarsi su 100 e 200 stile libero (tralasciando i 200 misti) come prove individuali, per puntare a qualcosa di rilevante, soprattutto nei 100 stile libero ovviamente.
E' chiaro che la O'Callaghan fa impressione, non solo per l'età ma soprattutto per la determinazione capace di farle superare anche quel problema al ginocchio che ha avuto a meno di un mese dai Mondiali.
Nonostante tutto, WR nei 200 e oro nei 100 per la "serial killer" in piscina ma tenerissima fuori, capace di commuoversi nell'intervista con la Caporale, che non ha capito che la O'Callaghan si riferiva a quell'infortunio al ginocchio che aveva messo a repentaglio i suoi Mondiali, ed ha ringraziato per questo Dean Boxall, il suo coach, per il sostegno ricevuto e per averle fatto ritrovare fiducia nelle sue possibilità.
Ultima modifica di nuotofan (30-07-2023 16:41:06)
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Sulla Steenbergen avrei potuto scommettere quasi tutto al tempo della sua carriera juniores, dove primeggiava per distacco rispetto alle sue rivali coetanee continentali, dando anche simbolicamente continuità a quella tradizione velocistica femminile "tulipana" (o germanica, per non fare torto a nessuno) che nella mia mente faccio risalire almeno alla DeBrujn (che Dio la benedica)...dopo il periodo di stop ad alti livelli, credo per motivi di studio, non avrei mai (MAI) immaginato di vederla a questi livelli; quando, ai massimi livelli, e in uno sport di pura performance, puoi permetterti di dire stop e riprendere da dove avevi interrotto, c'è evidentemente un bastimento inesplorato di talento, ma anche, immagino di lavoro ben fatto a livello di quantità e qualità. Questo anche per dire che questi mondiali, che ho seguito molto sommariamente, hanno rafforzato in me la convinzione che il nuoto sia uno di quelli sport di prestazione dove maggiore è l'importanza dell'ingrediente coach; ma questo è un lungo discorso, che magari riprenderemo quando e se la mia latitanza sarà meno costante. Grazie a tutti per avermi fatto godere per interposta persona un evento sempre bellissimo come il mondiale, facendomi dimenticare le facezie (per fortuna ho avuto l'opportunità di ascoltarne poche) di Mecarozzi & co...un grazie particolare come sempre all'ineluttabile Nuotofan (ormai userò questo aggettivo come apposizione fissa, l'ineluttabile Nuotofan come il mitico Thor, lo stupefacente Uomo Ragno, e altri eroi similari)
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un grazie particolare come sempre all'ineluttabile Nuotofan (ormai userò questo aggettivo come apposizione fissa, l'ineluttabile Nuotofan come il mitico Thor, lo stupefacente Uomo Ragno, e altri eroi similari)
Grazie a te Troy. Mi piace l'aggettivo ineluttabile: la mia passione per il nuoto la è, e cerco di trasmetterla per quello che mi è possibile.
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report finale
50 dorso m quinto ceccon peggiorando di un centesimo la semifinale 24.58 doppietta usa con armstrong 24.05 su ress 24.24 terzo xu 24.50
50 rana f l'ultima medaglia della spedizione la conquista la pilato 30.04 perdendo l'argento negli ultimi metri ottima la bottazzo quinta 30.11. wr della meilutyte dopo quello eguagliato ieri 29.16 migliorando il 29.30 suo e della pilato. precede la king 29.94
1500 sl m livello stellare come negli 800. mai come oggi il wr ha tremato. doppietta con gli 800 per hafnaoui 14.31.54 a precedere finke 14.31.59 terzo short 14.37.28. delude wiffen quarto 14.43.01
50 sl f per un centesimo la sjoestroem manca il suo wr di ieri 23.62 precede jack 24.10 e zhang 24.15
400 misti f sesta la franceschi 4.37.73 secondo oro per la detentrice del record mcintosh 4.27.11 precede grimes 4.31.41 e forrester 4.32.30
mista m oro usa 3.27.20 su cina 3.29.00 e australia 3.29.62
mista f l'ultimo oro è degli usa il primo per l'eterna seconda di questa manifestazione smith 3.52.08 su australia 3.53.37 e canada 3.54.12
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L'Italia esce obiettivamente ridimensionata dal Mondiale. Da 5 ori a 0 nelle gare olimpiche. Era successa la stessa cosa all'atletica leggera, passata dai 5 ori olimpici di Tokyo allo 0 di Eugene, ed è sembrata a tutti una cosa normale. Dunque questi turnover non mi stupiscono più di tanto, perché fanno parte delle dinamiche dello sport di altissimo livello di oggi, dove le differenze si giocano sui dettagli. E' chiaro però che il nostro movimento è dominante solo sulla scena europea, a livello globale no.
Al di là dei risultati l'aspetto più negativo è che sono tornati i rapporti tesi tra Ceccon e lo staff federale, già visti al Mondiale di Gwangju 2019. Una spirale tossica che va interrotta subito, altrimenti può infettare anche l'anno olimpico.
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io, assonnato (era l'ottavo giorno di levatacce alle 3.25)
Il Mondiale è appena finito è sono già in astinenza da gare, quindi penso che mi sciropperò anche le Universiadi, sarebbe un peccato non sfruttare fino in fondo questo bel fuso orario asiatico che ci ha tenuto compagnia nelle ultime due settimane...
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L'Italia esce obiettivamente ridimensionata dal Mondiale. Da 5 ori a 0 nelle gare olimpiche. Era successa la stessa cosa all'atletica leggera, passata dai 5 ori olimpici di Tokyo allo 0 di Eugene, ed è sembrata a tutti una cosa normale. Dunque questi turnover non mi stupiscono più di tanto, perché fanno parte delle dinamiche dello sport di altissimo livello di oggi, dove le differenze si giocano sui dettagli. E' chiaro però che il nostro movimento è dominante solo sulla scena europea, a livello globale no.
Al di là dei risultati l'aspetto più negativo è che sono tornati i rapporti tesi tra Ceccon e lo staff federale, già visti al Mondiale di Gwangju 2019. Una spirale tossica che va interrotta subito, altrimenti può infettare anche l'anno olimpico.
Sì, la differenza è che i 5 ori del nuoto italiano ai Mondiali di Budapest erano sembrati il doveroso riconoscimento della forza ormai consolidata del movimento natatorio, mentre i 5 ori dell'atletica leggera a Tokyo il frutto di una congiuntura astrale difficilmente ripetibile.
Noi, che seguiamo il nuoto giorno per giorno, siamo testimoni di una fiducia che c'era nell'ambiente anche dopo i Primaverili di Riccione obiettivamente deludenti, ma spiegati con una preparazione mirata al grande obiettivo di luglio, oltre che con i famosi malanni di stagione.
Mecarozzi è... Mecarozzi, ma se lui dal primo giorno di questi Mondiali si è focalizzato sul conteggio delle medaglie facendo il confronto con i Mondiali di Budapest ("alla fine della prima giornata siamo in vantaggio, con un argento contro un bronzo"; "alla fine della seconda giornata siamo ancora in vantaggio...") era perché aveva respirato una certa fiducia nell'ambiente, cioè anche da quei vertici tecnici con cui è in contatto.
Questi Mondiali di Fukuoka sono stati una salutare presa d'atto della realtà e di come non ci si possa attaccare a stereotipi del tipo: "i cinesi mancano sempre i grandi appuntamenti dopo avere fatto bene in patria"; il nuoto mondiale evolve continuamente e grandi individualità nascono dovunque, come poi segnaliamo quotidianamente in questo forum che (forse immodestamente) secondo me dovrebbe essere letto molto di più di quanto accada.
Con il tramonto di Greg, capitano di mille battaglie che vorrà combattere l'ultima a Parigi 2024 (un enorme in bocca al lupo per una carriera già adesso inimitabile), e questa estrema competitività del nuoto mondiale, che io credo aumenterà ancora nei prossimi anni (grandi talenti nascono dalla Lituania alla Tunisia), sorgono due esigenze in qualche modo contrapposte: tutelare i pochi, veri grandi talenti che l'Italia ha (Ceccon è uno di questi) e fare crescere il livello generale dell'ambiente, smettendo di concedere pass generosi ad alcuni ma facendo invece capire che tutti potranno giocarsi le loro chance in condizioni uguali.
Inutile che avanzi ancora le mie proposte, tipo le selezioni ad inizio-metà giugno come fa da qualche anno quell'Australia che è stato il grande caso natatorio di questi Mondiali.
Gli australiani avevano diversi punti deboli, ma li stanno colmando in modo davvero impressionante pur non avendo certo le dimensioni quantitative di base degli Usa; hanno una popolazione di circa 25 milioni di abitanti (meno della metà dell'Italia) e la loro tradizione natatoria non deve essere enfatizzata: il nuoto, anche da loro, resta uno sport con pochi supporti economici rispetto a tanti altri, se non in prospettiva olimpica.
La cosa fondamentale, come sempre, è studiare e darsi da fare; non sedersi sugli allori, cioè pensare di avere acquisito una stabile posizione di potenza natatoria.
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nuotofan ha scritto:io, assonnato (era l'ottavo giorno di levatacce alle 3.25)
Il Mondiale è appena finito è sono già in astinenza da gare, quindi penso che mi sciropperò anche le Universiadi, sarebbe un peccato non sfruttare fino in fondo questo bel fuso orario asiatico che ci ha tenuto compagnia nelle ultime due settimane...
Impossibile essere in astinenza di gare di nuoto se si allarga l'orizzonte (come io ho fatto da tanti anni ormai) alle competizioni giovanili, che poi sono quelle dove capisci quali e quanti talenti potranno affacciarsi a breve sulla scena assoluta.
Negli Usa cominciano oggi i Campionati estivi juniores (Mijatovic, ad esempio, sarà ancora in gara), in Italia domani i Campionati di categoria seniores e ragazzi, a cui poi seguiranno dal 4 agosto quelli per juniores e cadetti.
E poi ci saranno i Campionati Europei Under 23 e, soprattutto, i Mondiali Juniores ad inizio settembre, che rappresentano l'evento più significativo in proiezione futura.
Solo stamane sono andato a vedere qualche commento su Swimswam (mai visto nulla durante i Mondiali) e leggevo che alcuni si dicevano estenuati dopo gli 8 giorni dei Mondiali.
E' comprensibile, soprattutto se si perde poi molto tempo a commentare su Swimswam; cosa che anch'io ho fatto per un breve periodo ma poi mi sono reso conto che era preferibile evitare: molto meglio impiegare il tempo vedendo più gare di nuoto possibili, e poi scrivere commenti solo su questo forum.
Ultima modifica di nuotofan (31-07-2023 11:58:59)
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Per la gioia del suo primo supporter, Johnny Utah, Sarah Sjostrom pensa non solo ai 100 stile libero per le Olimpiadi 2024, ma anche ai 100 farfalla https://www.swimmingworldmagazine.com/n … -in-paris/
In sintesi: se il fisico reggerà, sono praticamente certi i 50 e 100 stile libero nel suo programma gare olimpico, e la Sjostrom sta pensando anche ai 100 farfalla come terza gara individuale a Parigi 2024.
Due considerazioni:
1) E' un programma decisamente ambizioso per un'atleta che avrà superato la trentina a Parigi 2024, ma è all'altezza della sua grande carriera.
2) Questa stagione evidentemente è andata benissimo (le performance della Sjostrom ai Mondiali lo dimostrano) e le ha permesso di recuperare a livello fisico da qualche acciacco che le aveva consigliato di limitarsi ai 50 stile libero e farfalla a livello individuale.
La Sjostrom si propone quindi di riaumentare la quantità di lavoro da svolgere in preparazione per reggere i tre turni e ritornare ai massimi livelli nei 100 farfalla.
E' evidente che anche il crono non eccezionale con cui Zhang Yufei ha vinto i 100 farfalla a Fukuoka ha avuto un ruolo nelle rinnovate ambizioni della Sjostrom per una gara (i 100 farfalla) che le diede il primo titolo europeo a 14 anni (marzo 2008 ad Eindhoven, nonostante un arrivo di testa) ed il primo titolo Mondiale l'anno successivo a Roma. E poi un'infinità di altri titoli ed il WR ancora vigente.
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Doveroso riportare questo articolo che parla dei 21 (21!!) impegni natatori di Marrit Steenbergen ai Mondiali di Fukuoka https://www.swimmingworldmagazine.com/n … -schedule/
La Steenbergen parla di come riesca ad affrontare tante gare (la spensieratezza, il divertimento è l'approccio che segue per nuotare velocemente), di come si butti alle spalle qualche prova negativa (tipo la finale dei 200 misti) e di come le piacciano le staffette, con altre tre compagne di squadra con cui condividere l'attesa in camera di chiamata.
Dovrà fare una scelta per le Olimpiadi 2024, ed io le suggerirei di ridurre le gare individuali per arrivare in migliori condizioni di freschezza a quei 100 stile libero in cui ha le maggiori chance di podio, ma pare che la Steenbergen, considerati anche i nove giorni di gara a Parigi 2024, voglia ripetere il programma di Fukuoka e non rinunciare a nulla.
I nostri tiravano spesso in ballo la stanchezza nelle interviste post-gara a Fukuoka, che è poi un modo gergale per dire che non si è in condizioni di forma ottimali, che non si ha il giusto feeling con l'acqua etc etc
Mecarozzi ha preso alla lettera le loro dichiarazioni chiedendo a Sacchi cosa c'era che non andava (magari qualche virus misterioso avrà pensato Mec..).
Supponiamo che la Steenbergen dicesse di sentirsi stanca dopo il suo terzo impegno; l'intervistatore olandese le doveva dire: "coraggio, te ne mancano solo altri 18..".
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Premesso che Murphy ha dimostrato di meritare l’oro con due super crono in staffetta, ma se il primo giorno avessimo vinto la staffetta ed il terzo i 100 con Ceccon avremmo parlato di mondiale deludente/sotto le aspettative?
È’ evidente come Ceccon si sia innervosito di turno in turno non capitalizzando il buono stato di forma, mentre Martinenghi, Quadarella e Pilato hanno raccolto il massimo.
Paltrinieri e’ uscito dai giochi e gli altri non avevano oggettivamente chance, per cui e’ ovvio come sia calato l’entusiasmo e cresciuto il nervosismo che non ha certo aiutato per la staffetta dell’ultimo giorno.
Il prossimo anno sarà delicatissimo fare le scelte giuste, speriamo bene.
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Premesso che Murphy ha dimostrato di meritare l’oro con due super crono in staffetta, ma se il primo giorno avessimo vinto la staffetta ed il terzo i 100 con Ceccon avremmo parlato di mondiale deludente/sotto le aspettative?
È’ evidente come Ceccon si sia innervosito di turno in turno non capitalizzando il buono stato di forma, mentre Martinenghi, Quadarella e Pilato hanno raccolto il massimo.
Paltrinieri e’ uscito dai giochi e gli altri non avevano oggettivamente chance, per cui e’ ovvio come sia calato l’entusiasmo e cresciuto il nervosismo che non ha certo aiutato per la staffetta dell’ultimo giorno.
Il prossimo anno sarà delicatissimo fare le scelte giuste, speriamo bene.
Spero che il nervosismo sia la spiegazione delle dichiarazioni di Ceccon dopo la staffetta, dichiarazioni che a me sembrano in grado di distruggere la coesione del gruppo, almeno nelle staffette. Oggettivamente quella di Ceccon è stata la prestazione più deludente nella mista, con un tempo di oltre un secondo e mezzo superiore a quanto preventivabile, lui però è uscito dicendo che il suo lo aveva fatto e che avevano sottoperformato gli altri, mentre nessuno degli altri ha tirato la croce addosso a qualcuno. Dal mio punto di vista il mondo alla rovescia.
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tutelare i pochi, veri grandi talenti che l'Italia ha (Ceccon è uno di questi)
Ceccon è il numero uno del nostro nuoto. Va ascoltato di più. La sua richiesta di testarsi al lancio nel crawl era ragionevole e andava assecondata, a maggior ragione in una prova che non conta niente come la mista a stile libero. La Francia non si è neppure presentata, pur avendo due stileliberiste molto più forti delle nostre (Bonnet e Wattel), per non appesantire il programma di Grousset. La valutazione della direzione tecnica, che intravedeva in questa staffetta una possibilità di medaglia è stata gravemente erronea. Preso atto che il podio non era raggiungibile, si sarebbe dovuto schierare Frigo in finale e Miressi nelle batterie della mista, il contrario di quanto è stato fatto.
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nuotofan ha scritto:tutelare i pochi, veri grandi talenti che l'Italia ha (Ceccon è uno di questi)
Ceccon è il numero uno del nostro nuoto. Va ascoltato di più. La sua richiesta di testarsi al lancio nel crawl era ragionevole e andava assecondata, a maggior ragione in una prova che non conta niente come la mista a stile libero. La Francia non si è neppure presentata, pur avendo due stileliberiste molto più forti delle nostre (Bonnet e Wattel), per non appesantire il programma di Grousset. La valutazione della direzione tecnica, che intravedeva in questa staffetta una possibilità di medaglia è stata gravemente erronea. Preso atto che il podio non era raggiungibile, si sarebbe dovuto schierare Frigo in finale e Miressi nelle batterie della mista, il contrario di quanto è stato fatto.
Il problema è la "tirannia del computo delle medaglie", per cui anche un improbabile podio nella staffetta mixed a stile libero viene ricercato fino in fondo, schierando cioè Miressi in prima (per evitare le sue possibili incertezze al cambio) e Ceccon in seconda.
L'abilità dello staff tecnico è capire quando la probabilità di podio è realistica, sennò siamo al Mecarozzi che concede chance a qualsiasi nuotatore/trice italiano/a che approdi in finale.
Anche secondo me andava assecondato il desiderio di Ceccon di nuotare la prima frazione, se non altro per tamponare quel nervosismo, di cui parla Marioflavio, emerso dopo l'eliminazione della staffetta mista.
Sullo schierare Miressi in batteria della staffetta mista, siamo alle solite. Visto come sono andate le cose, andava fatto; ma comprendo la volontà dello staff tecnico di far risparmiare energie a Miressi per una finale che sembrava senz'altro raggiungibile con il quartetto schierato.
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Premesso che Murphy ha dimostrato di meritare l’oro con due super crono in staffetta, ma se il primo giorno avessimo vinto la staffetta ed il terzo i 100 con Ceccon avremmo parlato di mondiale deludente/sotto le aspettative?
È’ evidente come Ceccon si sia innervosito di turno in turno non capitalizzando il buono stato di forma, mentre Martinenghi, Quadarella e Pilato hanno raccolto il massimo.
Paltrinieri e’ uscito dai giochi e gli altri non avevano oggettivamente chance, per cui e’ ovvio come sia calato l’entusiasmo e cresciuto il nervosismo che non ha certo aiutato per la staffetta dell’ultimo giorno.
Il prossimo anno sarà delicatissimo fare le scelte giuste, speriamo bene.
Il mancato oro nei 100 dorso, decisamente raggiungibile per come si è svolta la finale, perché anche Murphy (come io pensavo) poteva nuotare un crono più veloce (e lo ha dimostrato dopo in staffetta), ha sicuramente innervosito Ceccon.
Il panorama internazionale si è complicato moltissimo rispetto ad un anno fa: ora la rana ha un dominatore della stessa età di Martinenghi, che prima sembrava destinato alla leadership considerati l'evidente declino di Peaty, le incertezze di Kamminga e l'età di Fink; il mezzofondo maschile è esploso a livelli altissimi con protagonisti che paiono in ulteriore crescita; restano i 1500 femminili dove la Quadarella ha ancora un buon margine rispetto a chiunque non si chiami Ledecky, ma attenzione che - anche qui - qualcosa può cambiare nel giro di 12 mesi.
C'è veramente poco margine di errore per raccogliere medaglie olimpiche.
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Per la gioia del suo primo supporter, Johnny Utah, Sarah Sjostrom pensa non solo ai 100 stile libero per le Olimpiadi 2024, ma anche ai 100 farfalla https://www.swimmingworldmagazine.com/n … -in-paris/
In sintesi: se il fisico reggerà, sono praticamente certi i 50 e 100 stile libero nel suo programma gare olimpico, e la Sjostrom sta pensando anche ai 100 farfalla come terza gara individuale a Parigi 2024.
Due considerazioni:
1) E' un programma decisamente ambizioso per un'atleta che avrà superato la trentina a Parigi 2024, ma è all'altezza della sua grande carriera.
2) Questa stagione evidentemente è andata benissimo (le performance della Sjostrom ai Mondiali lo dimostrano) e le ha permesso di recuperare a livello fisico da qualche acciacco che le aveva consigliato di limitarsi ai 50 stile libero e farfalla a livello individuale.
La Sjostrom si propone quindi di riaumentare la quantità di lavoro da svolgere in preparazione per reggere i tre turni e ritornare ai massimi livelli nei 100 farfalla.
E' evidente che anche il crono non eccezionale con cui Zhang Yufei ha vinto i 100 farfalla a Fukuoka ha avuto un ruolo nelle rinnovate ambizioni della Sjostrom per una gara (i 100 farfalla) che le diede il primo titolo europeo a 14 anni (marzo 2008 ad Eindhoven, nonostante un arrivo di testa) ed il primo titolo Mondiale l'anno successivo a Roma. E poi un'infinità di altri titoli ed il WR ancora vigente.
Le mie emozioni sono contrastanti; da un loto sono contento della scelta dei 100 stile, dall'altro sono preoccupato della scelta dei 100 farfalla. Forse attratta da un mondiale senza picchi spaventosi nei 100 farfalla, questa gara rappresentano comunque un rischio per un'atleta che va per i 31, seppur formidabile. Che dire? speriamo bene
Capitolo ITALIA: forse andrò controcorrente ma secondo me questi (in termini di medaglia) sono stati mondiali oltre le più rosee aspettative. Non sto scherzando e non voglio difendere qualcuno, anzi rimango perplesso e preoccupato per alcune situazioni accadute a Fukuoka e di cui avete e abbiamo già parlato, però 6 medaglie dal mio punto di vista erano totalmente inaspettate. Nel primo post scritto a poche ore dall'inizio del mondiale, avevo parlato di 3 medaglie e nessun oro per l'italia. Nuotofan mi ha detto che ero troppo pessimista, forse intendeva un po' scaramantico e sull'oro probabilmente questa sua considerazione ci poteva stare, ma sul numero di medaglie ero assolutamente realista e ora vi spiego perché:
partiamo da Paltrinieri: già in inverno non è che avesse nuotato chissà quali tempi mostruosi, poi Sacchi ci dice che quest'anno ha diminuito i carichi per preservarsi e infine ho visto la 10 km. Io non gli davo speranze di medaglia vista la condizione che si era già intuita nella 10 km.
Ceccon; nei 50 c'ha davanti atleti più specialsiti di lui e in questa gara io la medaglia (che per altro non ha vinto nemmeno lo scorso anno) non gliela davo. I 50 farfalla sono una lotteria e la medaglia non era affatto certa, poi è arrivato addirittura l'oro ma tutt'altro che scontato. Infine i 100 dorso che era la gara in cui mi aspettavo la medaglia ma certamente non mi aspettavo un crono simile a quello dello scorso anno ma al massimo un 52 basso come poi è stato. E questo perché Ceccon era tutto l'anno che ripeteva che l'obbiettivo sono i giochi olimpici e che anzi si augurava di perdere qualche gara per non arrivare da strafavorito a Parigi. Non lo so, magari ho capito male io ma secondo me dalle sue parole si intuiva che non aveva lavorato come nel 2022 e che certi tempi non li avrebbe rinuotati quest'anno. Per questo non capisco le sue dichiarazioni sui suoi best. Ne ha fatto uno di suo best. Ceccon è un talento gigantesco, forse il talento migliore che sia mai nato in italia ma deve capire che è il momento di cominciare a fare le cose sul serio, di dimostrare tutto il suo valore, non di nuotare 53.8 in batteria rischiando di restare fuori e sopra i 53 nella mista.
Martinenghi; anche qui massimo mi aspettavo una medaglia ma non due e non avrei saputo nemmeno dire se l'avrebbe vinta sui 100 o sui 50. È tutto l'anno che nuota lontano dai suoi best, agli assoluti viene battuto da Poggio (bravissimo, eh ma se il campione del mondo si fa battere significa che qualcosa non va) e nelle interviste dice che sta provando, sperimentando eccetera.
Tra le donne non mi aspettavo nessuna medaglia (e ne sono arrivate 2); la quadarella non nuotava questi tempi da anni (come da lei stesso ammessa) e mi ha piacevolmente sorpreso ma appunto non mi aspettavo che riscendesse su questi crono, per questo non la davo a medaglia. La Pilato con i problemi avuti quest'anno e con la maturità non la davo a medaglia e infatti comunque il bronzo lo ha vinto con un tempo con cui non pensavo si potesse andare a medaglia.
dunque mi aspettavo 3 medaglie: 1 da Ceccon (100 dorso) 1 da Martinenghi (50 o 100 rana) e la terza medaglia me l'aspettavo dalla staffetta mista non certo dalla 4x100 stile che era la quarta o addirittura la quinta forza in campo.
Quindi dal mio punto di vista il bottino delle medaglie è comunque positivo. Ciò che non mi sono piaciute sono le dichiarazioni dei nostri post staffetta. Ripeto, spero siano intervenuti IMMEDIATAMENTE a spegnere l'incendio.
Per il prossimo anno:
a 12 mesi da Parigi e dopo aver visto quello che è successo a fukuoka le gare da attenzionare più o meno non sono cambiate dal mio punto di vista, certamente il livello si è alzato ma non a tal punto da pregiudicare le aspettative azzurre in una determinata gara.
Anzi forse una gara in meno da aspettare con trepidazione per i nostri colori c'è e sono gli 800 stile dove penso che ormai, con l'esplosione di questi super 400isti, Paltrinieri sia tagliato fuori. E non solo per l'esplosione di Short e co ma anche perché a 30 anni, Greg dovrà centellinare ogni energia e dunque rinunciare a qualche gara e la distanza sacrificabile sono proprio gli 800.
Rimamendo comunque con paltrinieri io penso che qualche possibilità di giocarsi il podio il prossimo anno nei 1500 ce l'abbia ancora: Hafnaoui e Finke sono andati fortissimo ma l'obbiettivo di Paltrinieri credo sia stato sempre quello di battere il WR di Sun. Credo lavorerà per quello, poi se ci riuscirà è un altro discorso ma penso che con un tempo vicino o (possibilmente) poco meglio del sui record italiano ad oggi ci possa stare una medaglia a Parigi. Poi, se durante l'anno Wiffen nuota 14.29, Finke 14.28 e Hafnaoui 14.25, allora lì greg penso non possa arrivare o non possa più ambire di arrivare.
Ceccon; questo mondiale nulla cambia sulle sue ambizioni di podio e di oro a Parigi. È la nostra carta migliore; ad oggi, se sta bene, si allena e prepara bene, se è motivato, io penso che sarà durissima (kolesnikov compreso) per gli altri batterlo.
Martinenghi; anche lui ad oggi rimane una nostra possibilità di medaglia. È esploso di Qin ma ad oggi nessun altro avversario di Nicolò ha stampato tempi irraggiungibili, anzi, nemmeno il 56.6 di Qin è un tempo così impossibile, duro da raggiungere ma non impossibile come i crono di Peaty. La situazione dei 100 rana è comunque molto incerte; bisogna vedere come rientrerà Peaty (rienta, giusto?) come evolverà la carriera di Qin. È tutto ancora molto incerto ma rimane comunque per noi una gara importante.
Quadarella: sugli 800 stile credo non abbia possibilità di medaglia ma nei 1500 vista la concorrenza, se rinuota i tempi fatti a Fukuoka credo che la medaglia la possa prendere. ciò che mi preoccupa è che dietro la Ledecky c'è veramente tanto spazio e ho paura che ci sia più d'una nuotatrice che voglia inserirsi per approfittarne.
Pilato: al momento la pilato non la diamo tra le favorite per una medaglia nei 100 rana, però è giovane ed è il prospetto più interessante che abbiamo. A 18 anni si possono fare balzi prestativi enormi, quindi la ragazza è sicuramente da seguire attentamente. Dunque per ora non medaglia ma se c'è un nome che potrebbe esplodere il prossimo anno , questo è proprio quello della Pilato.
Capitolo staffette: ci sono solo due staffette ad oggi da medaglia: 4x100 stile e 4x100 mista.
Dunque le gare da circoletto rosso per l'italia, ad oggi sono:
100 dorso maschili
100 rana maschili
1500 stile libero maschili
1500 stile libero femminili
4x100 stile libero maschile
4x100 mista maschile
CAPITOLO MONDIALI DI DOHA
L'ideale sarebbe saltare i mondiali ma non avverrà. Il pericolo serio è quello di far scaricare troppe volte gli atleti durante l'anno e arrivare cotti a Parigi.
Io per risolvere l'inghippo proporrei una cosa che so già che non avrà i favori di nessuno qua dentro: innanzitutto a DOHA porterei chi ha partecipato a Fukuoka (quindi niente selezione per Doha) con la stessa distribuzione. Poi quello che propongo è di "accorpare" mondiali e assoluti. Cosa significa: in pratica fare gli assoluti primaverili la settimana successiva a Doha, in modo da sfruttare i due eventi ravvicinati per far nuotare i TL per Parigi agli azzurri. In partica con un solo scarico si faranno due eventi, il mondiale e gli assoluti. So già cosa mi direte: mi direte che i nuotatori che andranno a Doha poi potrebbero arrivare stanchi agli assoluti e non perfomare adeguatamente. Per questo propongo che i tempi che verranno nuotati a Doha avranno valenza di qualificazione per Parigi. A questo punto allora mi obietterete che chi parteciperà a Doha è avvantaggiato perché ad esempio se Carraro e D'innocenzo nuotassero il TL per le olimpiadi, la Castiglioni non avrebbe alcuna possibilità di qualificarsi. Per questo propongo che a decidere chi andrà a parigi saranno i due migliori crono nuotati nelle due settimane tra doha e riccione. Ad esempio sempre rimanedo nei 100 rana femminili: ponendo un TL di 1.06, ipotizziamo che a Doha la carraro e la d'innocenzo nuotino rispettivamente 1.05.68 e 1.05.98. A riccione la Castiglioni e la Pilato invece nuotano rispettivamente 1.05.42 e 1.05.87. Significa che a Parigi si qualificheranno i due migliori crono ovvero l'1.05.42 della Castiglioni e l'1.05.68 della Carraro.
Certo così si pone il problema di chi a Doha nuoterà solo distanze non olimpiche come ad esempio la Pilato che farebbe i 50 rana e rischierebbe di arrivare stanca a riccione per nuotare i 100 rana. Ecco per me la si risolve che a Doha ci dovrebbe andare solo chi dovrà gareggiare nelle distanze olimpiche quindi la Pilato sta a casa e prepara al meglio gli assoluti.
Certo mettere gli assoluti a fine febbraio significa solo una cosa; che bisogna saltare in toto la stagione invernale, niente gare da 25 e partire a settembre per preparare il fine febbraio.
Lo so che non è molto ortodosso ma secondo me l'unica alternativa è saltare il mondiale di Doha (in cui comunque dobbiamo qualificare ancora 5 staffette quindi non è che si possa snobbare completamente) per preparare gli assoluti ad inizio aprile. Ma la mia paura è che ci si faccia ingolosire dal mondiale e ripeto, troppi scarichi rischiano di essere deleteri.
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Pensa che nelle mie nottate tendo acceso l'audio, nonostante si sia capito fin troppo bene cosa pensi del livello del commento di Mecarozzi e Sacchi.
La Rai-tv trasmette nuoto in diretta per circa 25 giorni l'anno. Non può permettersi di avere una persona specializzata solo in questo ambito, altrimenti non avrebbe nulla da fare per i restanti 340. Semmai trovo grave che la televisione pubblica non abbia un settimanale o un quindicinale di approfondimento delle discipline natatorie, tenendo conto anche degli aspetti sociali di questo sport, dove si tratti anche di questioni tecniche e non solo della stretta attualità agonistica. Ne ha per il ciclismo, naturalmente per il calcio, persino la vela. Vi sono numerosi TG sportivi durante la giornata, dove vengono divulgate le solite quattro notizie che chiunque può acquisire con un clic su internet, ma per il nuoto zero. La FIN, che firma contratti con la Rai, dovrebbe -secondo me- sollecitare in tal senso.
...
Luca Sacchi commenta per la Rai dagli Europei in corta del 1996 (in lunga dagli Europei di Siviglia dell'agosto 1997), in precedenza il ruolo era occupato da Giorgio Lamberti. Quindi è più di un quarto di secolo. Come telecronista principale mi ricordo Giorgio Martino (che era anche la seconda voce del ciclismo dopo de Zan), Gianni Vasino (della sede regionale di Milano). Poi è iniziata la lunga stagione di Sandro Fioravanti (1992). Chiamato Fioravanti a ruoli dirigenziali in seno alla TGS era stato sostituito da Paolo Paganin (Fukuoka 2001, Berlino 2002), poi ancora Fioravanti ed infine Mecarozzi.
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@Johnny, ho letto con interesse il tuo lungo post e inserisco qui le mie considerazioni.
Tu ti aspettavi tre medaglie: da Ceccon nei 100 dorso, da Martinenghi (o nei 50 o nei 100 rana, considerando la sua stagione incerta) e dalla staffetta mista maschile.
Veramente troppo poco, perché i problemi nell'avvicinamento ai Mondiali non ci sono stati solo in Casa Italia ma anche altrove e, per esempio, sul forum avevamo segnalato da tempo che i 50 farfalla erano un'occasione appetitosa per la seconda medaglia individuale di Ceccon (ed è arrivato quell'oro che io avrei pronosticato al Fantanuoto). Perché è vero che i 50 si decidono sul filo dei centesimi (a meno che non ci sia una superiorità alla Sjostrom/ McEvoy/ Qin/ Meilutyte), ma Ceccon aveva dimostrato, anche durante la stagione, di avere molta consistenza nei 50 farfalla ed era oggettivamente un podio quasi certo.
I 50 dorso erano un discorso diverso ed infatti lì il podio non è arrivato (anche se era possibile).
Veniamo a Martinenghi: stagione non semplice la sua ma sembrava molto fiducioso di sé per i Mondiali e, soprattutto, il panorama internazionale sembrava assai abbordabile.
A Qin Haiyang credevo io e pochissimi altri: sul forum mi ricordavano ogni volta l'inconsistenza dei nuotatori cinesi e il fatto che il principale obiettivo di questo 2023 sarebbero stati i Giochi Asiatici (ed hanno anche le Universiadi in casa), Kamminga era un'incognita ma appariva chiaro che non fosse quello del 2021, Fink va verso la trentina, Peaty out; insomma, se Martinenghi non era al top, c'erano poche certezze anche tra i suoi avversari, tanto che anche Poggio, dopo il podio dei Primaverili, poteva cullare qualche sogno. E nei 50 rana si aggiungeva quel Cerasuolo che, anch'egli, nel ranking stagionale non era distante dal podio.
La Quadarella aveva dimostrato da inizio stagione di essere in ottime condizioni, e la medaglia nei 1500 appariva assai probabile. Poi, chiaro, dipende sempre dal livello delle avversarie: se una Grimes fosse esplosa come poteva accadere, i posti sul podio si riducevano, ma la Quadarella dava buone garanzie di poter ritornare (come è stato) vicina ai suoi migliori livelli, cioè quelli di Gwangju 2019.
Anche la Pilato sui 50 rana restava un'ottima possibilità da podio, e questo è avvenuto nonostante i suoi regressi in semifinale e finale rispetto al 29.60 della batteria.
Perché le delusioni, Johnny, ci sono anche tra le avversarie, e solo la Meilutyte (davvero troppo superiore) ha confermato di essere di un livello inavvicinabile.
Paltrinieri era una grande incognita, è vero, ma come escludere totalmente dalla possibilità di medaglia, almeno in una gara, Greg?
E poi le due staffette maschili: è chiaro che la medaglia nella 4x100 sl era più difficile rispetto alla mista perché c'erano tre squadre (Gran Bretagna, Usa, Australia) che ci potevano stare davanti, ma nessuna delle tre era una certezza assoluta: gli Usa erano pieni di matricole mondiali, l'Australia aveva matricole e punti di domanda (Cartwright), la Gran Bretagna sembrava effettivamente la più solida (e lo sarebbe stata senza la follia di Whittle in batteria) ma aveva anche lei alcune incertezze (prima frazione di Burras, che in effetti non è arrivato ai mondiali nelle stesse condizioni dei trials di aprile).
Insomma, tra le tue tre medaglie e i sogni di Mecarozzi di superare il bottino di Budapest 2022 c'era molto spazio; le sei medaglie finali rappresentano i pronostici più realistici (diciamo che siamo nella fascia medio-bassa), poi è chiaro che l'unico oro vinto ci fa scendere in basso nel medagliere: converrebbe anche a noi utilizzare il conteggio basato sulle medaglie complessive, come ha fatto Peacock per mantenere la leadership Usa rispetto all'Australia..
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La Rai-tv trasmette nuoto in diretta per circa 25 giorni l'anno. Non può permettersi di avere una persona specializzata solo in questo ambito, altrimenti non avrebbe nulla da fare per i restanti 340. Semmai trovo grave che la televisione pubblica non abbia un settimanale o un quindicinale di approfondimento delle discipline natatorie, tenendo conto anche degli aspetti sociali di questo sport, dove si tratti anche di questioni tecniche e non solo della stretta attualità agonistica. Ne ha per il ciclismo, naturalmente per il calcio, persino la vela. Vi sono numerosi TG sportivi durante la giornata, dove vengono divulgate le solite quattro notizie che chiunque può acquisire con un clic su internet, ma per il nuoto zero. La FIN, che firma contratti con la Rai, dovrebbe -secondo me- sollecitare in tal senso.
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Luca Sacchi commenta per la Rai dagli Europei in corta del 1996 (in lunga dagli Europei di Siviglia dell'agosto 1997), in precedenza il ruolo era occupato da Giorgio Lamberti. Quindi è più di un quarto di secolo. Come telecronista principale mi ricordo Giorgio Martino (che era anche la seconda voce del ciclismo dopo de Zan), Gianni Vasino (della sede regionale di Milano). Poi è iniziata la lunga stagione di Sandro Fioravanti (1992). Chiamato Fioravanti a ruoli dirigenziali in seno alla TGS era stato sostituito da Paolo Paganin (Fukuoka 2001, Berlino 2002), poi ancora Fioravanti ed infine Mecarozzi.
Non arrivo a chiedere un giornalista Rai specializzato nel nuoto, ma - per il nuoto come per tanti altri sport - vorrei giornalisti Rai più competenti. Sono pienamente d'accordo sull'importanza di una rubrica periodica di informazione natatoria; io l'abbinerei all'atletica, i due sport olimpici per eccellenza.
Il tuo post è (come al solito) estremamente interessante perché fa la storia di chi ha raccontato il nuoto in Rai.
Mio padre, ad esempio, mi dice che Giorgio Martino ed ancor di più il suo collega De Laurentiis, pur essendo giornalisti che si occupavano di molti sport, avevano una certa professionalità e competenza.
Io ho ricordi dal 2000 e, appunto, Sacchi era già commentatore tecnico.
Il primo mondiale che seguii da "nuotofan" (cioè con grandissimo interesse) fu Barcellona 2003, e la coppia Sandro Fioravanti/Luca Sacchi mi deluse molto.
Ho già raccontato più volte come i 100 farfalla a Barcellona 2003 furono una specie di rivoluzione copernicana, con il WR abbassato moltissimo a partire dalle semifinali, e con la peculiarità che si succedettero tre nuovi detentori.
Il commento di quella finale storica, in cui Crocker scese sotto i 51" resistendo (per una volta) alla grande rimonta di Phelps nella seconda vasca, mise in evidenza l'inadeguatezza di Sandro Fioravanti, e Sacchi non fu in grado di rimediare facendo capire al telecronista Rai e ai telespettatori il valore storico di quello che era avvenuto.
Ultima modifica di nuotofan (02-08-2023 17:14:12)
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CAPITOLO MONDIALI DI DOHA
L'ideale sarebbe saltare i mondiali ma non avverrà. Il pericolo serio è quello di far scaricare troppe volte gli atleti durante l'anno e arrivare cotti a Parigi.
Io per risolvere l'inghippo proporrei una cosa che so già che non avrà i favori di nessuno qua dentro: innanzitutto a DOHA porterei chi ha partecipato a Fukuoka (quindi niente selezione per Doha) con la stessa distribuzione. Poi quello che propongo è di "accorpare" mondiali e assoluti. Cosa significa: in pratica fare gli assoluti primaverili la settimana successiva a Doha, in modo da sfruttare i due eventi ravvicinati per far nuotare i TL per Parigi agli azzurri. In partica con un solo scarico si faranno due eventi, il mondiale e gli assoluti. So già cosa mi direte: mi direte che i nuotatori che andranno a Doha poi potrebbero arrivare stanchi agli assoluti e non performare adeguatamente. Per questo propongo che i tempi che verranno nuotati a Doha avranno valenza di qualificazione per Parigi. A questo punto allora mi obietterete che chi parteciperà a Doha è avvantaggiato perché ad esempio se Carraro e Angiolini nuotassero il TL per le olimpiadi, la Castiglioni non avrebbe alcuna possibilità di qualificarsi. Per questo propongo che a decidere chi andrà a parigi saranno i due migliori crono nuotati nelle due settimane tra doha e riccione. Ad esempio sempre rimanendo nei 100 rana femminili: ponendo un TL di 1.06, ipotizziamo che a Doha la carraro e la angiolini nuotino rispettivamente 1.05.68 e 1.05.98. A riccione la Castiglioni e la Pilato invece nuotano rispettivamente 1.05.42 e 1.05.87. Significa che a Parigi si qualificheranno i due migliori crono ovvero l'1.05.42 della Castiglioni e l'1.05.68 della Carraro.
Certo così si pone il problema di chi a Doha nuoterà solo distanze non olimpiche come ad esempio la Pilato che farebbe i 50 rana e rischierebbe di arrivare stanca a riccione per nuotare i 100 rana. Ecco per me la si risolve che a Doha ci dovrebbe andare solo chi dovrà gareggiare nelle distanze olimpiche quindi la Pilato sta a casa e prepara al meglio gli assoluti.Certo mettere gli assoluti a fine febbraio significa solo una cosa; che bisogna saltare in toto la stagione invernale, niente gare da 25 e partire a settembre per preparare il fine febbraio.
Lo so che non è molto ortodosso ma secondo me l'unica alternativa è saltare il mondiale di Doha (in cui comunque dobbiamo qualificare ancora 5 staffette quindi non è che si possa snobbare completamente) per preparare gli assoluti ad inizio aprile. Ma la mia paura è che ci si faccia ingolosire dal mondiale e ripeto, troppi scarichi rischiano di essere deleteri.
Rispondo qui alla seconda parte del tuo post, quella relativa ai Mondiali di Doha ed ai Primaverili che tu proponi subito a seguire, tenendo poi conto dei migliori crono tra i due eventi (ho messo anche Angiolini al posto della D'Innocenzo nel tuo esempio sui 100 rana femminili).
Considerare i Mondiali di Doha come elemento qualificante per le Olimpiadi è una possibilità anticipata da Butini.
Fine 2023 sarà complicata perché prevede i Campionati europei in vasca corta dal 5 al 10 dicembre (ad Otopeni, Romania).
I Campionati Invernali dovrebbero essere in vasca da 25 m se fossero elemento qualificante per questi Europei in vasca corta, ma in vasca da 50m se (come ipotizzo) saranno il primo appuntamento utile per qualificarsi per le Olimpiadi (con i soliti TL severi raggiungibili solo da pochi), oltre che per formare la squadra per Doha.
Portare a Doha la stessa squadra di Fukuoka mi sembra improponibile per tanti motivi, mentre la tua proposta di organizzare i Primaverili subito dopo i Mondiali e poi considerare i migliori tempi combinati tra Mondiali e Primaverili è buona e potrebbe essere attuata.
Dato che ci sono, propongo la mia:
Campionati invernali in vasca da 50m per selezionare la squadra per Doha, per i Campionati Europei di maggio e pre-qualificare pochissime punte assolute per le Olimpiadi (questo l'ho aggiunto solo perché ormai conosco il modo di pensare del dt Butini).
Trials olimpici a metà giugno (Settecolli) per completare il restante 90% della squadra olimpica.
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E' giusto riportare anche la classifica a punti del Mondiale https://vmrw8k5h.tinifycdn.com/news/wp- … trophy.pdf
ottenuta dando 18 punti al vincitore di una gara individuale, 16 al secondo e poi a decrescere di uno fino ai 10 punti per l'ottavo, quindi si riparte da 8 punti per il nono fino ad 1 punto per il sedicesimo; mentre nelle staffette si premiano le 8 finaliste partendo da 36 punti per la staffetta vincitrice, quindi 32 per la seconda arrivata e a scalare di 2 punti fino ai 20 punti per l'ottava.
Italia settima a pari merito con la Francia, e da notare come anche i premi individuali siano stati assegnati in base a questa classifica, con il premio a Marchand assegnato davvero sul filo rispetto a Qin Haiyang perché c'era parità in tutto e la differenza l'ha fatta il punteggio Fina per il WR nei 400 misti, lievemente superiore a quello per il WR nei 200 rana.
Ho trovato spiritoso quel commento di Sacchi sui premi: "sbagliato il premio alla McKeown" (Sacchi l'avrebbe dato alla O'Callaghan), "sbagliato il premio a Marchand" (Sacchi l'avrebbe dato a Qin Haiyang), "sbagliato il premio agli Usa" (Sacchi l'avrebbe dato all'Australia): "è una premiazione coerente, sbagliata dall'inizio alla fine".
Le regole in base a cui sono stati dati i premi individuali e a squadre sono quelli che ho riportato e premiano (soprattutto quello per la migliore squadra) la densità più che i picchi in qualche gara.
Ultima modifica di nuotofan (02-08-2023 23:27:50)
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Uno dei fatti più salienti del Mondiale è il calo, anzi il crollo degli Stati Uniti. Il loro tonfo, da 17 ori a 7, è ben più grave del nostro. Nel medagliere sono stati asfaltati dall'Australia. Dei 4 campioni individuali tre sono maturi, persino anziani secondo gli standard delle piscine (Murphy, Ress, Ledecky). In prospettiva olimpica solo Ledecky e la mista donne sembrano saldi nel loro regno, Murphy e la stessa Douglass (McIntosh sarà al via dei 200 misti) non possono certo dormire sonni tranquilli. Naturalmente c'è anche qualche buona notizia, l'esplosione del velocista Alexy, la stessa Douglass (che in vista di Parigi dovrà però alzare il livello, affrontando i Trials senza una finalizzazione completa) e il giovane farfallista Heilman.
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Ciao, solo per precisare che stavolta non c’è nessun refuso o tributo, la tabella che citi era relativa ai campioni in carica (Budapest 2022) e il record era ancora quello di Cielo.
(Per il resto le previsioni sono previsioni, quindi si prende e si sbaglia. Mi sembra comunque di averci abbastanza preso ? per stavolta)
Fuori fa decisamente caldo e sta salendo anche la temperatura per le gare in vasca che cominceranno alle 3,30 italiane di domenica 23 luglio.
Vediamo quindi quest'altro articolo di Luca Soligo https://corsia4.it/nuoto/swim-stats-mon … uoka-2023/ ed è ormai scontato come il solleone di questa settimana che io abbia qualcosa da ridire..
1) Soligo parla di grandi sfide a stile tra Ledecky, McIntosh e Titmus.
In realtà il confronto a tre ci sarà solo nei 400 stile libero, perché la McIntosh non farà gli 800 (dove la Ledecky resta favoritissima per l'oro) e la Ledecky i 200.
Nei 200 Soligo parla dell'aggiunta della O'Callaghan.
Va bene la O'Callaghan, ma per la Haughey nessuna menzione?
La Haughey arriva ai Mondiali di Fukuoka con i migliori crono mai nuotati in-season e si è dimostrata solidissima negli ultimi tre eventi mondiali con una progressione che accende la fantasia: la Haughey nuotò il PB ai Mondiali 2017 con 1.55.96, poi ancora il PB ai Mondiali 2019 in 1.54.98 e nuovamente il PB alle Olimpiadi del 2021 in 1.53.92.
Se la progressione aritmetica continuasse ai Mondiali 2023 bisognerebbe attendersi dalla Haughey un 1.52.9.. (crono che mi ricorda un certo WR..): in ogni caso mi pare il minimo nominarla come contendente per l'oro assieme a McIntosh, Titmus ed O'Callaghan in quei 200 stile libero che potrebbero essere la vera gara delle gare dei Mondiali in campo femminile.2) Soligo scrive che la McKeown pare avere già prenotato gli ori del dorso.
Gosh: nemmeno dal più fiducioso fan australiano mi sarei aspettato un'affermazione così netta. La sfida McKeown-Regan Smith mi pare incertissima nei 100 e 200 dorso, mentre nei 50 si aggiungeranno altre specialiste, a partire dalla Berkoff, oltre alle canadesi. In realtà nei 50 dorso secondo me la McKeown rischia addirittura il podio, e non la metterei certo come favorita per l'oro al Fantanuoto.3) I regni di Popovici e Marchand paiono saldi a Soligo.
Quel 100 stile libero di Popovici al Settecolli mi è parso tutto fuorché saldo, a maggior ragione considerando gli avversari che avrà a Fukuoka che non gli perdoneranno mai una gara, non dico come quella del meeting romano, ma anche del Mondiale di Budapest 2022.
O Popovici ritorna (almeno) ai livelli dell'Europeo di Roma (46.86) oppure é Chalmers il mio favorito per i 100 stile libero di Fukuoka.
Anche nei 200 stile libero il 2023 di Popovici è stato molto..tiepido, per cui dal tapering dovrà trarre parecchio per ristabilire quella superiorità che il suo indiscutibile talento gli assegna.4) Soligo dà quasi scontata la conferma di Ceccon nei 100 dorso, mentre vede i 100 rana di Martinenghi più combattuti.
Mah.., il panorama dei 100 dorso maschili ha perso qualche avversario che sembrava estremamente competitivo (oltre a Kolesnikov, il giovane Coetze, mentre Ndoye Brouard ha avuto seri problemi durante la preparazione e Masiuk una strana seconda parte di stagione dopo avere nuotato un tempone a fine febbraio), ma bastano i due Usa Armstrong e Murphy ed il greco Christou per non farmi dare per scontata la conferma di Ceccon.
Se Ceccon nuoterà un crono da 51.6 allora sono d'accordo nel darlo favorito, ma anche in questo caso sono convinto che non sarà l'unico sotto i 52"; speriamo che la finalizzazione sia andata veramente bene per il campione veneto.PS I refusi scappano a tutti, a me per primo, ma direi che il WR dei 100 stile libero non sia più il 46.91 di Cielo (ultimo tributo di Soligo alle lacrime carioca sul podio che molti ricordano con emozione?)
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