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200 stile libero maschili.
Il primo WR da podio è l'1.46.69 di Giorgio Lamberti degli Europei 1989 che resistette quasi 10 anni, il secondo WR che scelgo è l'1.44.06 di Thorpe a Fukuoka 2001 (chissà che Fukuoka 2023, originariamente 2021, non regali altri WR storici..) ed il terzo è l'1.42.00 di Biedermann di Roma 2009 che, sarà anche stato ottenuto con l'Arena X-Glide, ma ha un tale valore cronometrico da indurmi a sceglierlo, relegando i due grandi WRs di Phelps (quello del 2007 e quello dell'anno successivo) ai piedi del podio.Il mio oro va all'1.44.06 di Thorpe 2001, l'argento all'1.42.00 di Biedermann 2009 ed il bronzo all'1.46.69 di Lamberti 1989.
50 sl. Sono d'accordo
Forse a pari merito con Cielo sul terzo gradino metterei Bousquet che è stato il primo a scendere sotto i 21", anticipando Cielo di qualche mese.
Nei 100 invece metterei primo il 48.42 di Biondi.
Sono dovuti passare 5 anni per vedere un altro sotto i 49, cioè Popov che nella sua lunga carriera ha migliorato quel WR di soli due decimi.
Quello di Biondi è stato un salto nel futuro come lo fu il WR del sudafricano Skinner negli anni 70, ma qui credo che andiamo troppo indietro.
Il mio podio è Biondi-Vdh-Popov.
Nei 200sl anche Gross ha dato una bella spallata col suo primo WR, però sono d'accordo col tuo podio.
Preferirei un podio Thorpe-Lamberti-Gross ma Biedermann non può essere escluso.
Non potremo mai sapere per quale motivo i vantaggi che lui ha ottenuto dai costumoni siano così tanto oltre la media e se il 2009 sarebbe stato comunque il suo migliore anno anche senza costumoni.
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50 sl. Sono d'accordo
Forse a pari merito con Cielo sul terzo gradino metterei Bousquet che è stato il primo a scendere sotto i 21", anticipando Cielo di qualche mese.Nei 100 invece metterei primo il 48.42 di Biondi.
Sono dovuti passare 5 anni per vedere un altro sotto i 49, cioè Popov che nella sua lunga carriera ha migliorato quel WR di soli due decimi.
Quello di Biondi è stato un salto nel futuro come lo fu il WR del sudafricano Skinner negli anni 70, ma qui credo che andiamo troppo indietro.
Il mio podio è Biondi-Vdh-Popov.Nei 200sl anche Gross ha dato una bella spallata col suo primo WR, però sono d'accordo col tuo podio.
Preferirei un podio Thorpe-Lamberti-Gross ma Biedermann non può essere escluso.
Non potremo mai sapere per quale motivo i vantaggi che lui ha ottenuto dai costumoni siano così tanto oltre la media e se il 2009 sarebbe stato comunque il suo migliore anno anche senza costumoni.
Concordo pienamente con l'osservazione su Bousquet, primo uomo a scendere sotto i 21" con i costumi gommati; sono partito con l'idea di scegliere solo tre WRs e quindi tra i WRs gommati ho scelto quello di Cielo, ancora imbattuto.
Giusto anche il peso che dai al WR nei 100 sl di Biondi; ho messo al primo posto il 47.84 di VDH perché ha infranto la barriera dei 48" ed è durato quasi 8 anni, fino all'avvento dei costumi con poliuretano al 50%, ma ero incerto io stesso sull'ordine.
Su Biedermann qualche risposta (ovviamente opinabile, ma fondata su dati solidi) ce l'ho.
Il 2009 è stato sicuramente il suo anno migliore.
Biedermann proveniva da un'Olimpiade di Pechino in cui aveva comunque dimostrato di essere in crescita, nonostante i tedeschi, per motivi di sponsor, usassero il costume meno performante in assoluto (la Steffen fu epica a vincere due titoli olimpici in quelle condizioni).
Nel 2009 la crescita di Biedermann continuò in modo impetuoso, ed a metà giugno, a Montecarlo (tappa del Mare Nostrum 2009), con l'Arena in tessuto con cui si trovarono benissimo vari campioni (la Isakovic lo utilizzò anche a Pechino, sfiorando l'oro nei 200 sl, lo stesso Cseh etc) nuotò 1.44.88 nei 200 sl. Questo prima del tapering finale per i Mondiali di fine luglio.
Poi, per i Mondiali di Roma, come tantissimi altri (compresi quegli australiani, britannici e quasi tutti gli Usa che avevano laute sponsorizzazioni dalla Speedo) passò ad un costume interamente gommato, cioè l'Arena X-Glide perché vide che gli dava evidenti vantaggi rispetto al, ripeto, pur ottimo Arena 2009 in tessuto.
Nella celebre discussione sui costumoni sul vecchio forum, dopo avere analizzato certe esplosioni quasi irreali (il famoso Rafael Munoz-Perez nel delfino, ma tantissimi altri) eravamo giunti all'opinione, quasi universale (il grande Ivolivi difese il suo diverso punto di vista per parecchio..) che i costumi gommati dessero vantaggi diversi, anche molto diversi, ai vari nuotatori.
I vantaggi così diversi dipendevano dalla struttura fisica dell'atleta (in media, erano direttamente proporzionali ai muscoli/pesantezza dell'atleta), dalla sua tollerabilità alla super-compressione che i costumoni fornivano, dalla sua naturale sensibilità acquatica ed efficienza dell'assetto (rapporto di proporzionalità nettamente inversa).
Alcuni atleti (oltre alla Isakovic anche Dotto, ad esempio) non sopportavano il secondo punto e, come detto, continuarono ad usare l'ottimo Arena in tessuto dell'epoca. Ma furono davvero pochi.
Biedermann, che già era in una stagione favolosa, indossò l'Arena X-Glide poco prima dei Mondiali di Roma (per fortuna, quindi, con breve periodo di collaudo) e passò dall'1.44.88 di Montecarlo (nuotato prima del tapering, e quindi di per sé migliorabile) all'1.42.00 della finale dei 200 sl ai Mondiali.
In quella finale tutto coincise per realizzare un simile crono: l'esaltazione per la sfida con Phelps e una giornata obiettivamente strepitosa (in prima frazione di staffetta nuotò poi circa 8 decimi peggio), all'interno di una stagione 2009 che fu, di per sé, strepitosa per Biedermann.
Ultima modifica di nuotofan (10-05-2023 22:39:01)
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800 sl maschili.
Salnikov è stato il primo uomo a scendere sotto gli 8' (7.56.49 nel 1979) e ha portato il WR fino a 7.50.64 nel 1986.
Tra i suoi WRs scelgo il 7.52.33 del 1983 perché stabilito a Los Angeles.
Il 7.46.00 di Perkins del 1994 entra di certo in lizza (ha resistito 7 anni, fino al Thorpe 2001), e poi è doveroso citare il 7.39.16 con cui Thorpe vinse la grande sfida con Hackett ai Mondiali di Fukuoka 2001, oltre allo stratosferico 7.32.12 di Zhang Lin ai Mondiali di Roma 2009.
Oro al 7.32.12 di Zhang Lin 2009 (per cui valgono le stesse considerazioni, se non addirittura superiori, fatte per il WR di Biedermann; tra l'altro Zhang Lin indossava lo Speedo LZR 50% poly), argento al 7.39.16 del Thorpe 2001 e bronzo al 7.52.33 di Salnikov 1983.
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1500 sl maschili.
Anche qui quattro WRs da citare assolutamente:
1) il 15.02.40 con cui Brian Goodell vinse la "sfida del secolo" a Montreal 1976 contro il connazionale Bobby Hackett e l'australiano Stephen Holland,
2) tra i WRs di Salnikov (primo uomo a scendere sotto i 15') scelgo il 14.54.76 del 1983
3) il 14.41.66 di Kieren Perkins del 1994
4) il 14.34.56 di Grant Hackett a Fukuoka 2001.
Difficilissimo fare una classifica virtuale.
Se si considera un "tasso di inflazione medio" di 1 secondo per anno, il 14.54.76 di Salnikov del 1983 è da preferire lievemente al 15.02.40 di Goodell 1976, mentre è inferiore al 14.41.66 di Perkins 1994.
Con lo stesso criterio, "arrivo al fotofinish" tra Perkins 1994 e Hackett 2001, vinto da quest'ultimo per 10 centesimi, quindi:
Oro al 14.34.56 di Grant Hackett 2001, Argento al 14.41.66 di Perkins 1994, Bronzo al 14.54.76 di Salnikov 1983.
PS Adesso si parla di "golden age dei 1500 sl", ed è vero valutando il numero dei contendenti ad altissimo livello e la classifica all-time, che ovviamente considera i crono nominali.
Ma se, come io ricordo sempre, si considerano i "crono reali", cioè depurati "dall'inflazione natatoria" (progresso dei costumi, impianti, tecniche di allenamento, nutrizionali etc), nuotare 14.34 nel 2001 o 14.41 nel 1994 etc etc è davvero impressionante, e chi lo ha fatto a mio parere scenderebbe sotto i 14.30 nelle condizioni attuali.
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100 dorso maschili.
Il cambio di regolamento del 1991 mi consente di distinguere tra il pre-1991 e il post-1991, semplificando molto le scelte.
Prima del 1991, tra i WRs del grandissimo Roland Matthes considero l'ultimo, il 56.30 di Monaco 1972.
Poi c'è l'impressionante 55.49 di John Naber di Montreal 1976 ed il terzo crono selezionato è il 54.51 di David Berkoff a Seul 1988 (con le lunghissime sub allora consentite).
Oro al 55.49 di Naber 1976, argento al 56.30 di Matthes 1972 e bronzo al 54.51 del sottomarino Berkoff 1988.
Dopo il 1991, seleziono il 53.86 di Jeff Rouse di Barcellona 1992 che ha resistito per ben 7 anni, fino al 53.60 di Krayzelburg 1999.
Il secondo crono selezionato è il 51.85 di Ryan Murphy a Rio 2016 ed il terzo è l'attuale WR, il 51.60 di Thomas Ceccon a Budapest 2022 (unico crono tra quelli selezionati a non essere stato ottenuto ad un'Olimpiade).
Oro al 53.86 di Rouse 1992, argento al 51.85 di Murphy 2016 e bronzo al 51.60 di Ceccon 2022.
Se dovessi fare una scelta senza la distinzione dettata dal cambio di regolamento del 1991, direi:
Oro al 55.49 di Naber 1976, argento al 56.30 di Matthes 1972 e bronzo al 53.86 di Rouse 1992.
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200 dorso maschili.
Prima del 1991 considero, tra i 9 (!) WRs di Matthes l'ultimo, il 2.01.87 di Belgrado 1973 (prima edizione dei Mondiali).
Il Naber di Montreal 1976 lasciò il segno anche nei 200 dorso, con un grandissimo 1.59.19 che resistette 7 anni.
Il terzo WR pre-1991 è l'ultimo, quello di Igor Poljanskiy (1.58.14) nel 1985.
Oro all'1.59.19 di Naber 1976, argento al 2.01.87 di Matthes 1973 e bronzo all'1.58.14 di Poljanskij 1985.
Nel 1991, subito dopo il cambio di regolamento (in virata non si doveva più toccare il muro con la mano e si introduceva un limite alle sub) da segnalare l'1.56.57 di Martin Lopez-Zubero che resistette fino al 1999.
Come secondo WR seleziono l'1.54.32 di Lochte a Melbourne 2007, quando sconfisse il dominatore della specialità, Aaron Peirsol e come terzo l'1.51.92 (attuale WR) di Peirsol ai Mondiali 2009.
E' questo un crono del valore di quello di Zhang Lin negli 800sl e Biedermann nei 200 sl, con l'aggiunta che Peirsol aveva dimostrato di essere il più forte anche prima della rivoluzione dei costumi gommati e utilizzò, per quell'1.51.92, solo i legskins dell'Arena X-Glide.
Oro all'1.51.92 di Peirsol 2009, argento all'1.56.57 di Lopez-Zubero 1991 e bronzo all'1.54.32 di Lochte 2007.
In un'unica classifica: oro all'1.51.92 di Peirsol 2009, argento all'1.59.19 di Naber 1976 e bronzo al 2.01.87 di Matthes 1973, con l'1.56.57 di Lopez-Zubero 1991 appena fuori dal podio.
Ultima modifica di nuotofan (11-05-2023 12:33:57)
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Come sempre post davvero interessanti e pure istruttivi, devo però dire che nelle classifiche complessive per il dorso, ma pure per quelle nelle altre specialità sono un po' restio a considerare degne di podio complessivo prestazioni pre anni 90 (salvo rarissimi outliers come i 200 farfalla della Meagher o gli 800 stile della Evans).
Sia perché la popolazione mondiale tra anni 70 e 80 era di poco superiore alla metà di quella attuale, ma soprattutto a causa della scarsissima percentuale della stessa che aveva accesso ad impianti di allenamento adeguati, al punto che non credo di esagerare se ipotizzo che la quantità di persone che avevano modo di praticare il nuoto seriamente (relativamente alle possibilità tecniche dell'epoca) era forse un decimo di quella attuale, chiaramente ci sono alcuni atleti come Matthes che per forza di cose vanno menzionati perché hanno contribuito allo sviluppo dello sport con crono e imprese che sono pietre miliari della storia del nuoto ma che, considerati i fattori sopracitati, difficilmente ritengo sportivamente paragonabili (anche tenendo conto dei limiti di allenamento, di tecnologia dei costumi e di tecnica natatoria che potevano esserci al tempo) a prestazioni più recenti che hanno visto scontrarsi atleti emersi da un pool di talento svariate volte più ampio.
Ultima modifica di EdmondDantes (11-05-2023 16:30:42)
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Come sempre post davvero interessanti e pure istruttivi, devo però dire che nelle classifiche complessive per il dorso, ma pure per quelle nelle altre specialità sono un po' restio a considerare degne di podio complessivo prestazioni pre anni 90 (salvo rarissimi outliers come i 200 farfalla della Meagher o gli 800 stile della Evans).
Sia perché la popolazione mondiale tra anni 70 e 80 era di poco superiore alla metà di quella attuale, ma soprattutto a causa della scarsissima percentuale della stessa che aveva accesso ad impianti di allenamento adeguati, al punto che non credo di esagerare se ipotizzo che la quantità di persone che avevano modo di praticare il nuoto seriamente (relativamente alle possibilità tecniche dell'epoca) era forse un decimo di quella attuale, chiaramente ci sono alcuni atleti come Matthes che per forza di cose vanno menzionati perché hanno contribuito allo sviluppo dello sport con crono e imprese che sono pietre miliari della storia del nuoto ma che, considerati i fattori sopracitati, difficilmente ritengo sportivamente paragonabili (anche tenendo conto dei limiti di allenamento, di tecnologia dei costumi e di tecnica natatoria che potevano esserci al tempo) a prestazioni più recenti che hanno visto scontrarsi atleti emersi da un pool di talento svariate volte più ampio.
Giusta osservazione, che tiene conto del grande ampliamento della platea di praticanti ed innalzamento del livello medio.
Ricordo che quando vidi per la prima volta un filmato della finale dei 100 delfino di Monaco 1972 (uno dei 7 ori di Mark Spitz) non potei fare a meno di sorridere per certi tuffi in partenza.
Ritengo però che alcuni crono, ad esempio quelli di Matthes e Naber degli anni '70 nel dorso, siano di tale livello da meritare di essere menzionati.
Matthes è passato alla storia per le sue qualità acquatiche e per il fatto che a lui interessava relativamente il crono con cui vinceva le gare individuali (si diceva che riservasse il massimo impegno alle staffette), Naber era un prototipo del dorsista (e non solo, era molto forte anche a stile libero) moderno, con grande fisico e capacità propulsiva.
E' chiaro che sono illazioni non dimostrate, ma nuotare 55.49 nei 100 dorso e 1.59.19 nei 200 dorso (come ha fatto Naber) alle Olimpiadi di Montreal 1976, toccando con la mano in virata, senza alcuna nozione di subacquea, senza alcun supporto dal costume, con piscine ondose e poco scorrevoli e interpretando il nuoto come sport dilettantistico da praticare solo finché si era all'università, per me vale ampiamente i migliori crono di oggi.
Ultima modifica di nuotofan (11-05-2023 17:25:22)
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Ritornando all'attualità, da domani tre appuntamenti molto interessanti: l'Atlanta Classic (con il rientro di Dressel come evento attesissimo), il Sydney Open (con il rientro di Bronte Campbell) e (da sabato 13 maggio) il meeting di Canet, prima tappa del Mare Nostrum.
Starting list dell'Atlanta Classic https://www.teamunify.com/gssa/__eventf … 591fbd.pdf
in cui Dressel figura iscritto ai 200 sl e 100 delfino nella prima giornata, ai 200 delfino e 50 sl nella seconda, ed ai 200 misti e 100 sl nella terza.
Decisamente improbabile che nuoti batterie e finali di tutte e sei le gare, vedremo in quali scenderà in acqua.
In molte (100 delfino, 200 delfino, 50 sl, 100 sl) figura anche Liendo, ulteriore motivo di interesse.
Chi, invece, dovrebbe disputare tutte e sei le gare a cui risulta iscritta è Summer McIntosh. Per lei: 100 rana e 100 delfino nella prima giornata, poi 50 stile libero, 100 dorso, 200 dorso e 200 rana. Quindi "off-events" , in cui cercare di migliorare il PB.
Sarà presente anche Kate Douglass con un programma-gare decisamente interessante: 100 delfino (quindi confronto diretto con la McIntosh), 200 rana (anche qui ci sarà la McIntosh, ma in questo caso il vantaggio della Douglass è troppo grande per parlare di sfida tra le due), 200 misti e 100 stile libero.
Katie Ledecky nuoterà i 200, 400 e 800 stile libero, mentre si prevede un ampio programma gare per Robert Finke e Kieran Smith.
Ultima modifica di nuotofan (11-05-2023 17:21:10)
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I 200 misti femminili stanno diventando sempre più appassionanti: da Sydney arriva la notizia del 2.07.19 di Kaylee McKeown, nuovo PB che la tiene saldamente nel gruppo di testa della specialità, costituito anche dalla McIntosh e dalle Usa Alex Walsh e Kate Douglass.
Due mesi fa, sempre a Sydney, la McKeown aveva nuotato 2.08.27, gran crono (incredibile la consistenza della McKeown in questa stagione in cui ha realizzato anche il WR dei 200 dorso) con questi parziali: 28.04-31.69 (59.73 ai 100m)-37.62-30.92.
Oggi ha nuotato 2.07.19 con questi parziali: 27.88-31.95 (59.82 ai 100m)-37.03-30.33, quindi netto progresso a rana e stile libero rispetto a marzo.
Il precedente PB della McKeown era di 2.08.16 con parziali: 28.14-32.45 (1.00.59)-37.32-30.25.
La McKeown è riuscita a mantenere la prima parte di gara più veloce mostrata già a marzo, con una seconda parte ancora migliore di quella nuotata in occasione del precedente PB, mettendo a frutto i progressi mostrati a rana ed anche a stile libero nei meeting di questa sua stagione 2023 davvero impressionante.
Ultima modifica di nuotofan (12-05-2023 12:46:08)
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Altri risultati assai significativi dalla prima giornata del Sydney Open.
50 sl maschili e femminili molto interessanti, con il ritorno di McEvoy ad alto livello: 21.84 in finale dopo il 21.85 della batteria, e l'esplosione (da me attesa) di Meg Harris che realizza un notevole 24.29 precedendo Madi Wilson (24.62).
Nella batteria c'era stato il rientro alle competizioni di Bronte Campbell, che ha nuotato 24.95 prima di rinunciare alla finale per partecipare al matrimonio di David McKeon, noto 400ista di qualche anno fa, assai promettente per un certo periodo.
Assai promettente anche il 4.04.88 di Lani Pallister nei 400 sl vinti dalla Fairweather in un eccellente 4.02.20.
La Pallister ha cominciato la stagione con tempi "tranquilli", per poi migliorare progressivamente.
Ad un mese dai trials, questo 4.04 la pone in ottima posizione per ben figurare nelle tre distanze in cui è assai competitiva: 400, 800 e 1500 sl (con anche una complicata ricerca di un posto nella formidabile 4x200sl australiana).
Molto bene Matthew Temple: 51.50 nei 100 delfino e più che discreto 1.57.09 di Joshua Edwards-Smith nei 200 dorso.
Ottimo double per il 2005 Flynn Southam: 3.52.07 nei 400 sl (suo nuovo PB) e 22.34 nei 50 sl (a un soffio dal PB).
Infine, buon 2.08.30 per Liz Dekkers nei 200 delfino femminili.
Ultima modifica di nuotofan (12-05-2023 16:48:09)
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Il rientro di Dressel è avvenuto nei 100 delfino, dopo avere rinunciato ai 200 sl.
Dressel ha vinto la sua batteria in 53.60 (passaggio ai 50m in 25.38). Di sicuro ha margine, direi però non così tanto come i cori di "smoooth" che si sono già levati tra i fans Usa potrebbero far credere.
In ogni caso, la finale di stanotte chiarirà le idee; finale che vedrà come grande favorito Liendo autore di un 52.16 già in batteria, nonostante, calcolando male le ultime bracciate fatte senza respirare, sia arrivato quasi di testa.
Molto bene Kate Douglass che ha nuotato prima 1.07.49 nella seconda batteria dei 100 rana (era iscritta con il suo tempo in yards, per cui mi era sfuggita quando ho consultato la starting list) e poi 58.33 nei 100 delfino, dove affronterà in una sfida intrigante (per quello che contano questi meeting) Summer McIntosh, autrice di 59.27 nei 100 delfino dopo un 1.11.22 nei 100 rana che spero chiuderà per sempre le assurde congetture (alimentate, questo è grave, da un giornalista come Braden Keith che un minimo di competenza dovrebbe averla) su un suo possibile impiego come ranista titolare della 4x100 mista canadese.
Solito martello Ledecky che (con bracciata anche più rilassata di quella vista in altre occasioni) ha nuotato 1.57.29 nelle batterie dei 200 sl femminili, mentre in quelle maschili va segnalato l'ottimo 1.46.84 di Kieran Smith, molto promettente in vista dei trials di indianapolis.
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Va bene tutto, ma sbagliare il titolo (e quindi la foto)..
https://swimswam.com/sydney-open-madi-w … nali-day1/
Ovviamente, come risulta anche dall'articolo, si tratta di Meg Harris non di Madi Wilson.
Non capisco (cioè, lo capisco, ma è triste guardare solo al numero di click) il bisogno di Swimswam (e quindi anche di Swimswam Italia e della malcapitata Giusy Cisale, che ricorre a traduzioni automatiche spesso tragicomiche) di scrivere decine di articoli, a getto continuo..
Possibile che non ci sia un sito internazionale capace di trovare la giusta misura tra quantità e qualità?
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Il rientro di Dressel è avvenuto nei 100 delfino, dopo avere rinunciato ai 200 sl.
Dressel ha vinto la sua batteria in 53.60 (passaggio ai 50m in 25.38). Di sicuro ha margine, direi però non così tanto come i cori di "smoooth" che si sono già levati tra i fans Usa potrebbero far credere.
Devo essere sincero, Dressel non mi ha particolarmente impressionato, mi aspettavo un primo 50 più rapido, anche tenendo conto della facilità di bracciata dimostrata, si vedrà stasera.
C'è da dire che sicuramente il 100 delfino è ampiamente la gara più pesante del suo programma e che quindi anche non dovesse andare troppo bene sono piuttosto sicuro possa fare meglio sui 50elli e sul 100 stile.
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Va bene tutto, ma sbagliare il titolo (e quindi la foto)..
https://swimswam.com/sydney-open-madi-w … nali-day1/Ovviamente, come risulta anche dall'articolo, si tratta di Meg Harris non di Madi Wilson.
Non capisco (cioè, lo capisco, ma è triste guardare solo al numero di click) il bisogno di Swimswam (e quindi anche di Swimswam Italia e della malcapitata Giusy Cisale, che ricorre a traduzioni automatiche spesso tragicomiche) di scrivere decine di articoli, a getto continuo..
Possibile che non ci sia un sito internazionale capace di trovare la giusta misura tra quantità e qualità?
A mio modo di vedere la colpa non è di Swimswam, in uno sport purtroppo povero di risonanza mediatica (anche per i motivi di cui si parlava un po' di tempo addietro) come il nuoto, è normale per una redazione che deve pur sostentarsi dare la precedenza alla visibilità, la "colpa" se così si può definire risiede in noi utenti che:
1) Andiamo a premiare con visibilità e commenti i post che più si appellano ai nostri bassi istinti con titoli clickbaitosi
2) E anche per il fatto, delineato pure su altre piattaforme, social in primis, che venga premiata (non solo dall'utenza ma anche dagli algoritmi di Google nell'ordinare i risultati delle ricerche) a fini di diffusione del progetto la costanza di pubblicazione più che la qualità della stessa
Ciò detto, a noi potrà anche non far piacere questo tipo di direzione, ma mi pare evidente scorrendo i commenti di Swimswam che alla maggioranza vada bene così, almeno sul versante clickbait, poi, per quanto concerne le dozzine di post giornalieri che restano a 0 commenti, effettivamente lasciano un po' interdetti, ma evidentemente avranno dati interni che li incentivano in quella direzione.
P.S. Ma si sa perché gli americani abbiano sto feticcio ossessivo nei confronti di Michael Andrew? Ci sono più post su di lui che non su Popovici, Ceccon o Milak, o anche rispetto a star americane decisamente superiori come Foster, Casas, o Finke, so che è un personaggio divisivo per il suo metodo di allenamento e perché ai tempi fece scandalo con il suo orgoglio nel definirsi novax, però mi pare un po' esagerato sto interesse che genera visti i risultati in vasca quasi sempre al di sotto delle aspettative.
Ultima modifica di EdmondDantes (12-05-2023 22:56:53)
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P.S. Ma si sa perché gli americani abbiano sto feticcio ossessivo nei confronti di Michael Andrew? Ci sono più post su di lui che non su Popovici, Ceccon o Milak, o anche rispetto a star americane decisamente superiori come Foster, Casas, o Finke, so che è un personaggio divisivo per il suo metodo di allenamento e perché ai tempi fece scandalo con il suo orgoglio nel definirsi novax, però mi pare un po' esagerato sto interesse che genera visti i risultati in vasca quasi sempre al di sotto delle aspettative.
Io sono un superappassionato di nuoto (direi che si sia capito..) e quindi ho letto per anni anche la sezione commenti di Swimswam.
Con mia grande delusione, ho capito che, anche nel nuoto (almeno in Usa) esiste un numero considerevole di utenti che sono ossessionati da certi personaggi (spesso per denigrarli, a volte per esaltarli, come successo - alcuni anni fa - in modo incredibile con Dean Farris dopo le sue prestazioni in vasca corta).
Michael Andrew è uno di questi, un altro era Schooling che veniva pesantemente preso in giro.
Non un bel leggere, davvero, e infatti io - nonostante la mia curiosità per tutto ciò che riguarda il nuoto - ormai tendo ad evitare la sezione commenti di Swimswam e quasi tutti gli articoli di Swimswam,
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Vista la finale dei 100 delfino che è andata secondo le aspettative che avevo maturato dopo la batteria.
Ha vinto Liendo in 51.79 sul rientrante Dressel (52.41).
Ovviamente il crono di Dressel (ma anche di Liendo e di chiunque altro atleta di questo meeting che è evidentemente di puro passaggio, come simboleggiato dal ritmo martellante delle serie che si susseguono) è interpretabile solo da lui e dal suo allenatore, in base al lavoro svolto da quando ha deciso di rientrare alle competizioni (a mio parere questo è avvenuto diversi mesi fa), ma alcune considerazioni si possono fare, ricordando - ad esempio - il Dressel 2021 che gareggiò a questo stesso meeting.
Quel Dressel aveva modificato il suo crawl per i 100 sl, che aveva cominciato a nuotare a braccio teso; questo Dressel ha un delfino diverso da quello che ricordavo, e l'ingresso in acqua risulta meno pulito di quello che lo ha portato a grandissimi crono dal 2017.
Questo al netto di una evidente minore potenza che ben si è vista con Liendo accanto, che è apparso - rispetto a questo Dressel - un atleta di cilindrata superiore.
Tempi di reazione: 0.60 per Liendo, 0.63 per Dressel.
Uscita dalla subacquea: lieve vantaggio per Dressel, ma Liendo guadagna subito con il nuotato e passa ai 50m in 24.23 contro il 24.83 di Dressel (quindi 6 decimi di vantaggio per il canadese)
Subacquea dopo la virata: piuttosto lunga per entrambi, con Dressel che lima ancora qualcosa a Liendo, ma il canadese riallunga con la nuotata fino ai 75 metri. Da qui Liendo non guadagna più, anzi forse Dressel recupera qualcosa.
I crono finali, come detto, sono stati di 51.79 per Liendo e 52.41 per Dressel.
Ultima modifica di nuotofan (13-05-2023 01:56:14)
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Altre notazioni da questa prima giornata.
Atteggiamento strano, quello di Summer McIntosh: sembrava che gareggiasse quasi di malavoglia, forse perché non le è piaciuto affrontare la Douglass in distanze non sue e in un periodo di forma che mi pare meno brillante, ovviamente rispetto ai trials canadesi, ma anche rispetto ai precedenti meeting.
Sappiamo che la McIntosh non è certo reattiva dai blocchi, ma sia nei 100 rana che nei 100 delfino ha avuto tempi di reazione molto alti (è stata in questo la peggiore tra le 10 finaliste) di 0.79 e 0.80, contro gli 0.63 e 0.64 di Kate Douglass.
Decisamente bene la Douglass: prima 1.07.07 nei 100 rana e poi, meno di un quarto d'ora dopo, 57.19 nei 100 delfino.
I 100 delfino sono stati interessanti perché comunque la McIntosh, dopo la partenza di cui si è detto, ha provato a reagire passando ai 50m con solo 31 centesimi di svantaggio rispetto alla Douglass (26.95 contro 27.26).
In realtà non c'è mai stata discussione sulla vincitrice, perché la Douglass ha riallungato con la subacquea e poi, dopo un lieve riavvicinamento della McIntosh, ha riguadagnato centimetri negli ultimi 20 metri, dimostrando indubbie qualità anche nei 100 delfino in vasca lunga, dopo i grandissimi crono realizzati in vasca da 25 yds.
Per la McIntosh 57.89 nei 100 delfino dopo l'1.10.77 nei 100 rana, con la sensazione di cui ho detto all'inizio.
Ennesimo 1.55 della Ledecky nei 200sl: 1.55.63 per lei con la solita granitica costanza nei passaggi (56.33-1.25.85-1.55.63), mentre Kieran Smith, dopo essersi testato in batteria (1.46.84 per lui), ha vinto la finale in 1.47.62.
Ultima modifica di nuotofan (13-05-2023 01:43:17)
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Primi risultati (al solito carpiti qua e là, in assenza di un aggiornamento tempestivo dei risultati live) della seconda giornata del Sydney Open:
Kaylee McKeown ha gareggiato sia nei 400 misti che nei 100 dorso, ottenendo 4.31.68 nei 400 misti (nuovo PB) e 58.33 nei successivi 100 dorso (28.82-29.51 i parziali)
Kyle Chalmers ha vinto i 100 sl in un probante 47.69 (uno dei suoi migliori crono di sempre in un meeting in-season), precedendo Flynn Southam (48.98).
La neozelandese Erika Fairweather conferma di essere ormai una realtà di altissimo livello, nuotando 1.55.80 nei 200 sl femminili, dopo il 4.02.20 di ieri nei 400 sl.
Ultima modifica di nuotofan (13-05-2023 20:08:43)
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Prima giornata a Canet, tappa d'esordio del Mare Nostrum: le cose migliori vengono dalle gare femminili.
La Sjostrom, ormai concentrata su 50 e 100 sl e 50 delfino, conferma la sua eccellenza nella gara più veloce con un 24.02. PB per la Haughey, seconda in 24.56, e poi autrice di un ottimo 1.55.42 nei 200 sl.
Significativo il progresso negli 800sl della 15enne (è nata nell'aprile 2008) argentina Agostina Hein, che ha nuotato 8.29.62 rispetto all'8.43.55 di marzo al meeting di Ft Lauderdale.
Agli scorsi Mondiali juniores (settembre 2022) la Hein aveva ottenuto 8.51.25.
L'irlandese Mona McSharry dà un'ulteriore prova di consistenza, vincendo i 100 rana in 1.06.54.
Tra le italiane, da segnalare l'1.59.96 della D'Innocenzo nei 200 sl e i crono a ridosso dei 60" netti, tra batteria e finale B, della rientrante Di Liddo nei 100 delfino.
Ultima modifica di nuotofan (13-05-2023 19:48:39)
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Gli americani continuano a ripetersi che il 22.92 di Dressel sul 50 stile sia un buon tempo considerando il 200 farfalla precedente e che si tratta pur sempre di un preliminare, personalmente sono di un avviso diverso, mi sembra davvero indietro di condizione, ha perso tutta quell'esplosività naturale che lo caratterizzava e che sopperiva ad alcune mancanze nella parte nuotata.
Magari, anzi, probabilmente mi sbaglierò, ma se queste sono le condizioni a metà maggio, dubito potrà essere un contender credibile a questi mondiali. Sicuramente mi aspetto un drop del 200 delfino stasera per provare a fare una prestazione decorosa sul 50, si vedrà, ma sinceramente non vedo sto grandissimo margine, ho i miei dubbi che lo vedremo sotto i 22 secondi.
Ultima modifica di EdmondDantes (13-05-2023 20:18:25)
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Il ritorno di Dressel : è difficile credere che sia tornato ad allenarsi prima di gennaio, quindi il 52"4 costruito in 3-4 mesi di lavoro è un buon risultato. Tuttavia i Trials non fanno sconti a nessuno.
Lo scorso anno avevo seguito su alcuni siti USA i commenti circa l'improvvisa defezione dal mondiale di Budapest. La maggior parte degli interventi erano spam, quindi li ho scorsi in modo superficiale, tuttavia anche gli utenti più pacati negavano la tesi dell'indisposizione e parlavano chiaramente di un attacco di ..."Milakite" o di "Popovicite". Dressel non accettava l'idea di essere battuto e per questo aveva preferito togliersi. Dopo il lungo stop Caeleb dovrebbe aver guadagnato un approccio alla competizione meno stressante, però non è detto che faccia andare più forte.
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Il blocco del forum è chiaramente un complotto per non farci parlare di Dressel e tanto altro lol
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Non so se qualcuno abbia fatto un confronto tra il rientro di Dressel e quello del più grande di sempre, Michael Phelps, avvenuto nel meeting di Charlotte di metà maggio 2009 dopo le vicissitudini del post-Pechino 2008.
Breve riepilogo.
Dopo che Phelps alle Olimpiadi di Pechino aveva compiuto la storica impresa degli 8 ori, le sue motivazioni (anche comprensibilmente) erano cadute a zero, aggravando quella depressione post-olimpica che lo aveva colpito già dopo Atene 2004.
Seguirono, quindi, mesi di "party selvaggi" ed assenza totale delle piscine, dopo i quali Phelps aumentò di almeno 10 kg rispetto al suo peso forma.
Peggio: il primo febbraio del 2009 comparve su "News of the World" (settimanale scandalistico che poi ha cessato le pubblicazioni) la famosa foto del bong, a seguito della quale Phelps, travolto da un'ondata di critiche, pensò seriamente al ritiro.
Fu solo verso metà marzo del 2009 che decise di non terminare in modo così inglorioso la sua straordinaria carriera e di riprendere gli allenamenti, dopo circa 7 mesi di vita sregolata, oltre che di totale lontananza dalle piscine.
Ebbene, dopo due mesi di allenamento, Phelps si ripresentò al meeting di Charlotte di metà maggio 2009 (in quella piscina di Charlotte non certo velocissima che io, scherzosamente, chiamavo la "palude di Charlotte"), prima coincidenza con il rientro di Dressel in questa metà di maggio 2023.
Un'altra coincidenza fu che nella prima giornata (il 15 maggio 2009) Phelps era iscritto ai 200 stile libero e ai 100 delfino, come Dressel per il meeting di Atlanta.
Phelps, a differenza di Dressel, nuotò sia i 200 stile che i 100 delfino e lo fece con crono che, considerando come era malmesso due mesi prima, io definii sbalorditivi: ottenne 1.46.02 nei 200 stile libero e 51.72 nei 100 delfino.
Ai trials Mondiali, Phelps si qualificò poi per 100 e 200 delfino e 200 stile libero (programma ridotto rispetto alle consuete 5 gare individuali, ma davvero incredibile considerando cosa era accaduto dopo le Olimpiadi di Pechino) e ai Mondiali di Roma vinse due ori individuali (con due WRs) nei 100 e 200 delfino ed un argento nei 200 stile libero, oltre a partecipare alle varie staffette, ottenendo alla fine il premio di miglior nuotatore maschile di quei Mondiali (al femminile il premio andò a Federica Pellegrini).
Quel rientro di Phelps al meeting di Charlotte di metà maggio 2009 e quei Mondiali 2009 di Roma sono un'altra gemma nella carriera del più grande nuotatore di tutti i tempi.
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Fu solo verso metà marzo del 2009 che decise di non terminare in modo così inglorioso la sua straordinaria carriera e di riprendere gli allenamenti, dopo circa 7 mesi di vita sregolata, oltre che di totale lontananza dalle piscine.
Ebbene, dopo due mesi di allenamento, Phelps si ripresentò al meeting di Charlotte di metà maggio 2009 (in quella piscina di Charlotte non certo velocissima che io, scherzosamente, chiamavo la "palude di Charlotte"), prima coincidenza con il rientro di Dressel in questa metà di maggio 2023.
Un'altra coincidenza fu che nella prima giornata (il 15 maggio 2009) Phelps era iscritto ai 200 stile libero e ai 100 delfino, come Dressel per il meeting di Atlanta.
Phelps, a differenza di Dressel, nuotò sia i 200 stile che i 100 delfino e lo fece con crono che, considerando come era malmesso due mesi prima, io definii sbalorditivi: ottenne 1.46.02 nei 200 stile libero e 51.72 nei 100 delfino.
Direi che basta questo a spiegare perché di Phelps ce n'è soltanto uno
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