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nuotofan ha scritto:Mistero risolto: la McIntosh non ha preso il via nelle batterie dei 200 dorso e quindi ha deciso di concentrarsi sui 200 sl a partire dalla super-batteria che ha disputato.
Mi ero completamente perso, ero sicuro fosse iscritta ai 400 misti ahah, comunque ora si spiega l'arcano...stasera la possibilità di andare al personale è molto buona allora.
E, a proposito del crono che potrebbe realizzare la McIntosh nella finale dei 200 sl di stasera (mezzanotte italiana), mi è tornata in mente la famosa discussione sui 200 sl basata sulla "regola Saini" https://www.nuoto.com/2021/02/25/gianfr … on-thorpe/.
Breve riassunto per chi non vuole leggersi l'articolo (comunque interessante).
Subito dopo i Mondiali 2019 (cioè prima che emergessero i vari Popovici e Hwang Sun Woo), Thorpe disse che i 200 sl vedevano, da ormai troppi anni, dei passaggi a metà gara troppo lenti.
Saini replicò ricordando la storia natatoria dello stesso Thorpe e, in generale, la sua regola dei 3" che dovevano esserci tra il PB dell'atleta nei 100 sl ed il suo passaggio ottimale nei 200 sl.
Io, già allora obiettai (come mio solito) dicendo che la regola di Saini mi sembrava troppo conservativa ed anche improntata su un certo tipo di atleta (Sun Yang, ad esempio) che non era un vero specialista dei 200 sl.
La McIntosh disattende nettamente la "regola Saini": a fine 2022 il suo PB nei 100 sl era di 54.62 e, nel nuotare il suo PB di 1.54.79 nei 200 sl, passò a metà gara in 56.22, quindi con solo 1"6 di differenziale.
Ora il suo PB nei 100 sl è di 54.39 e nella batteria di oggi è passata ai 100 m in 56.38 (2" di gap).
In generale, la McIntosh, ma anche la Ledecky, non seguono la regola 1-4-3-2 per ogni 50 m (cioè il primo 50 m il più veloce, seguito dall'ultimo, mentre il secondo 50m è il più lento,così da potere finire bene in spinta la gara), ma hanno parziali molto simili tra il secondo, il terzo ed il quarto 50m.
Oggi, per nuotare 1.55.04, i parziali della McIntosh sono stati: 27.13-29.25-29.24-29.42.
Ipotizzo che nella finale di stasera la McIntosh passerà più forte ai 100 m, ritornando verso quel secondo e 6 decimi dal suo PB, quindi sui 56" netti. Poi proverà a stare sul 29" molto basso negli altri due 50m. Se le riuscirà potrebbe uscire un crono intorno all'1.54.5.
In ogni caso, a parte la "regola Saini", è evidente che per diventare una 200ista capace di sfidare le migliori Titmus ed Haughey, la McIntosh dovrà migliorare decisamente il suo PB nei 100 sl.
Ma lo farà, ho pochi dubbi in proposito, e forse già in tempo per Parigi 2024.
Ultima modifica di nuotofan (03-03-2023 23:42:03)
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Notazioni sparse in attesa delle finali.
Michael Andrew, nonostante non sia più sotto i riflettori, si conferma un talento unico nei 50: 26.84 nei 50 rana e 23.25 nei 50 delfino, stesso crono di un Dylan Carter che, dopo i fasti della vasca corta, prosegue anche in lunga la sua ottima stagione.
Shaine Casas ha dichiarato che conteranno solo i risultati in vasca lunga negli eventi clou (selezioni di fine giugno e Mondiali) e continua la sua preparazione affrontando anche gare, come i 200 sl, che non porterà alle selezioni di Indianapolis.
Kharun è andato piano nei 200 sl di stamane, ma non abbastanza da evitargli la finale C. E lui, da vero Sandpipers, risulta iscritto a tre gare: finale A dei 50 delfino, finale A dei 400 misti e finale C dei 200 sl, in ordine di svolgimento.
Il Canada del nuoto sta facendo bene al traino di Summer McIntosh, e il 16enne Aidan Norman mi ha convinto in questi primi due giorni di gara. Stasera avrà la finale A dei 200 dorso prima di quella C dei 200 sl e mi incuriosisce verificare il suo crono, in una sorta di confronto indiretto con Daniele Del Signore. Da seguire anche i 400 misti di Lorne Wiggington.
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McIntosh siderale!
56.08 ai 100 m come avevo ipotizzato e poi ha ecceduto le mie aspettative di 29" molto basso, nuotando 29.07 il terzo 50m e 28.98 il quarto.
Nuovo WJR in 1.54.13 ad inizio marzo, con le selezioni canadesi tra 20 giorni..
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Giusto dare tutti i parziali della McIntosh: 27.13-28.95-29.07-28.98, a conferma di una grande omogeneità tra secondo, terzo e quarto 50m.
Molto bene anche Ledecky ed Haughey, in un 200 sl femminile che ha mantenuto (o forse addirittura superato) le attese, cosa rara in stagione.
La Ledecky è scesa sotto l'1.55: 1.54.96 per lei e notevole 1.55.53 anche per la Haughey. Dopo si passa all'1.58, e tra gli 1.58 va segnalato il nuovo PB di Ella Jansen con 1.58.30.
200 sl maschili, ovviamente, di minore livello rispetto alla fantastica gara femminile.
Segnalo il secondo posto di Kaii Winkler nella finale B in 1.49.02 (Winkler ha similitudini con Popovici e potrà progredire molto, oltre che nei 100, anche nella doppia distanza) e la vittoria di Matt Richards nella finale A in 1.47.04, con la conferma fornita dal britannico nell'intervista post-race dei grandi progressi fatti dopo il cambio di allenatore ad inizio stagione.
Richards ha detto di essere reduce da due settimane di duro lavoro e di essere molto fiducioso in vista del suo primo taper stagionale per i Campionati britannici di aprile.
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Tra gli 1.58 dei 200 sl femminili, va ripreso l'1.58.14 di Regan Smith, non solo perché è il suo nuovo PB ma perché la Smith ha poi vinto la successiva finale dei 200 dorso in 2.05.34, crono che certifica il suo pieno recupero nella gara che le consegnò il suo primo titolo mondiale con annesso WR stratosferico a Gwangju.
Nei 200 dorso maschili, più che l'1.56.44 di Ryan Murphy, spicca il primo sub 2' in carriera di Chase Kalisz (1.59.73 per lui). Evidente la soddisfazione di Kalisz all'arrivo per questo bel traguardo in quello che resta il suo stile più debole.
Avevo parlato del 16enne Aidan Norman, ed in effetti il suo crono finale di 2.01.26 richiama da vicino il recente RIR di Del Signore.
Norman è un 2006 e quindi non rientra più nella categoria ragazzi italiana, ma è probabile che lui e Del Signore si ritrovino in futuro, stavolta in un confronto diretto.
La Ledecky continua a reggere double pesanti, come quello 200 sl-400 misti come se nulla fosse (4.36.04 per lei nei 400 misti), mentre il programma gare è stato davvero spietato con la Derivaux, ponendo la finale B dei 400 misti pochi minuti dopo la finale A dei 200 dorso.
Ho apprezzato la capacità della 13enne di nuotare ancora piuttosto bene a delfino e dorso (nuota meglio il dorso del delfino), ma la rana le ha presentato un conto salatissimo: terribile affrontare il tuo stile più debole, in un 400 misti, quando le energie sono scarse.
Ultima modifica di nuotofan (04-03-2023 02:33:14)
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McIntosh siderale!
56.08 ai 100 m come avevo ipotizzato e poi ha ecceduto le mie aspettative di 29" molto basso, nuotando 29.07 il terzo 50m e 28.98 il quarto.
Nuovo WJR in 1.54.13 ad inizio marzo, con le selezioni canadesi tra 20 giorni..
Purtroppo sono appena rincasato e non ho potuto vedere la gara live (penso me le recupererò domani), comunque tempone spaziale, si parlava della possibilità della Mcinstoh di inserirsi nella lotta per l'oro a Parigi, mi sa che già a Fukuoka un 1.53 basso sia più che possibile, inoltre penso la Titmus abbia già avuto il suo picco, quest'anno è probabilmente ancora l'atleta da battere, ma già nel 2024 penso la sfida principale sarà con la O'Callaghan.
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1.54.1 è clamoroso.
Ovvio che chi fa quel tempo debba fare più che un pensierino alla gara individuale, sia ai mondiali che alle olimpiadi, ma entrambi i calendari (Fukuoka e Parigi, Doha non ne ho idea) non sono favorevoli alla McIntosh.
A Fukuoka forse potrebbe farli. Il problema è il giorno 4 in cui avrebbe finale dei 200sl e semi dei 200del, però separate da 4 gare. Potrebbe anche farle entrambe, me lo auguro.
A Parigi è più difficile. Il giorno 3 avrebbe finale dei 400mx e 200sl. Tra l'altro dopo aver fatto i 400sl il giorno 1. In tre giorni dovrebbe fare 3 gare terribili.
Io tra una gara incerta come i 200sl (in cui se la giocherebbe con Titmus, O'Callaghan, Haughey, americane, cinesi) e un 400 misti in cui se la giocherebbe probabilmente solo con la Grimes, opterei per i 400misti
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McIntosh siderale!
56.08 ai 100 m come avevo ipotizzato e poi ha ecceduto le mie aspettative di 29" molto basso, nuotando 29.07 il terzo 50m e 28.98 il quarto.
Nuovo WJR in 1.54.13 ad inizio marzo, con le selezioni canadesi tra 20 giorni..
Appena visto il video, veramente fantastica! Per me, già quest'anno, potrebbe andare al record del mondo o comunque avvicinarlo di molto
Ultima modifica di pot (04-03-2023 11:10:08)
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Il problema è il giorno 4 in cui avrebbe finale dei 200sl e semi dei 200del, però separate da 4 gare. Potrebbe anche farle entrambe, me lo auguro.
A Parigi è più difficile. Il giorno 3 avrebbe finale dei 400mx e 200sl. Tra l'altro dopo aver fatto i 400sl il giorno 1. In tre giorni dovrebbe fare 3 gare terribili.
Io tra una gara incerta come i 200sl (in cui se la giocherebbe con Titmus, O'Callaghan, Haughey, americane, cinesi) e un 400 misti in cui se la giocherebbe probabilmente solo con la Grimes, opterei per i 400misti
Per i mondiali mi sembra fattibile, sui 200 farfalla ha margine per farsi una semi senza rischiare troppo, più complicata è sicuramente la questione in chiave olimpica essendo 2 finali. Chiaramente, più riuscirà a migliorarsi, ed eventualmente a creare un gap con le avversarie, e più risulterà fattibile un doppio impegno.
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Miro ha scritto:Il problema è il giorno 4 in cui avrebbe finale dei 200sl e semi dei 200del, però separate da 4 gare. Potrebbe anche farle entrambe, me lo auguro.
A Parigi è più difficile. Il giorno 3 avrebbe finale dei 400mx e 200sl. Tra l'altro dopo aver fatto i 400sl il giorno 1. In tre giorni dovrebbe fare 3 gare terribili.
Io tra una gara incerta come i 200sl (in cui se la giocherebbe con Titmus, O'Callaghan, Haughey, americane, cinesi) e un 400 misti in cui se la giocherebbe probabilmente solo con la Grimes, opterei per i 400mistiPer i mondiali mi sembra fattibile, sui 200 farfalla ha margine per farsi una semi senza rischiare troppo, più complicata è sicuramente la questione in chiave olimpica essendo 2 finali. Chiaramente, più riuscirà a migliorarsi, ed eventualmente a creare un gap con le avversarie, e più risulterà fattibile un doppio impegno.
Alle olimpiadi per la finale nei 200 farfalla serviva un 2'09"07, al mondiale di Budapest un 2'07"89, ipotizzando una McIntosh potenzialmente da 2.03-2.03.5 per Fukuoka, una semi a 4.5 secondi dal proprio meglio concordo sia tranquillamente gestibile in controllo.
Per quanto riguarda il double parigino, verrebbe prima il 400 misti, se per la vittoria dovesse bastare un 4.29.5-4.30, e in quest'ottica sarà fondamentale vedere l'eventuale progresso della Grimes in questo 2023 (con una McIntosh ipotizzo già sotto al record della Hosszu), allora penso che si potrebbe anche tentare il colpaccio siccome il quarto giorno non dovrebbe scendere in vasca.
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Intanto nei 400 stile Erika Fairweather è scesa a 4.00.97. Arrivare ai livelli delle prime 3 rimane difficile ma si prospetta una finale a Parigi da 4 sub 4 minuti...spettacolo!
Ho ascoltato una breve intervista a Benedetta Pilato da cui viene fuori che la sua situazione attuale è simile a quella di Galossi. Dice che tra settembre e dicembre ha avuto un periodo difficile (i famosi problemi che la Caporale cercò di farle raccontare, immagino) da cui sta ancora cercando di riprendersi e che non è sicurissima di partecipare agli assoluti. Da come parla però sembrerebbe che il peggio sia superato.
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Intanto nei 400 stile Erika Fairweather è scesa a 4.00.97. Arrivare ai livelli delle prime 3 rimane difficile ma si prospetta una finale a Parigi da 4 sub 4 minuti...spettacolo!
Potrebbero essere anche di più a scendere sotto i 4' a Parigi, perché Li Bingjie ha fatto indiscutibili progressi, testimoniati dal suo WR in vasca corta, e Schubert, consulente del nuoto cinese da circa un anno, assicura che farà grandi cose (vedremo se avrà ragione), e anche Lani Pallister ha le potenzialità per scendere sotto i 4'.
Vista l'ottima batteria dei 100 delfino maschili di Casas, nuotata in 51.05 con passaggio ai 50m in 23.68 mostrando una grande ampiezza ed apparente facilità di bracciata, riflettevo come Casas soffra molto le tensioni della finale e, soprattutto, dei grandi appuntamenti.
Oggi, nuotando rilassato e lungo, è passato ai 50m in 23.68; ieri, nella finale dei 50 delfino ha ottenuto 23.48, solo due decimi meglio.
Ciò detto, direi che i 100 delfino siano la gara clou di Casas in vista dei prossimi grandi eventi, quella dove ha la possibilità (controllando le tensioni) di avvicinare o addirittura scendere sotto i 50" e, quindi, in assenza di Dressel, sfidare Milak per l'oro.
Ci sono anche i 200 dorso (dove la concorrenza, anche interna, è assai inferiore ai 100 dorso), ma nei 200 dorso Casas ha dimostrato finora di soffrire un po' la distanza e perdere efficacia nell'ultima parte di gara.
Ultima modifica di nuotofan (04-03-2023 19:06:41)
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Ultima sessione di finali a Fort Lauderdale aperta dal consueto dominio della Ledecky negli 800 sl (lo speaker, giustamente, parla di decade di dominio della Ledecky, campionessa olimpica già a Londra 2012) all'(n+1)esimo crono sotto l'8.15 (ho perso il conto).
Negli 800 sl maschili Hafnaoui e El Kamash, lontani di corsia, fanno gara parallela, ma è Hafnaoui ad allungare a partire dai 650 metri, prima placidamente e poi con un vigoroso kick negli ultimi 50 metri: 7.48.50 il suo crono finale ed Hafnaoui, che sfoggia un bel sorriso post-gara, dà l'impressione di avere la situazione sempre sotto controllo e molto altro da dare quando arriveranno le gare importanti.
Si sale poi ulteriormente di livello con i 100 dorso femminili dove Regan Smith percorre la prima vasca con un'altissima frequenza di bracciata: 27.82 il suo velocissimo passaggio ai 50m, e la Smith diminuisce solo di poco la frequenza nella seconda vasca ottenendo un clamoroso 57.92 finale. Considerando il tapering e adottando qualche lieve correzione nella condotta di gara, il WR, tra Indianapolis e Fukuoka, appare davvero alla portata di una Regan Smith ormai pienamente restituita ai suoi migliori fasti.
Ultima modifica di nuotofan (05-03-2023 01:39:23)
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Nella finale dei 100 dorso maschili Hunter Armstrong nuota in corsia 1 avendo passeggiato in mattinata. E' Ress a lanciare la gara con un passaggio ai 50m in 25.40; lo segue Armstrong a 46 centesimi e Murphy appena dietro. La seconda vasca, al solito, è decisiva e Armstrong è il più efficace scendendo ancora una volta sotto i 53": 52.95 per lui contro il 53.33 di Murphy e il 53.65 di Ress.
Lilly King domina i 200 rana dall'inizio alla fine realizzando un solido 2.23.33. Bene la canadese Wog, seconda in 2.25.49.
La gara maschile è decisamente più combattuta e negli ultimi centimetri Licon (2.10.77) supera McKee (2.10.86). Kalisz è terzo in 2.12.26.
Regan Smith, dopo i risultati ottenuti, ha il morale elevatissimo e non sente la fatica, per cui affronta anche i 100 delfino come se fossero i 50. E ancora una volta, nonostante una prima vasca ad elevata frequenza di bracciata, non soffre nel ritorno; anzi, è ancora più efficace (in proporzione) rispetto ai 100 dorso riuscendo ad ottenere un per lei davvero impressionante 56.60. Il resto del podio è canadese con la giovane Jensen terza in 58.93.
Ultima modifica di nuotofan (05-03-2023 02:12:39)
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Finale dei 100 delfino maschili in cui Casas nuota benissimo la prima vasca in 23.54 (già detto di come Casas, nuotando più lungo, riesca a passare a metà gara nei 100 delfino con crono simili al 50 di ieri) riuscendo a precedere nettamente anche uno specialista della velocità pura come Andrew.
Casas nuota ancora molto bene fino agli 80 metri, indurendosi solo negli ultimi 20 metri, ma riuscendo comunque a realizzare un eccellente 50.80.
La seconda vasca più veloce (unico sotto i fatidici 27" con 26.91) è di Ilya Kharun, che migliora nettamente il PB portandolo a 51.54.
Andrew è terzo in 51.80 ed è doveroso segnalare il grande progresso, dopo quello già mostrato nella batteria, di Kaii Winkler, che porta il PB a 52.64.
Ultima modifica di nuotofan (05-03-2023 02:45:14)
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200 misti maschili risolti dal 33.20 a rana di Kalisz, che si stacca nettamente e chiude in 1.58.32.
50 sl femminili in cui la Weitzeil si avvantaggia sulla Wasick in partenza e nei primissimi metri e mantiene il gap scavato nelle prime bracciate ottenendo un notevole 24.40 contro il 24.68 della polacca.
I 50 sl maschili presentano un'interessante finale B in cui Kaii Winkler ottiene il quarto PB di questo meeting precedendo, con 22.49, perfino il campione mondiale juniores Diogo Ribeiro.
Gesto di soddisfazione più che giustificato, dopo il tocco finale, per il 16enne Winkler, che - dopo questi tre giorni di meeting - ha compiuto un deciso passo verso un futuro che appare sempre più brillante.
La finale A è molto incerta e, a sorpresa, vede prevalere Alberto Mestre (22.04), che tiene alta la tradizione Gators superando avversari più accreditati.
No, non mi sono dimenticato dei 200 misti femminili..
La McIntosh (serissima in partenza nonostante le risate della vicina di corsia Harvey) parte decisissima, strappando un filo a delfino: 27.14 il suo passaggio ai 50m, più veloce di quello del WR assoluto della Hosszu (27.30).
Le sue transizioni tra uno stile e l'altro sono ancora molto lontane da quelle della Hosszu, ma la velocità della nuotata a dorso è ormai abbastanza vicina: 59.53 a metà gara per la McIntosh (ora siamo mezzo secondo abbondante sopra il passaggio del WR, posto a 58.94).
La rana è delicata perché è lo stile meno forte della McIntosh e la partenza tirata può chiederle il conto.
La 16enne prodigio se la cava dignitosamente passando ai 150 m in 1.38.10 anche se, ovviamente, il confronto con la migliore Hosszu, quella del WR stellare di 2.06.12, è impari (1.35.64 ai 150 m).
Conclusione a stile libero dove la McIntosh nuota un 29.98 di parziale chiudendo con un 2.08.08 che è il suo terzo WJR di questo meeting.
Ho preso il riferimento più arduo, il WR della Hosszu, perché la McIntosh continua a progredire a vista d'occhio, e nessun WR (mi spiace Rieder) è al sicuro, nei prossimi due-tre anni, tra i 5 ormai individuati (200 e 400 sl, 200 e 400 misti, 200 delfino).
Ultima modifica di nuotofan (05-03-2023 03:12:53)
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Spulciando I vari eventi del finesettimana mi sono imbattuto sulla stream della finale regionale di categoria femminile della Lombardia, e la Santambrogio mi ha lasciato delle buone sensazioni ( specie rispetto alla versione vista a Novembre/Dicembre e in linea con il Titano), il Sabato ha nuotato un 2.01.24 sui 200 stile a pochi decimi dal proprio personale, ha poi rincarato la dose con un buon 55.59 lanciato sui 100 stile.
Oggi ha invece segnato il personale su 100 (1.01.26) e 200 dorso (2.11.78), impostando entrambe le gare in modo piuttosto aggressivo, ha aperto in 29.41 sul 100 e 31.08 sul 200, probabilmente con un passaggio lievemente più conservativo si poteva limare sensibilmente di più.
Sicuramente attendo con interesse i criteria, ma visto come la sua nuotata mi sembri decisamente più adatta alla vasca lunga sono ancora più curioso di quel che farà vedere agli assoluti.
Ultima modifica di EdmondDantes (05-03-2023 17:41:07)
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Spulciando I vari eventi del finesettimana mi sono imbattuto sulla stream della finale regionale di categoria femminile della Lombardia, e la Santambrogio mi ha lasciato delle buone sensazioni ( specie rispetto alla versione vista a Novembre/Dicembre e in linea con il Titano), il Sabato ha nuotato un 2.01.24 sui 200 stile a pochi decimi dal proprio personale, ha poi rincarato la dose con un buon 55.59 lanciato sui 100 stile.
Oggi ha invece segnato il personale su 100 (1.01.26) e 200 dorso (2.11.78), impostando entrambe le gare in modo piuttosto aggressivo, ha aperto in 29.41 sul 100 e 31.08 sul 200, probabilmente con un passaggio lievemente più conservativo si poteva limare sensibilmente di più.Sicuramente attendo con interesse i criteria, ma visto come la sua nuotata mi sembri decisamente più adatta alla vasca lunga sono ancora più curioso di quel che farà vedere agli assoluti.
Sì, ricordando quel 200 misti al meeting del Titano, la Santambrogio ha un atteggiamento deciso nell'affrontare le gare che a me piace.
Non conosciamo eventuali problemi avuti nell'autunno, ma adesso mi sembra che il trend prestazionale sia crescente, e la stessa propensione a partire forte dimostra che la giovanissima Santambrogio è libera da remore di qualsiasi tipo.
Scorrendo i risultati, ho visto che il suo passaggio veloce nei 100 dorso (29.41) può essere stato anche una risposta alla partenza sprint di Greta Rossi (anche lei del 2009) che è passata ai 50m in 29.40 per poi chiudere in un buon 1.02.43.
Nel suo caso si può sicuramente parlare di distribuzione sbilanciata verso la prima metà gara (29.40-33.03), ma stiamo parlando di atlete del 2009 e non conosco le caratteristiche della Rossi (che in ogni caso dimostra una notevole velocità di base).
La distribuzione della Santambrogio (29.41-31.85) ci può stare: atlete così giovani devono ancora costruirsi subacquee consistenti per tutta la durata della prova e anche la loro resistenza alla velocità non può essere ottimale.
Poi, chiaro, dipende dalle caratteristiche individuali, dalla percentuale di fibre bianche/fibre rosse, dai volumi di allenamento fatti etc etc
Ultima modifica di nuotofan (06-03-2023 00:04:09)
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Visto che stiamo parlando di atleti giovanissimi (classe 2009), ritorno a parlare di un nome ormai noto, Tajus Juska.
Nel weekend si sono svolti a Riga i Campionati dei Paesi baltici, e Juska ha ritoccato alcuni PBs stabiliti ai recenti Campionati lituani invernali.
Mi riferisco ai 100 delfino (56.69 il suo nuovo PBs) e ai 200 sl (1.57.88), mentre nei 100 sl ha nuotato 52.58 nella gara individuale e 52.61 in prima frazione della 4x100 sl ragazzi. E' stato poi anche schierato in seconda frazione nella 4x100 sl assoluta e ha nuotato un 52.06 lanciato dopo il lead-off di Rapsys (49.26). Infine, 55.96 lanciato a delfino nella 4x100 mista ragazzi.
Il fatto che sia già stato schierato in una staffetta assoluta (in cui, certo, mancavano parecchi dei migliori nuotatori lituani) dimostra come i tecnici lituani contino molto su questo 2009.
Come già scritto in passato, la Lituania ha alcuni buoni prospetti (oltre a Juska), e se Rapsys si manterrà sui suoi migliori livelli ancora per qualche stagione, potrebbe formare delle staffette maschili interessanti (il livello a cui arriveranno dipenderà ovviamente dalla crescita di quelli che ho chiamato buoni prospetti).
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https://www.oasport.it/2023/03/nuoto-ni … cchio/amp/
Intervista a Martinenghi nella quale spiega il motivo per cui non è ancora tornato a gareggiare in questo 2023, un piccolo infortunio al ginocchio, per lui che non è nuovo a queste problematiche alle giunture inferiori, sembra comunque una situazione superata e pare sicuro della sua presenza agli Assoluti, anzi ipotizza che forse farà pure una gara di preparazione precedentemente.
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https://www.oasport.it/2023/03/nuoto-ni … cchio/amp/
Intervista a Martinenghi nella quale spiega il motivo per cui non è ancora tornato a gareggiare in questo 2023, un piccolo infortunio al ginocchio, per lui che non è nuovo a queste problematiche alle giunture inferiori, sembra comunque una situazione superata e pare sicuro della sua presenza agli Assoluti, anzi ipotizza che forse farà pure una gara di preparazione precedentemente.
Sì, Martinenghi molto tranquillo e sicuro di sé, per una notevole maturità acquisita ma forse anche per alcuni motivi che elenco.
1) Nei 100 rana il lavoro a secco è diventato fondamentale, per cui qualche breve stop nel lavoro in vasca non pregiudica gli obiettivi stagionali
2) In un nuoto che vede l'allungarsi dell'età media, i 100 rana sono tra le gare più "longeve".
Ad esempio l'età media dei finalisti degli ultimi Mondiali di Budapest è stata di 26 anni, e Martinenghi, con i suoi 23 anni, era tra i più giovani.
Inoltre non sembrano affacciarsi talenti "esplosivi" all'orizzonte, vedi gli ultimi Mondiali juniores in cui si è vinto con un crono ben distante dal WJR di Martinenghi di Indy 2017.
3) Peaty è un'incognita; non sarà finito come vogliono certe voci che circolano (e che Mart ha ricordato suscitando la visibile e divertente sorpresa di Aglaia Pezzato) ma ci sono molte probabilità che sia nella parte discendente della sua carriera (altroché "progetto 55").
Lo stesso Kamminga è diventato un'incognita, dopo che - prima di Tokyo - stampava grandi crono durante la stagione con apparente facilità. In realtà, il fisico gli ha chiesto il conto e, anche per lui, il ritorno ai suoi migliori crono è tutto da dimostrare.
Michael Andrew è una terza incognita (non solo per i 100 rana) e la "nemesi Fink" non ha un'anagrafe verdissima, nonostante il sorriso sbarazzino.
Insomma, se Ceccon ha un sacco di avversari all'orizzonte, Martinenghi presidia il suo fortino dei 100 rana con molto maggiore agio.
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E' confermato il ritorno di Dressel agli allenamenti.
Alcuni indizi mi fanno pensare che, in realtà, si stia allenando da un po' (la sede dove si allena è chiusa al pubblico) e che la notizia sia stata fatta uscire quando Dressel ha confermato di avere pienamente recuperato la voglia di gareggiare.
A questo punto, sale l' attesa per quando avverrà il ritorno alle competizioni di Dressel; da lì capiremo meglio la sua condizione e il programma gare che affronterà alle selezioni di Indianapolis di fine giugno.
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Dopo avere parlato di Thomas Heilman (nato nel 2007, ricordiamolo), l'idea era di scrivere su Maximus Williamson, altro alfiere di quella formidabile new wave Usa che sta riscrivendo i record giovanili in attesa di irrompere a livello assoluto.
I risultati di Kaii Winkler, nato nel 2006 come Williamson (e la McIntosh), al recente meeting di Fort Lauderdale sono stati così rilevanti da convincermi a ritornarcisi sopra.
Ai Panpacifici Juniores dello scorso agosto, Winkler aveva realizzato i suoi PBs nei 50 sl (22.50), 100 sl (49.47), 200 sl (1.50.07) e 100 delfino (53.94).
Poi, considerando solo le gare in vasca da 50m nella mia rapida analisi, Winkler ha gareggiato agli UsOpen di fine novembre.
A preparazione in corso, ha nuotato in generale crono più lenti dei suo PBs dei Panpacificifi Jrs, eccetto che nei 100 sl, dove con 49.45 ha limato 2 centesimi al crono realizzato nell'estate.
Questo fa capire come i 100 sl siano la gara che sembra più consona a Winkler, quella dove l'eleganza e naturalezza della sua bracciata si esprime al meglio.
Nel recente meeting di Fort Lauderdale di inizio marzo, i progressi, però, sono stati significativi e generalizzati, anche rispetto all'evento principale della scorsa estate (i Panpacifici jrs).
Winkler ha stabilito il nuovo record giovanile per la categoria 15-16 anni nei 100 sl nuotando uno storico 48.81 (primo 16enne Usa a scendere sotto i 49") che migliora il 49.06 di Heilman.
Ha portato il suo PBs nei 200 sl a 1.49.02, quindi più di un secondo di progresso rispetto ad agosto (qui il record nazionale 15-16 anni è l'1.47.73 di Urlando).
Poi ha nuotato 52.64 nei 100 delfino (PB precedente 53.94, il miglioramento percentuale più rilevante tra tutti) colmando molto del divario rispetto al 51.98 di Heilman di cui si è parlato anche sul forum.
Infine, il quarto nuovo PBs è stato il 22.49 nei 50 sl.
Insomma, se prima il trio di giovani Usa di cui tutti parlavano era Heilman-Williamson-Diehl, ora è diventato un poker, con l'aggiunta di Kaii Winkler.
Ultima modifica di nuotofan (07-03-2023 19:32:41)
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Riporto la newsletter settimanale di Luca Soligo https://corsia4.it/nuoto/fatti-di-nuoto … lorizzata/ in cui, forse come Pollicino che lascia le briciole per un fine preciso (in questo caso, vedere chi se ne accorge), o magari solo per un "lapsus alla Sacchi", viene citato Shane Ryan (nuotatore irlandese) al posto di Shaine Casas come uno dei protagonisti del meeting di Fort Lauderdale.
Sul tema fondamentale trattato, cioè cercare di rendere più spettacolari i meeting di nuoto durante la stagione, io ho idee un po' diverse da quelle di Soligo, ma sono consapevole di essere un caso particolare, meritando sempre di più il nick (nuotofan) che scelsi in pochi secondi quando decisi di iscrivermi al forum di Corsia4, nel lontano marzo 2008.
A mio parere il meeting di Fort Lauderdale è stato altamente spettacolare, in primo luogo per i tre WJR della McIntosh, ma anche per altre prestazioni (ho scritto un post sopra su quelle di Kaii Winkler), incluso il 50.80 di Casas nei 100 delfino, le grandi doppiette di Regan Smith, un 200 sl femminile di altissimo livello come crono da podio etc etc
Ma capisco che Luca Soligo si riferisca all'atmosfera generale, al trasporto sugli spalti, all'eccitazione dei nuotatori e così via; le cose, insomma, che si vedono nel circuito Ncaa da lui citato o si vedevano nell'Isl, insieme ad una "confezione televisiva" assai più curata.
Beh, penso che il punto fondamentale sia la mentalità con cui quasi tutti gli atleti e, soprattutto, i loro coach, vedono questi meeting durante la stagione, e cioè come una semplice tappa di passaggio, una sorta di stazione della lunga via Crucis che dovrebbe portare al massimo prestativo in quell'unico grande appuntamento stagionale (continuando con il mio paragone quasi blasfemo, visto come una sorta di resurrezione dopo avere portato la croce per tanti mesi).
Gareggiare su tante gare con il fisico appesantito dai volumi (km sonanti) che si stanno macinando in allenamento, rende tutto più complicato e fa apparire in qualche modo clamorosi, quando capitano, i record.
Il confronto con la Ncaa è difficile (forse impossibile); lì emerge un forte senso di appartenenza all'università per cui si gareggia; di qui il tifo sugli spalti e il senso di squadra anche durante i semplici "dual meets" prima delle finali di Conference; dual meets che vengono disputati spesso senza i costumi da gara e con risultati tecnicamente non rilevanti.
Un aspetto, però, potrebbe essere recepito.
Nelle finali di Conference Ncaa, e nella finale generale, c'è un limite alle gare individuali che ogni atleta può disputare, ed è di tre (come il numero dei giorni dell'evento). Questo costringe a delle scelte, non semplici, ma che consentono agli atleti di gareggiare in condizioni di eccellente freschezza.
Una scelta simile anche per i meeting durante l'anno, di sicuro renderebbe meno dolorose le tappe della via Crucis citata sopra.
Ultima modifica di nuotofan (08-03-2023 13:31:18)
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Riporto la newsletter settimanale di Luca Soligo https://corsia4.it/nuoto/fatti-di-nuoto … lorizzata/ in cui, forse come Pollicino che lascia le briciole per un fine preciso (in questo caso, vedere chi se ne accorge), o magari solo per un "lapsus alla Sacchi", viene citato Shane Ryan (nuotatore irlandese) al posto di Shaine Casas come uno dei protagonisti del meeting di Fort Lauderdale.
Sul tema fondamentale trattato, cioè cercare di rendere più spettacolari i meeting di nuoto durante la stagione, io ho idee un po' diverse da quelle di Soligo, ma sono consapevole di essere un caso particolare, meritando sempre di più il nick (nuotofan) che scelsi in pochi secondi quando decisi di iscrivermi al forum di Corsia4, nel lontano marzo 2008.
A mio parere il meeting di Fort Lauderdale è stato altamente spettacolare, in primo luogo per i tre WJR della McIntosh, ma anche per altre prestazioni (ho scritto un post sopra su quelle di Kaii Winkler), incluso il 50.80 di Casas nei 100 delfino, le grandi doppiette di Regan Smith, un 200 sl femminile di altissimo livello come crono da podio etc etc
Ma capisco che Luca Soligo si riferisca all'atmosfera generale, al trasporto sugli spalti, all'eccitazione dei nuotatori e così via; le cose, insomma, che si vedono nel circuito Ncaa da lui citato o si vedevano nell'Isl, insieme ad una "confezione televisiva" assai più curata.
Beh, penso che il punto fondamentale sia la mentalità con cui quasi tutti gli atleti e, soprattutto, i loro coach, vedono questi meeting durante la stagione, e cioè come una semplice tappa di passaggio, una sorta di stazione della lunga via Crucis che dovrebbe portare al massimo prestativo in quell'unico grande appuntamento stagionale (continuando con il mio paragone quasi blasfemo, visto come una sorta di resurrezione dopo avere portato la croce per tanti mesi).
Gareggiare su tante gare con il fisico appesantito dai volumi (km sonanti) che si stanno macinando in allenamento, rende tutto più complicato e fa apparire in qualche modo clamorosi, quando capitano, i record.
Il confronto con la Ncaa è difficile (forse impossibile); lì emerge un forte senso di appartenenza all'università per cui si gareggia; di qui il tifo sugli spalti e il senso di squadra anche durante i semplici "dual meets" prima delle finali di Conference; dual meets che vengono disputati spesso senza i costumi da gara e con risultati tecnicamente non rilevanti.
Un aspetto, però, potrebbe essere recepito.
Nelle finali di Conference Ncaa, e nella finale generale, c'è un limite alle gare individuali che ogni atleta può disputare, ed è di tre (come il numero dei giorni dell'evento). Questo costringe a delle scelte, non semplici, ma che consentono agli atleti di gareggiare in condizioni di eccellente freschezza.
Una scelta simile anche per i meeting durante l'anno, di sicuro renderebbe meno dolorose le tappe della via Crucis citata sopra.
Chiaramente da appassionato di nuoto che dedica una parte della sua giornata al seguire questo sport su base quotidiana, non potrei che essere contento nel vedere un aumento dell'interesse generale verso i vari meeting in-season (a patto non vi siano risvolti negativi), però cercando di essere obiettivi le parole di Soligo mi sembrano un filo vuote, alla fine dei conti parla dei risultati che vorrebbe vedere e non dei cambiamenti da implementare per poterli raggiungere, a mio modo di vedere vi sono 2 ostacoli belli grossi al raggiungimento del coinvolgimento NCAA nelle gare esterne al circuito collegiale o più nello specifico in quello italiano.
In primo luogo, come già hai evidenziato è molto arduo replicare il senso di comunità e appartenenza alla propria squadra universitaria in un contesto diverso, a maggior ragione in contesti non americani dove manca proprio la base culturale per poterlo fare, aggiungo inoltre che fondamentale ai fini del coinvolgimento creato da competizioni come ISL e NCAA, era che ogni tappa fosse un po' come una giornata di campionato e quindi a prescindere dai risultati (magari anche modesti) della stessa, vi era un significato più alto ai fini della competizione generale.
In secondo luogo, penso che la NCAA abbia una costanza di risultati soprattutto nelle gare più brevi che comportano pochissimo nuotato e tanto lavoro a secco, che semplicemente non può essere replicato per i meet invernali di lunga, quindi va da sé che il livello prestativo medio sia inferiore e di conseguenza lo stesso valga per l'attenzione e l'interesse che queste gare ricevono. E sinceramente non mi auspico nemmeno che le cose cambino, per fare un riferimento a caso menziono il protagonista dello scambio di persona da te citato: Shane Casas, il quale, ha sempre fatto fregio personale quello di cercare di mantenersi sempre in buone condizioni per poter fornire prestazioni adeguate 365 giorni l'anno, e come risultato ha ottenuto che tutti i personali raggiunti nel 2022 (salvo quello sui 200 dorso) siano arrivati all'infuori dei 2 eventi clou dei Mondiali di corta e lunga e se andiamo a osservare il suo palmares individuale è piuttosto povero rispetto a quello che è il talento e la versatilità incredible dell'atleta in questione.
Tutto sommato, se per coinvolgere maggiormente un grande pubblico che ha bisogno del pacchetto ben confezionato per potersi godere questo sport, si dovesse andare a pregiudicare la preparazione degli atleti che poi non sarebbero in grado di esprimersi al meglio al momento giusto...non so neanche se sia davvero desiderabile per un appassionato di nuoto
P.S. ho trovato molto interessante il meet di Fort Lauderdale pure io, però è normale sia un po' una mosca bianca in termini di livello prestativo, esternamente ai trials nazionali e alle competizioni estive
Ultima modifica di EdmondDantes (08-03-2023 16:34:23)
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