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#51 30-01-2023 21:14:28

nuotofan
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Re: Il 2023 tra le corsie

EdmondDantes ha scritto:

Salve a tutti, è da un po' che seguo i post di corsia4 e ho deciso di iniziare a scrivere pure io, ho evitato la sezione presentazioni perché la (purtroppo) scarsa vitalità del forum la rende un po' superflua...

Per quanto sia ancora prematuro lanciarsi in proclami, la classe 2009 sembra avere vari nomi interessanti, oltre a Stefano Mogno segnalato da nuotofan, che aldila del crono sui 100 delfino in lunga, ha nuotato pure un bel 2'07"08 sui 200 in corta, che lo pongono a pochi decimi dal record di categoria di Burdisso con ancora vari mesi per prepararsi ai criteria.
Menziono anche l'estremamente duttile Cesare Gagiola (che per parco gare ricorda un po' Ceccon visto che ha crono interessanti su delfino, dorso e stile libero) e Edoardo Partenza che sembra promettere bene su 100 e 200 stile libero.

Peccato per l'assenza di Alessandro Ragaini dal Trofeo Riccione, sarei stato curioso di vederlo in lunga a questo punto della stagione.

Infine trovo molto incoraggianti i segnali dalla velocità femminile che per troppi anni ha avuto serie difficoltà a trovare interpreti di livello, aldilà dell'ottima Tarantino e della sopracitata Curtis, credo inizi a formarsi un bel gruppo di atlete che potrebbero spingersi vicendevolmente a livelli più alti come: Biagiotti, Cacciapuoti, la versatile Cocconcelli, Quaggio, Morini e le già citate Stevanato e D'Innocenzo, sperando bene per lo sviluppo di nuove leve come la Santambrogio.

Ottimo Edmond Dantes e benvenuto!

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#52 31-01-2023 11:41:58

nuotofan
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Re: Il 2023 tra le corsie

Le mie condoglianze per la scomparsa di Roberto Perrone https://www.nuoto.com/2023/01/30/addio- … o-perrone/, giornalista che, per diversi anni, ha seguito gli eventi natatori per il Corsera.

Posto che sono piuttosto critico con il livello medio del giornalismo (sportivo e non), ricordo di Perrone un articolo a commento dei Mondiali di Montreal 2005, in cui si chiedeva come mai Phelps, reduce da grandi Olimpiadi 2004, a nemmeno 20 anni avesse dimostrato quell'inquietudine/noia (primo DUI a fine 2004) che lo aveva spinto a cimentarsi in altri eventi (100 e 400 sl), abbandonando i 200 delfino e i 400 misti che erano stati il suo marchio di fabbrica (due WR stabiliti da giovanissimo).

Perrone aveva intuito quella depressione, già affiorante in Phelps, di cui poi abbiamo avuto ampi riscontri dallo stesso campionissimo di Baltimora.

Insomma, molto meglio Perrone del suo collega Severgnini che, occupandosi delle Olimpiadi di Pechino 2008, si lamentò dell'inespressività del "ragionier Phelps", che pensava solo a contare gli ori senza mostrare al pubblico emozioni, come invece era capace di fare Bolt (l'altro grande protagonista di quell'Olimpiade).

Io risposi a Severgnini che, nell'immagine comune, il ragioniere svolge un'attività routinaria, e vincere 8 ori alle Olimpiadi, superando inconvenienti come quello agli occhialini nella finale dei 200 delfino, ed essendo anche baciato dalla fortuna come nella finale della 4x100 sl, non era proprio routinario.., per cui il suo paragone, dal punto di vista dell'impresa sportiva, era quanto di più sballato ci potesse essere.

Ovviamente Severgnini se la prese, dicendo che volevo avere ragione a tutti costi, che sapevo tutto io, etc etc

Probabilmente Perrone avrebbe accettato meglio le mie critiche..

Ultima modifica di nuotofan (31-01-2023 13:18:18)

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#53 31-01-2023 16:42:52

stilelibero
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Re: Il 2023 tra le corsie

Intervista a Galossi
https://www.oasport.it/2023/01/nuoto-lo … -mondiali/
A quanto pare le distanze predilette rimangono quelle. Forse il cambio di allenatore è legato anche alla ripresa post malattie, nel senso che al momento non è in grado di reggere i carichi di lavoro tipici di Minotti?

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#54 31-01-2023 17:25:47

EdmondDantes
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Re: Il 2023 tra le corsie

stilelibero ha scritto:

Intervista a Galossi
https://www.oasport.it/2023/01/nuoto-lo … -mondiali/
A quanto pare le distanze predilette rimangono quelle. Forse il cambio di allenatore è legato anche alla ripresa post malattie, nel senso che al momento non è in grado di reggere i carichi di lavoro tipici di Minotti?


Ci si deve preoccupare dalle affermazioni abbastanza catastrofiste che sembrano mettere in dubbio l'interezza della stagione o si tratta più che altro di scongiuri per evidenziare il momento non ottimale e la grande sfortuna che ha avuto?

Sinceramente in un atleta così giovane non mi aspettavo degli strascichi così lunghi per la mononucleosi, evidentemente la combo col citomegalovirus, di cui mi pare non si sapesse nulla fino ad ora, è stata davvero distruttiva hmm

Chiaramente legittima la domanda sui carichi di Minotti, anche se il cambio tecnico l'avevo più interpretato in ottica di ritornare a puntare anche sui 200 stile (e magari pure sulla 4x100), essendo Nozzolillo più orientato sulla velocità... questa intervista effettivamente rimette le cose in discussione.

Ammetto che la lettura m'ha fatto rimanere un po' male, come ogni appassionato, ero (sono) piuttosto carico sulla futura stagione di Galossi...a sto punto vedremo, sperando la sua sia più precauzione che una reale incertezza...comunque da notare il suo atteggiamento combattivo verso la stagione olimpica e già questo la dice lunga sul carattere del ragazzo.

Ultima modifica di EdmondDantes (31-01-2023 17:55:48)

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#55 31-01-2023 20:38:01

nuotofan
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Re: Il 2023 tra le corsie

stilelibero ha scritto:

Intervista a Galossi
https://www.oasport.it/2023/01/nuoto-lo … -mondiali/
A quanto pare le distanze predilette rimangono quelle. Forse il cambio di allenatore è legato anche alla ripresa post malattie, nel senso che al momento non è in grado di reggere i carichi di lavoro tipici di Minotti?

Ci sono alcuni passaggi dell'intervista un po' preoccupanti, in particolare quando Galossi dice che "ci sono ancora giorni in cui non posso affaticare molto il mio fisico", e quindi pare non ancora pienamente recuperato.

Poi, però, Galossi parla di lavori aerobici specifici che ha potuto fare in quest'ultimo periodo lontano dalle gare, e i lavori aerobici implicano un recupero pressoché totale dalla combo mononucleosi+citomegalovirus (a meno che non siano lavori molto lontani dalla soglia aerobica).

In quell'intervista più volte ricordata durante i Campionati Italiani invernali di novembre, Minotti parlava di assenza di Galossi a scopo precauzionale, e quindi sembrava che già allora Galossi fosse in via di recupero.

Se così non è a due mesi di distanza da quei Campionati Invernali, è evidente che la ripresa dei carichi e dell'intensità negli allenamenti è stata troppo rapida e Galossi aveva bisogno di ulteriore riposo per riprendersi pienamente.

Ogni fisico ha risposte diverse e ogni caso è diverso: Paltrinieri fu eccezionale a Tokyo nel recuperare dalla mononucleosi, ma qui si parla della combinazione di due fattori, e non c'è dubbio che la stagione appena conclusa di Galossi sia stata piena di impegni e con fin troppi stimoli, avendo gli Europei a Roma dopo la prima convocazione in nazionale ai Mondiali assoluti di giugno (e mi ricordo che i compagni dissero che lo avevano caricato per la batteria dei 400 sl, poi affrontata con fin troppa esuberanza) e gli Europei juniores di luglio (in cui gareggiò molto, rischiando di essere eliminato l'ultimo giorno nei 400 sl in batteria, per poi vincere la finale dalla corsia8).

E' bene adesso procedere con molta prudenza e non c'è dubbio che così verrà fatto, consultando i medici e dando a Galossi tutto il tempo che gli serve per un completo recupero.

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#56 31-01-2023 20:52:14

nuotofan
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Re: Il 2023 tra le corsie

stilelibero ha scritto:

Intervista a Galossi
https://www.oasport.it/2023/01/nuoto-lo … -mondiali/
A quanto pare le distanze predilette rimangono quelle. Forse il cambio di allenatore è legato anche alla ripresa post malattie, nel senso che al momento non è in grado di reggere i carichi di lavoro tipici di Minotti?

Nel post precedente non ho risposto alla tua domanda e lo faccio qui.

Dalle parole di Galossi, mi sembra che il cambio di allenatore sia una scelta definitiva, non transitoria (poi, chiaro, nulla nella vita è definitivo): Galossi dice che ha grande fiducia nei metodi di Nozzolillo che sono molto diversi da quelli di Minotti.

Nozzolillo ha molte esperienze nella velocità ed ora allena il prospetto più interessante, non solo in campo italiano ma direi al mondo, nei 400 ed 800 sl e che ha crono impressionanti, per un 16enne, anche nei 200 sl: una grande occasione dal punto di vista professionale, non c'è dubbio.

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#57 31-01-2023 21:33:16

stilelibero
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Re: Il 2023 tra le corsie

nuotofan ha scritto:

Nel post precedente non ho risposto alla tua domanda e lo faccio qui.

Dalle parole di Galossi, mi sembra che il cambio di allenatore sia una scelta definitiva, non transitoria (poi, chiaro, nulla nella vita è definitivo): Galossi dice che ha grande fiducia nei metodi di Nozzolillo che sono molto diversi da quelli di Minotti.

Nozzolillo ha molte esperienze nella velocità ed ora allena il prospetto più interessante, non solo in campo italiano ma direi al mondo, nei 400 ed 800 sl e che ha crono impressionanti, per un 16enne, anche nei 200 sl: una grande occasione dal punto di vista professionale, non c'è dubbio.

Infatti anch'io credevo che la scelta di Nozzolillo potesse essere legata alla volontà di spostarsi un po' sulla velocità. Per quanto magari può anche essere una fase in cui si decide di crescere nella velocità in ottica sprint finale (tra le finali perse da Greg e quelle vinte da Finke emerge come anche questa sia una capacità importante per i mezzofondisti, soprattutto quando il livello di alza).
Certamente sarebbe un grosso peccato perdere così questa stagione, però l'obiettivo primario resta Parigi e sicuramente adesso si sta già programmando in questo senso. Se poi le cose vanno per il meglio tanto di guadagnato, ma temo, più che altro per le nostre aspettative, che quest'anno non lo vedremo al massimo delle possibilità

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#58 31-01-2023 22:10:29

EdmondDantes
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Re: Il 2023 tra le corsie

Scusate la domanda, personalmente a seguire questioni come schedule e meet validi per le qualifiche mi perdo sempre, per il mondiale serve la qualifica agli assoluti o ci sarà poi il Sette Colli?

In ogni caso, anche se non proprio al 100%, spero il buon Galossi strappi la qualifica, perlomeno sulle sue distanze più congeniali di 400 e 800, perché aldilà dei risultati ottenibili quest'anno, ritengo ci sia una bella differenza tra presentarsi a Parigi con alle spalle come unico meet internazionale senior il mondiale di Budapest, nel quale le pretese erano a 0 (gli europei a Roma per la domesticità della cosa temo non contino allo stesso modo, senza considerare che un Europeo è imparagonabile a un Olimpiade)  e farlo con la doppia esperienza a Fukuoka dove comunque si presenterebbe con aspettative da finale, ma anche qualcosina di più.

Ultima modifica di EdmondDantes (31-01-2023 22:11:10)

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#59 01-02-2023 10:36:09

Miro
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Re: Il 2023 tra le corsie

EdmondDantes ha scritto:

Scusate la domanda, personalmente a seguire questioni come schedule e meet validi per le qualifiche mi perdo sempre, per il mondiale serve la qualifica agli assoluti o ci sarà poi il Sette Colli?

In ogni caso, anche se non proprio al 100%, spero il buon Galossi strappi la qualifica, perlomeno sulle sue distanze più congeniali di 400 e 800, perché aldilà dei risultati ottenibili quest'anno, ritengo ci sia una bella differenza tra presentarsi a Parigi con alle spalle come unico meet internazionale senior il mondiale di Budapest, nel quale le pretese erano a 0 (gli europei a Roma per la domesticità della cosa temo non contino allo stesso modo, senza considerare che un Europeo è imparagonabile a un Olimpiade)  e farlo con la doppia esperienza a Fukuoka dove comunque si presenterebbe con aspettative da finale, ma anche qualcosina di più.

Ciao Edmond.

C'è una tabella molto dura, più del solito. Soprattutto la colonna B, prevista per chi arriva 2° in finale ai primaverili.
https://www.federnuoto.it/home/nuoto/no … /file.html
Perciò la squadra, dove ci sono posti liberi, verrà certamente completata al Settecolli, sia a livello individuale che di staffetta.
Nei 400sl il 1° dei primaverili per qualificarsi ai mondiali deve fare 3.45.0, ma il 2° 3.44.60. E' nelle possibilità di Detti e DeTullio ma non è facile. Negli 800 è ancora più dura. Il 2° dovrebbe fare almeno 7.42.80. Non succederà.
In altre gare invece la qualificazione è più facile. Ceccon ad esempio dovrebbe fare 53.74 nei 100 dorso.

Spero che Galossi sia pronto per i Primaverili. Quasi certamente lo sarà al Settecolli. Comunque ci sono anche  mondiali di Doha (febbraio '24) prima delle Olimpiadi. I grandi eventi non mancano.

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#60 01-02-2023 11:37:44

nuotofan
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Re: Il 2023 tra le corsie

Miro ha scritto:
EdmondDantes ha scritto:

Scusate la domanda, personalmente a seguire questioni come schedule e meet validi per le qualifiche mi perdo sempre, per il mondiale serve la qualifica agli assoluti o ci sarà poi il Sette Colli?

In ogni caso, anche se non proprio al 100%, spero il buon Galossi strappi la qualifica, perlomeno sulle sue distanze più congeniali di 400 e 800, perché aldilà dei risultati ottenibili quest'anno, ritengo ci sia una bella differenza tra presentarsi a Parigi con alle spalle come unico meet internazionale senior il mondiale di Budapest, nel quale le pretese erano a 0 (gli europei a Roma per la domesticità della cosa temo non contino allo stesso modo, senza considerare che un Europeo è imparagonabile a un Olimpiade)  e farlo con la doppia esperienza a Fukuoka dove comunque si presenterebbe con aspettative da finale, ma anche qualcosina di più.

Ciao Edmond.

C'è una tabella molto dura, più del solito. Soprattutto la colonna B, prevista per chi arriva 2° in finale ai primaverili.
https://www.federnuoto.it/home/nuoto/no … /file.html
Perciò la squadra, dove ci sono posti liberi, verrà certamente completata al Settecolli, sia a livello individuale che di staffetta.
Nei 400sl il 1° dei primaverili per qualificarsi ai mondiali deve fare 3.45.0, ma il 2° 3.44.60. E' nelle possibilità di Detti e DeTullio ma non è facile. Negli 800 è ancora più dura. Il 2° dovrebbe fare almeno 7.42.80. Non succederà.
In altre gare invece la qualificazione è più facile. Ceccon ad esempio dovrebbe fare 53.74 nei 100 dorso.

Spero che Galossi sia pronto per i Primaverili. Quasi certamente lo sarà al Settecolli. Comunque ci sono anche  mondiali di Doha (febbraio '24) prima delle Olimpiadi. I grandi eventi non mancano.

Esattamente; i grandi eventi non mancheranno prima di Parigi 2024 e l'anomala collocazione del Mondiale di Doha potrà fare al caso di Galossi, se volesse una prova generale a 6 mesi dalle Olimpiadi. E inoltre, ad agosto, c'è la novità dell'Europeo Under 23 in Irlanda, per un rientro "soft" alle competizioni internazionali.

Ci sono varie tabelle per le manifestazioni giovanili (Mediterranean Cup, Europei e Mondiali Juniores) ed assolute (Mondiali di Fukuoka ed Universiadi in Cina) e i tempi-limite riflettono la grande crescita dell'Italnuoto in questi ultimi anni.

Ha ragione Miro nel dire che certi crono sono severi, ma c'è la possibilità che ai Campionati italiani di metà aprile ci siano più qualificazioni dirette di quanto ci possiamo aspettare: dipenderà tutto da come andranno questi mesi di preparazione, se saranno liberi da intoppi per i diversi atleti che hanno nelle loro corde la possibilità di conseguire i tempi limite.

Valutavo le varie tabelle ed è interessante (per un patito dei numeri come me) il confronto tra la tabella destinata agli Junior per la qualificazione ai Mondiali di fine agosto e quella destinata agli atleti assoluti per la qualificazione alle Universiadi: certi crono limite sono più severi in una, altri più severi nell'altra.
Anche qui: la severità di certi crono a livello juniores per la qualificazione diretta ai Mondiali Juniores riflette i progressi che si stanno vedendo fin dalle categorie giovanili.

Poi, chiaro, per tutti (junior e senior)arriveranno le integrazioni dopo il Sette Colli.

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#61 01-02-2023 12:05:02

stilelibero
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Re: Il 2023 tra le corsie

Non vorrei sbagliarmi ma negli scorsi anni non ricordo una doppia tabella per il vincitore ed il secondo. A occhio mi sembra che la qualificazione sia leggermente più abbordabile per i vincitori ma più severa per i secondi. E quindi effettivamente in campo maschile potrebbe esserci un buon numero di qualificati già ad aprile, sono d'accordo. Mentre in campo femminile saranno poche.
Tornando a Galossi, questo sistema potrebbe rimetterlo in corsa al settecolli, quando ci auguriamo che sarà tornato in forma. Negli 800 ci sarà senza dubbio un posto a disposizione. E molto probabilmente anche nei 200

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#62 01-02-2023 13:39:26

EdmondDantes
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Re: Il 2023 tra le corsie

Vi ringrazio per le risposte esaustive, effettivamente mi ero completamente scordato dei mondiali invernali del 2024 che potrebbero essere un'occasione di esperienza ideale per Galossi (scongiurando che quest'anno vada in modo negativo).

Avevo letto su SwimSwam dell'iniziativa degli europei u23, effettivamente lo ritengo un progetto molto interessante, non tanto per Galossi, che quanto ad aspettative e livello della manifestazione necessario per fargli effettivamente fare esperienza, è un po' over categoria in quel contesto...quanto invece mi sembrano ottimi per quegli atleti (specialmente lato maschile, visto al femminile si matura prima e quindi buona parte delle migliori sono effettivamente u23) che hanno raggiunto un buon livello internazionale ma che a causa profondità della propria nazionale ancora non riescono ad emergere,almeno a livello individuale, nella squadra senior.


In campo italico penso ai vari Luca Serio e Conte Bonin o Gabriele Mancini, ma pure ad atleti/e che a livello giovanile tanto avevano fatto senza poi riuscire a confermarsi, per un motivo o per un altro, tra i più grandi e che qui potrebbero trovare l'occasione giusta per sbloccarsi a livello mentale.

Per quanto riguarda i tempi limite di qualifica, effettivamente nemmeno io ricordo istanze negli ultimi anni in cui ci fosse il doppio limite cronometrico per primo e secondo qualificato, oggettivamente alcuni di questi tempi sono veramente monstre, il 7'42"80 sugli 800 stile è praticamente da medaglia mondiale, sicuramente evidenzia l'alto livello raggiunto dall'italnuoto ma è anche un modo per lasciare discrezionalità sulla nomina del secondo qualificato (idem han fatto gli inglesi dove alcuni tempi limite sono inferiori ai record nazionali, però dubito fortemente si presenteranno con 0 partecipanti sui 100 stile maschili per dirne una).

Considerazione sui tempi limite per i mondiali Jr, sono sicuramente severi, vari avrebbero comportato la medaglia all'ultima edizione (pur drogata dalle assenze USA e dei dolphins), ma anche giusti, essendo l'annata 2006, probabilmente tra le migliori mai avute sia come picchi che come profondità, all'ultimo anno junior per le ragazze e al penultimo per i ragazzi.

Ultima modifica di EdmondDantes (01-02-2023 13:42:37)

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#63 01-02-2023 19:41:17

nuotofan
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Re: Il 2023 tra le corsie

Nella sua newsletter settimanale https://corsia4.it/nuoto/fatti-di-nuoto … non-etico/, Luca Soligo affronta il problema della partecipazione/esclusione degli atleti russi e bielorussi ai Giochi olimpici 2024.

A questo proposito, sottolineo che non è solo l' Ucraina a prevedere di non partecipare a Parigi 2024, nel caso in cui gli atleti russi - anche a titolo individuale (che poi, lo sappiamo, permette di far gareggiare anche le staffette) -  vengano ammessi, ma anche i Paesi baltici e, forse, la stessa Polonia; nazioni che sono state sotto il dominio dell'Unione Sovietica e guardano con (comprensibile) terrore il rinascere dell'imperialismo russo.

Poi, certo, mi si dirà (ed è vero) che i singoli atleti russi non possono essere considerati responsabili per le decisioni di Putin, ma capisco perfettamente lo stato d'animo degli ucraini (in primis) che hanno visto morte e devastazione nel proprio Paese, morire tanti loro giovani e non giovani (anche sportivi assai promettenti), ed atrocità di ogni genere.

Come si può pensare di gareggiare con i rappresentanti del Paese che ne è stato l'artefice?

Inutile credere che lo sport possa riconciliare, e ferite così profonde possano essere lenite. Solo la disobbedienza civile russa potrebbe farlo, cioè dichiarazioni esplicite di dissenso verso la sanguinaria invasione dell'Ucraina, ma siamo lontanissimi dal vederle.

PS In un ambito (fortunatamente) molto diverso, siamo lontanissimi dal vedere cessare lo spam che infesta questo tranquillissimo forum.

Sovente mi viene voglia di smettere di scrivere (guadagnerei tempo, non c'è dubbio, e dopo quasi 15 anni potrei tornare a gustarmi il nuoto senza annoiare gli altri con lunghi post); poi mi dico che sarebbe un modo per darla vinta alla prepotenza spammatrice ed agli interessi di chi l'ha predisposta, e non c'è dubbio che il livello di civiltà di chi scrive su questo forum sia ammirevole e quindi questo forum da preservare; poi, però, penso che - nonostante sia stato detto loro tante volte - anche i proprietari di questo forum non hanno fatto nulla per eliminare lo spam (vengono usate sempre alcune parole in inglese nei titoli.., pensare, ad esempio, a dei filtri per bloccare quel tipo di messaggi?) e quindi sono incerto nelle mie decisioni, ben sapendo - ovvio - che il fatto che io continui a scrivere o meno è assai poco rilevante.

Di sicuro non tornerò a scrivere su altri forum come Swimswam, il cui obiettivo principale è di attirare commenti in modo perfino ridicolo (in questi giorni si sono inventati le previsioni per la squadra olimpica Usa 2024..), e il cui livello medio trovo piuttosto scadente.

Ultima modifica di nuotofan (01-02-2023 19:43:07)

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#64 01-02-2023 20:59:02

EdmondDantes
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Re: Il 2023 tra le corsie

nuotofan ha scritto:

Nella sua newsletter settimanale https://corsia4.it/nuoto/fatti-di-nuoto … non-etico/, Luca Soligo affronta il problema della partecipazione/esclusione degli atleti russi e bielorussi ai Giochi olimpici 2024.

A questo proposito, sottolineo che non è solo l' Ucraina a prevedere di non partecipare a Parigi 2024, nel caso in cui gli atleti russi - anche a titolo individuale (che poi, lo sappiamo, permette di far gareggiare anche le staffette) -  vengano ammessi, ma anche i Paesi baltici e, forse, la stessa Polonia; nazioni che sono state sotto il dominio dell'Unione Sovietica e guardano con (comprensibile) terrore il rinascere dell'imperialismo russo.

Poi, certo, mi si dirà (ed è vero) che i singoli atleti russi non possono essere considerati responsabili per le decisioni di Putin, ma capisco perfettamente lo stato d'animo degli ucraini (in primis) che hanno visto morte e devastazione nel proprio Paese, morire tanti loro giovani e non giovani (anche sportivi assai promettenti), ed atrocità di ogni genere.

Come si può pensare di gareggiare con i rappresentanti del Paese che ne è stato l'artefice?

Inutile credere che lo sport possa riconciliare, e ferite così profonde possano essere lenite. Solo la disobbedienza civile russa potrebbe farlo, cioè dichiarazioni esplicite di dissenso verso la sanguinaria invasione dell'Ucraina, ma siamo lontanissimi dal vederle.

PS In un ambito (fortunatamente) molto diverso, siamo lontanissimi dal vedere cessare lo spam che infesta questo tranquillissimo forum.

Sovente mi viene voglia di smettere di scrivere (guadagnerei tempo, non c'è dubbio, e dopo quasi 15 anni potrei tornare a gustarmi il nuoto senza annoiare gli altri con lunghi post); poi mi dico che sarebbe un modo per darla vinta alla prepotenza spammatrice ed agli interessi di chi l'ha predisposta, e non c'è dubbio che il livello di civiltà di chi scrive su questo forum sia ammirevole e quindi questo forum da preservare; poi, però, penso che - nonostante sia stato detto loro tante volte - anche i proprietari di questo forum non hanno fatto nulla per eliminare lo spam (vengono usate sempre alcune parole in inglese nei titoli.., pensare, ad esempio, a dei filtri per bloccare quel tipo di messaggi?) e quindi sono incerto nelle mie decisioni, ben sapendo - ovvio - che il fatto che io continui a scrivere o meno è assai poco rilevante.

Di sicuro non tornerò a scrivere su altri forum come Swimswam, il cui obiettivo principale è di attirare commenti in modo perfino ridicolo (in questi giorni si sono inventati le previsioni per la squadra olimpica Usa 2024..), e il cui livello medio trovo piuttosto scadente.

Aldilà della questione dal punto di vista etico, che sicuramente è degno di nota, non oso neanche immaginare cosa vorrebbe dire per un atleta ucraino dover competere accanto a atleti, che magari seppur innocenti nelle proprie convizioni personali ( e non è manco certo, basti pensare a Rylov e altri casi simili) sono rappresentanti del regime che è causa della guerra, è forse anche più rilevante la questione pratica, ritengo abbastanza oggettivo che per colpire un paese dalle forti ambizioni imperialiste, per le quali il successo sportivo è fondamentale come elemento di propaganda, impedire che questo possa concretizzarsi sia un danno sensibile.

Cito un esempio separato che però rende l'idea, da qualche tempo in Russia e Bielorussia è stata legalizzata la pirateria del materiale audiovisivo dei paesi "non amici" aka l'intero occidente, inoltre, perlomeno a Mosca i cinema stanno proiettando clandestinamente film di produzione americana ( le cui copie sono realisticamente state reperite da paesi terzi che non hanno troppo a cuore la questione Ucraina, penso non serva fare nomi). In sostanza credo che la popolazione stia sentendo, oltre alla pressione economica e al dazio in termini di vite umane, anche l'esclusione a livello socio-culturale e di intrattenimento, di cui lo sport è parte integrante.

Se non possiamo pretendere e aspettarci degli eroi civili che si dichiarino in modo univoco e aperto contro le azioni del governo, si può (si deve a mio avviso) puntare su un crollo del sostegno popolare anche grazie all'ausilio di sanzioni come il ban degli sportivi per quanto possano sembrare ingiuste verso i singoli.

In ogni caso il danno che è stato fatto tra i due popoli negli ultimi 8 anni, già a partire dalla guerra in Crimea, purtroppo non sarà sanabile in tempi brevi, ammesso che lo sia in generale...

P.S. Negli ultimi mesi ho letto i tuoi post con molto interesse e grazie ad essi ho imparato varie cose, di certo non mi sono annoiato, per quanto abbia scoperto questo forum relativamente di recente mi dispiacerebbe molto non poter leggere più le tue disamine.
Purtroppo concordo sul livello di SwimSwam, e aggiungo che trovo veramente assurdo il livello di aggressività che si raggiunge nei commenti nel giro di pochi scambi, chiaramente coadiuvata dal carattere spesso provocatorio e quasi sempre parziale degli articoli.

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#65 02-02-2023 19:58:52

nuotofan
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Re: Il 2023 tra le corsie

EdmondDantes ha scritto:

P.S. Negli ultimi mesi ho letto i tuoi post con molto interesse e grazie ad essi ho imparato varie cose, di certo non mi sono annoiato, per quanto abbia scoperto questo forum relativamente di recente mi dispiacerebbe molto non poter leggere più le tue disamine.
Purtroppo concordo sul livello di SwimSwam, e aggiungo che trovo veramente assurdo il livello di aggressività che si raggiunge nei commenti nel giro di pochi scambi, chiaramente coadiuvata dal carattere spesso provocatorio e quasi sempre parziale degli articoli.

Grazie.

Leggendo le nominations della Len a nuotatore maschile dell'anno, con ben due italiani presenti tra i 5 selezionati (in ordine alfabetico: Ceccon, Marchand, Martinenghi, Milak e Popovici) riflettevo sulla difficoltà di esprimere una preferenza.

Appare inevitabile scegliere Popovici per quanto ottenuto su 100 e 200 stile libero a soli 17 anni di età, ma anche Marchand, Milak e Ceccon hanno fatto cose eccezionali nel 2022.

Mi soffermo su Milak, dopo avere già scritto a proposito di Ceccon, Marchand e Popovici.

Milak ha portato i 200 delfino su un altro pianeta, ma è stato anche capace di nuotare un eccellente 47.47 nei 100 stile libero nella storica finale di Roma https://www.youtube.com/watch?v=XbB3XnZGioU
e lo ha fatto con un crawl "alla Milak", che appare davvero naif tra gli specialisti della velocità.

Eccellente la sua fase subacquea dopo il tuffo di partenza, con cui guadagna su tutti e trasporta una bella velocità nel nuotato.
Poi, già nella prima vasca si nota una caratteristica che diventerà eclatante al ritorno, e cioè come Milak usi le gambe molto meno degli altri finalisti, e quasi per nulla nell'ultima parte della vasca.

Negli ultimi 20 metri della finale Milak va avanti solo di braccia, in modo un po' sgraziato, eppure il solo Popovici si allontana visibilmente da lui.

E' straordinaria la forza che Milak riesce a sprigionare, ed è naturale la domanda: cosa farebbe Milak con uno stile libero più "evoluto"?

Non in linea

#66 02-02-2023 23:50:08

marioflavio
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Re: Il 2023 tra le corsie

nuotofan ha scritto:

Nella sua newsletter settimanale https://corsia4.it/nuoto/fatti-di-nuoto … non-etico/, Luca Soligo affronta il problema della partecipazione/esclusione degli atleti russi e bielorussi ai Giochi olimpici 2024.

A questo proposito, sottolineo che non è solo l' Ucraina a prevedere di non partecipare a Parigi 2024, nel caso in cui gli atleti russi - anche a titolo individuale (che poi, lo sappiamo, permette di far gareggiare anche le staffette) -  vengano ammessi, ma anche i Paesi baltici e, forse, la stessa Polonia; nazioni che sono state sotto il dominio dell'Unione Sovietica e guardano con (comprensibile) terrore il rinascere dell'imperialismo russo.

Poi, certo, mi si dirà (ed è vero) che i singoli atleti russi non possono essere considerati responsabili per le decisioni di Putin, ma capisco perfettamente lo stato d'animo degli ucraini (in primis) che hanno visto morte e devastazione nel proprio Paese, morire tanti loro giovani e non giovani (anche sportivi assai promettenti), ed atrocità di ogni genere.

Come si può pensare di gareggiare con i rappresentanti del Paese che ne è stato l'artefice?

Inutile credere che lo sport possa riconciliare, e ferite così profonde possano essere lenite. Solo la disobbedienza civile russa potrebbe farlo, cioè dichiarazioni esplicite di dissenso verso la sanguinaria invasione dell'Ucraina, ma siamo lontanissimi dal vederle.


Anche i danesi hanno annunciato di non gareggiare se ci saranno i russi.
A me sembra che, con una guerra di agressione in corso non abbia senso far partecipare gli aggressori. Sono contrario al bando per gli eventi culturali (es. prima della Scala), ma per lo sport è diverso, perchè lo sport, a tutti i livelli, è intriso di nazionalismo.
Piuttosto che vedere i russi e non gli ucraini alle Olimpiadi, avrebbe più senso non farle proprio le olimpiadi, come del resto non si fecero nel 1916, nel 1940 e nel 1944.

Ultima modifica di marioflavio (02-02-2023 23:51:37)

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#67 03-02-2023 18:56:09

EdmondDantes
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Re: Il 2023 tra le corsie

nuotofan ha scritto:
EdmondDantes ha scritto:

P.S. Negli ultimi mesi ho letto i tuoi post con molto interesse e grazie ad essi ho imparato varie cose, di certo non mi sono annoiato, per quanto abbia scoperto questo forum relativamente di recente mi dispiacerebbe molto non poter leggere più le tue disamine.
Purtroppo concordo sul livello di SwimSwam, e aggiungo che trovo veramente assurdo il livello di aggressività che si raggiunge nei commenti nel giro di pochi scambi, chiaramente coadiuvata dal carattere spesso provocatorio e quasi sempre parziale degli articoli.

Grazie.

Leggendo le nominations della Len a nuotatore maschile dell'anno, con ben due italiani presenti tra i 5 selezionati (in ordine alfabetico: Ceccon, Marchand, Martinenghi, Milak e Popovici) riflettevo sulla difficoltà di esprimere una preferenza.

Appare inevitabile scegliere Popovici per quanto ottenuto su 100 e 200 stile libero a soli 17 anni di età, ma anche Marchand, Milak e Ceccon hanno fatto cose eccezionali nel 2022.

Mi soffermo su Milak, dopo avere già scritto a proposito di Ceccon, Marchand e Popovici.

Milak ha portato i 200 delfino su un altro pianeta, ma è stato anche capace di nuotare un eccellente 47.47 nei 100 stile libero nella storica finale di Roma https://www.youtube.com/watch?v=XbB3XnZGioU
e lo ha fatto con un crawl "alla Milak", che appare davvero naif tra gli specialisti della velocità.

Eccellente la sua fase subacquea dopo il tuffo di partenza, con cui guadagna su tutti e trasporta una bella velocità nel nuotato.
Poi, già nella prima vasca si nota una caratteristica che diventerà eclatante al ritorno, e cioè come Milak usi le gambe molto meno degli altri finalisti, e quasi per nulla nell'ultima parte della vasca.

Negli ultimi 20 metri della finale Milak va avanti solo di braccia, in modo un po' sgraziato, eppure il solo Popovici si allontana visibilmente da lui.

E' straordinaria la forza che Milak riesce a sprigionare, ed è naturale la domanda: cosa farebbe Milak con uno stile libero più "evoluto"?


Sicuramente "Pound for pound", considerando il fattore anagrafico è abbastanza evidente che Popovici abbia avuto l'annata più impressionante, un WR nel lato maschile a quest'età non si vedeva dai tempi di Phelps. Però essendo questo un premio di categoria Open preferisco non guardare troppo quel fattore.

Penso che Marchand debba essere escluso un po' a priori, perché pur avendo probabilmente avuto il miglior mondiale, ha mancato gli altri 2 appuntamenti clou della stagione e il margine dato da Budapest non credo basti a compensare.

A livello individuale tra le 3 competizioni hanno vinto:
Martinenghi: 3 ori e 3 argenti con 0 record
Milak: 4 ori con 1 WR ( mancando pure lui l'appuntamento finale in corta)
Popovici: 4 ori e 1 argento con 1 WR
Cecconi: 4 ori e 1 argento con 1WR

Ovviamente non tutte le medaglie hanno lo stesso peso, un oro ai mondiali di lunga è sicuramente più arduo da conquistare che un oro europeo o ai mondiali in corta.

Guardando titoli e crono nuotati nel complesso, penso che Popovici meriti il premio anche senza contare il bonus giovane età, sopratutto a causa dell'incredibile costanza avuta in un anno così ricco di eventi, specialmente per lui che si è fatto pure Eurojr e mondiali giovanili nonché un campionato estivo in Romania.

Per quanto riguarda lo stile libero di Milak, come sempre interessante l'analisi di nuotofan, mi permetto una considerazione, probabilmente con una gambata più performante Milak migliorerebbe, però c'è da dire che a certi livelli non sempre una tecnica da manuale comporti dei miglioramenti cronometrici.
Penso banalmente al Greg nazionale che in 12 anni di nuoto ai massimi livelli avrebbe potuto probabilmente aggiustare vari particolari tecnici come la gambata incrociata ma non l'ha mai fatto, sicuramente ci sarà anche un suo limite personale a livello tecnico ma credo non sia la sola ragione, probabilmente funziona meglio così che a stravolgersi la nuotata...chiaramente Milak potrebbe essere in una situazione diversa avendo uno stile meno scolpito nella roccia rispetto a Greg, da relativo novizio nelle competizioni senior su 100-200 stile libero.

Ultima modifica di EdmondDantes (03-02-2023 18:57:04)

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#68 03-02-2023 21:17:21

nuotofan
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Re: Il 2023 tra le corsie

EdmondDantes ha scritto:

Sicuramente "Pound for pound", considerando il fattore anagrafico è abbastanza evidente che Popovici abbia avuto l'annata più impressionante, un WR nel lato maschile a quest'età non si vedeva dai tempi di Phelps. Però essendo questo un premio di categoria Open preferisco non guardare troppo quel fattore.

Penso che Marchand debba essere escluso un po' a priori, perché pur avendo probabilmente avuto il miglior mondiale, ha mancato gli altri 2 appuntamenti clou della stagione e il margine dato da Budapest non credo basti a compensare.

A livello individuale tra le 3 competizioni hanno vinto:
Martinenghi: 3 ori e 3 argenti con 0 record
Milak: 4 ori con 1 WR ( mancando pure lui l'appuntamento finale in corta)
Popovici: 4 ori e 1 argento con 1 WR
Cecconi: 4 ori e 1 argento con 1WR

Ovviamente non tutte le medaglie hanno lo stesso peso, un oro ai mondiali di lunga è sicuramente più arduo da conquistare che un oro europeo o ai mondiali in corta.

Guardando titoli e crono nuotati nel complesso, penso che Popovici meriti il premio anche senza contare il bonus giovane età, sopratutto a causa dell'incredibile costanza avuta in un anno così ricco di eventi, specialmente per lui che si è fatto pure Eurojr e mondiali giovanili nonché un campionato estivo in Romania.

Per quanto riguarda lo stile libero di Milak, come sempre interessante l'analisi di nuotofan, mi permetto una considerazione, probabilmente con una gambata più performante Milak migliorerebbe, però c'è da dire che a certi livelli non sempre una tecnica da manuale comporti dei miglioramenti cronometrici.
Penso banalmente al Greg nazionale che in 12 anni di nuoto ai massimi livelli avrebbe potuto probabilmente aggiustare vari particolari tecnici come la gambata incrociata ma non l'ha mai fatto, sicuramente ci sarà anche un suo limite personale a livello tecnico ma credo non sia la sola ragione, probabilmente funziona meglio così che a stravolgersi la nuotata...chiaramente Milak potrebbe essere in una situazione diversa avendo uno stile meno scolpito nella roccia rispetto a Greg, da relativo novizio nelle competizioni senior su 100-200 stile libero.

Sì, anch'io indicherei Popovici perché, a parte la sua giovanissima età, la doppietta 100-200 sl a Mondiali ed Europei (con l'aggiunta di Mondiali Juniores ed Europei Juniores) è eccezionale (unico precedente, ai Mondiali, Jim Montgomery nella prima edizione dei Mondiali disputata a Belgrado nel 1973) e i crono nuotati sono straordinari.

Volevo solo mettere in evidenza come anche Marchand (nonostante abbia partecipato solo al Mondiale di Budapest), Milak e Ceccon abbiano avuto un'annata che, in altre stagioni, li avrebbe resi protagonisti indiscussi del nuoto maschile europeo tra le corsie.

Su Milak hai perfettamente ragione nel rilevare che ogni fuoriclasse ha le sue caratteristiche, che a volte non sono "da manuale natatorio", però in una specialità come i 100 sl, in cui l'apporto di gambe è ritenuto fondamentale, fa specie vedere Milak riuscire ad arrivare secondo, in una finale di altissimo livello, con quel tipo di nuotata.
Non c'è dubbio che per lui funzioni.

Ultima modifica di nuotofan (03-02-2023 21:19:17)

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#69 03-02-2023 21:58:35

nuotofan
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Re: Il 2023 tra le corsie

Giochino da storia del nuoto, per ricordare gare memorabili che hanno visto il vincitore o la vincitrice nuotare in ognuna delle 8 corsie.

Corsia 1: i 1500 sl di Budapest 2022, con quella fuga verso la vittoria di Greg Paltrinieri, dato da tutti i pronostici come fuori dai giochi per l'oro, ed invece autore di un gigantesco 14.32.80, a un passo dal WR di Sun.

Corsia 2: i 200 sl femminili a Melbourne 2007 che hanno portato la gara in un'altra dimensione. Laure Manaudou, gareggiando in corsia 2, diede vita ad un'appassionante duello con la tedesca Lurz, vinto alla fine dalla francese in 1.55.52, WR polverizzato.

Corsia 3: qui i ricordi sono tanti. Comincio dalla storica finale dei 100 delfino maschili di Barcellona 2003, vinta da Ian Crocker in corsia 3 sui favoriti Phelps e Serdinov che avevano battuto il WR di Klim (51.81) nelle semifinali del giorno prima. Sia Phelps (soprattutto) che Serdinov si migliorano ancora in finale, ma Crocker nuota il primo 50 della storia: 50.98 contro il 51.10 di Phelps e il 51.59 di Serdinov. Mondiale di Klim migliorato di 83 centesimi che, in un 100 m, sono un'enormità.
C'è poi la prima finale mondiale dei 100 sl vinta da Magnini a Montreal 2005 in 48.12 precedendo i sudafricani Schoeman e Neethling che avevano i favori del pronostico.
Infine, lo storico successo di Ervin nei 50 sl di Rio 2016, a distanza di 16 anni da Sydney 2000.

Corsia 4 : la corsia dei favoriti e quindi i ricordi si sprecano. Cito tre casi: il Fioravanti di Sydney 2000 che favorito non era (5° crono di iscrizione nei 100 rana e addirittura 14° nei 200 rana) ma lo divenne dopo le semifinali, vincendo entrambe le gare dalla corsia 4, il Lochte di Shanghai 2011 vincitore di una delle più belle gare in assoluto, quel lungo duello nei 200 misti con Phelps, che lo portò poi al WR (1.54.00) ancora vigente e Federica Pellegrini nei 200 sl a Gwangju 2019, l'ultimo suo grande alloro iridato

Corsia 5: anche qui ricordi a iosa: Ian Thorpe che vinse la cosiddetta "race of the century", cioè i 200 sl di Atene 2004 contro VDH e Phelps, Michael Phelps che dalla corsia 5 vinse una delle sue gare più belle e in cui, cosa rarissima, era sfavorito, cioè i 100 delfino di Roma 2009 contro Milorad Cavic, e Thomas Ceccon autore del WR nei 100 dorso a Budapest 2022.

Corsia 6: una delle grandi sorprese olimpiche, il successo di Duncan Armstrong nei 200 sl a Seul 1988 stabilendo con 1.47.25 il WR dei 200 sl, e il successo quasi altrettanto inatteso di Federica Pellegrini nei 200 sl dei Mondiali di Budapest 2017 (prima sconfitta della Ledecky) dopo la delusione di Rio 2016. Infine il successo di Phelps nei 200 sl a Pechino 2008 infrangendo la barriera dell'1.43: un inusuale trionfo da dominatore per la corsia 6.

Corsia 7: corsia "anonima" che non vede di solito imprese storiche, ma una fu colossale e cioè il WR di Zhang Lin negli 800 sl di Roma 2009 con un crono che ancora oggi spaventa (7.32.12)

Corsia 8: l'oro olimpico di Hafnaoui nei 400 sl di Tokyo, dopo essere entrato per un soffio in finale: storia tipica da outsider che gareggia in corsia 8. Non era outsider, invece, la Van Almsick nei 200 sl di Roma 1994, ma lì si potrebbe parlare di "corsia 8 e mezzo", perché gareggiò in quella finale per la rinuncia di una compagna di squadra. Da dire che la bellezza natatoria di quel 200 sl della Van Almsick compensa ampiamente quell'ingresso non del tutto meritato.

Ultima modifica di nuotofan (03-02-2023 23:27:44)

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#70 03-02-2023 23:12:16

EdmondDantes
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Re: Il 2023 tra le corsie

nuotofan ha scritto:

Giochino da storia del nuoto, per ricordare gare memorabili che hanno visto il vincitore o la vincitrice nuotare in ognuna delle 8 corsie.

Corsia 1: i 1500 sl di Budapest 2022, con quella fuga verso la vittoria di Greg Paltrinieri, dato da tutti i pronostici come fuori dai giochi per l'oro, ed invece autore di un gigantesco 14.32.80, a un passo dal WR di Sun.

Corsia 2: i 200 sl femminili a Melbourne 2007 che hanno portato la gara in un'altra dimensione. Laure Manaudou, gareggiando in corsia 2, diede vita ad un'appassionante duello con la tedesca Lurz, vinto alla fine dalla francese in 1.55.52, WR polverizzato.

Corsia 3: qui i ricordi sono tanti. Comincio dalla storica finale dei 100 delfino maschili di Barcellona 2003, vinta da Ian Crocker in corsia 3 sui favoriti Phelps e Serdinov che avevano battuto il WR di Klim (51.81) nelle semifinali del giorno prima. Sia Phelps (soprattutto) che Serdinov si migliorano ancora in finale, ma Crocker nuota il primo 50 della storia: 50.98 contro il 51.10 di Phelps e il 51.59 di Serdinov. Mondiale di Klim migliorato di 83 centesimi che, in un 100 m, sono un'enormità.
C'è poi la prima finale mondiale dei 100 sl vinta da Magnini a Montreal 2005 in 48.12 precedendo i sudafricani Schoeman e Neethling che avevano i favori del pronostico.
Infine, lo storico successo di Ervin nei 50 sl di Rio 2016, a distanza di 16 anni da Sydney 2000.

Corsia 4 : la corsia dei favoriti e quindi i ricordi si sprecano. Cito due casi: il Fioravanti di Sydney 2000 che favorito non era (5° crono di iscrizione nei 100 rana e addirittura 14° nei 200 rana) ma lo divenne dopo le semifinali, vincendo entrambe le gare dalla corsia 4, e il Lochte di Shanghai 2011 vincitore di una delle più belle gare in assoluto, quel lungo duello nei 200 misti con Phelps, che lo portò poi al WR (1.54.00) ancora vigente.

Corsia 5: anche qui ricordi a iosa: Ian Thorpe che vinse la cosiddetta "race of the century", cioè i 200 sl di Atene 2004 contro VDH e Phelps, Michael Phelps che dalla corsia 5 vinse una delle sue gare più belle e in cui, cosa rarissima, era sfavorito, cioè i 100 delfino di Roma 2009 contro Milorad Cavic, Federica Pellegrini nei 200 sl a Gwangju 2019, l'ultimo suo grande alloro iridato e Thomas Ceccon autore del WR nei 100 dorso a Budapest 2022.

Corsia 6: una delle grandi sorprese olimpiche, il successo di Duncan Armstrong nei 200 sl a Seul 1988 stabilendo con 1.47.25 il WR dei 200 sl, e il successo quasi altrettanto inatteso di Federica Pellegrini nei 200 sl dei Mondiali di Budapest 2017 (prima sconfitta della Ledecky) dopo la delusione di Rio 2016. Infine il successo di Phelps nei 200 sl a Pechino 2008 infrangendo la barriera dell'1.43: un inusuale trionfo da dominatore per la corsia 6.

Corsia 7: corsia "anonima" che non vede di solito imprese storiche, ma una fu colossale e cioè il WR di Zhang Lin negli 800 sl di Roma 2009 con un crono che ancora oggi spaventa (7.32.12)

Corsia 8: l'oro olimpico di Hafnaoui nei 400 sl di Tokyo, dopo essere entrato per un soffio in finale: storia tipica da outsider che gareggia in corsia 8. Non era outsider, invece, la Van Almsick nei 200 sl di Roma 1994, ma lì si potrebbe parlare di "corsia 8 e mezzo", perché gareggiò in quella finale per la rinuncia di una compagna di squadra. Da dire che la bellezza natatoria di quel 200 sl della Van Almsick compensa ampiamente quell'ingresso non del tutto meritato.

Faccio un piccolo commento su alcune delle varie scelte fatte

Corsia 1: ricordo fresco e bellissimo, non mi esaltavo in questo modo per una gara da un bel po' di anni, rientra di diritto tra le mie 5 gare preferite di sempre sia, chiaramente per l'impresa storica di Greg, che lo ha consacrato probabilmente come il miglior fondista della storia dopo Hackett e forse Salnikov, ma anche per il livello incredibile della finale stessa, 5 atleti sotto al 14.41 non si erano mai visti

Credo che Greg abbia il grande merito grazie alla costanza di rendimento ma soprattutto al suo carisma, molto apprezzato anche nel mondo anglofono, di aver reso pop questa gara che storicamente, per quanto estremamente importante, è sempre stata vista dal grande pubblico come 15 minuti di noia, ora invece è tra le più apprezzate, dopo i 100 delle varie specialità e i 200 stile.

Corsia 2: Gara davvero spaziale, che purtroppo ci ha lasciati con un amara delusione, visto che la Pellegrini aveva fatto il WR in semifinale, ciononostante uno dei 200 stile femminili migliori di sempre.

Corsia 3: Su Barcellona 2003 dico solo che penso tutto il mondo tifasse per Phelps, direi uno dei risultati più sorprendenti visto quanto poco si è stati abituati a vederlo perdere. Sui 100 di Magnini poco da dire, grande gara e soprattutto grande crono per i tempi, mi pare secondo all time, dietro solo al fantascientifico 47'84 dell'olandese volante, purtroppo l'avvento dei costumi gommati ha fatto poi abbassare lo standard prestativo in modo particolarmente significativo nello stile libero e ritengo i crono di Magnini siano stati troppo velocemente accantonati e ritenuti di secondo piano, anche dagli stessi fan italiani.

Corsia 4: purtroppo nel 2000 ero un bambino e non mi sono visto live l'impresa di Fioravanti, però da un punto di vista pratico mi sento di dire che probabilmente nessun atleta nella storia è riuscito a far fruttare in modo più completo il proprio potenziale, se consideriamo quanto sia completamente cambiata la rana negli anni immediatamente successivi, tra Sludnov e l'immenso e fin troppo poco ricordato Kitajima.

Per quanto riguarda Shangai 2011 direi che fu l'apice massimo mai toccato da Lochte e forse l'unico anno in cui è stato veramente più forte di Phelps senza se e senza ma, quale coronamento migliore di batterlo nei 200 misti con un tempo che ad oggi nessuno (Phelps apparte) è riuscito ad avvicinare, e se il WR dei 400 misti sembra destinato a crollare a breve, quello dei 200 mi pare ancora abbastanza saldo, sicuramente sarebbe una bella soddisfazione per Lochte rimanere detentore di un WR individuale più a lungo del rivale.

Corsia 5: dicendo "race of the century" hai detto tutto, la prima gara che ho visto in TV e ad oggi ancora la mia preferita, il rimpianto per quello che Thorpe avrebbe potuto fare se non si fosse ritirato ( a livello pratico) a soli 22 anni, dopo un paio d'anni in cui i suoi problemi extra-nuoto già condizionavano i suoi allenamenti e quindi le sue prestazioni, penso aleggerà sempre nella mente di ogni vero appassionato.

Corsia 6: sicuramente la vittoria della Pellegrini a Budapest 2017 ha dello storico, sia perché segna appunto, la prima sconfitta internazionale del mostro Katie Ledecky sia perché ha rilanciato quella che sembrava essere una carriera sostanzialmente in conclusione, complici anche le 250 dichiarazione della stessa Pellegrini con successive smentite e cambi d'opinione, ma aldilà di questo mi chiedo quando potremo vedere un atleta che ne raccolga l'eredità, perlomeno in parte, in territorio nostrano... ad oggi non si vedono grandi promesse se non forse tra le giovanissime come Procaccini o Santambrogio, però si sa che nel nuoto femminile in particolare, il progresso cronometrico è tutt'altro che una formalità lineare.

Corsia 7: Beh, l'impresa di Zhang Lin credo sia praticamente senza eguali, nonostante l'aiuto del poliuretano splittare 3.46-3.45 è oltre la fantascienza, assieme ai 100 rana credo sia il record più imbattibile del panorama natatorio maschile. Fino a 2 anni credevo fosse sicuro al 100% sarebbe durato almeno altri 15 o 20 anni...poi sappiamo tutti chi è venuto fuori, ovviamente resta un obiettivo distante e difficilissimo, ma ad oggi se c'è qualcuno che ha la possibilità di arrivare lì è Galossi.

Corsia 8: Tra tutte le imprese elencate la vittoria di Hafnaoui penso sia forse la meno auspicabile alla vigilia, sicuramente approfittando di un winnington che aveva dato troppo per i trials australiani e di un parco partenti di livello piuttosto medio, resta comunque un risultato impressionante se consideriamo l'esperienza nulla del ragazzo e i soli 18 anni e mezzo che aveva in quel momento, quest'anno credo sarà un serio pericolo al mondiale, non solo sui 400, ma pure sugli 800 in cui ha recentemente battuto Finke, con crono chiaramente ancora modesti visto il momento della stagione, però il talento c'è ed è innegabile.

Ultima modifica di EdmondDantes (03-02-2023 23:17:23)

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#71 03-02-2023 23:38:23

nuotofan
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Re: Il 2023 tra le corsie

Piccola correzione, già riportata sopra: la vittoria della Pellegrini nei 200 sl a Gwangju 2019 fu ottenuta dalla corsia 4 (in corsia 5 c'era la Titmus), dopo avere ottenuto il miglior crono delle semifinali e avere suscitato il giusto entusiasmo di Sacchi all'arrivo ("respira dal naso, può fare molto meglio in finale").

E' un elenco che ho buttato giù al volo andando solo a riguardare alcuni crono esatti dei vincitori (come dicevo con Silversurfer, fino ai decimi li ricordo tutti, i centesimi no), ma ci sono tante altre gare epiche che meriterebbero di essere menzionate.

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#72 04-02-2023 00:00:36

nuotofan
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Re: Il 2023 tra le corsie

EdmondDantes ha scritto:

Faccio un piccolo commento su alcune delle varie scelte fatte

Corsia 3: Su Barcellona 2003 dico solo che penso tutto il mondo tifasse per Phelps, direi uno dei risultati più sorprendenti visto quanto poco si è stati abituati a vederlo perdere.

In realtà Phelps aveva attirato diverse antipatie nell'ambiente con alcune dichiarazioni fin troppo sicure di sé ("solo il cielo è il mio limite" e "non considero gli avversari"), oltre a quel modo di estraniarsi da tutto ciò che lo circondava che si evidenziava nel suo andare ai blocchi con i cuffioni, senza guardare pubblico ed avversari, ed il commento di Sandro Fioravanti (allora commentatore Rai assieme a Sacchi) di quella finale rifletteva questa antipatia diffusa verso il 18enne fenomeno di Baltimora.

Fioravanti, invece di riconoscere l'eccellenza di quella finale e del crono che lo stesso Phelps aveva nuotato, disse una frase del tipo: "alla fine Phelps non è riuscito a replicare a Crocker, un po' deludente..".

E Sacchi rispose solo: "beh, insomma..".

50.98 nei 100 delfino nel 2003 fu una sorta di rivoluzione copernicana (alla vigilia di quei Mondiali il WR dei 100 delfino era 51.81..): Crocker aveva nuotato un crono eccezionale in una finale di grandissimo livello, dimostrando quelle straordinarie qualità di specialista che lo portarono, due anni dopo, al tempone di Montreal 2005.

Il 51.10 di Phelps era semplicemente fenomenale per un 18enne polivalente, che non aveva assolutamente la velocità nella prima vasca di un Crocker, e faceva leva su seconde vasche incredibili.

Direi che quella finale di Barcellona 2003, rapportata alla sua età (oltre che al periodo storico), sia stata uno dei migliori 100 delfino in assoluto nuotati da Phelps.

Ultima modifica di nuotofan (04-02-2023 22:16:48)

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#73 04-02-2023 00:53:21

EdmondDantes
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Re: Il 2023 tra le corsie

Effettivamente il mio commento è stato un po' superficiale, essendomi appasionato al nuoto a partire dal 2004, non ho vissuto direttamente il periodo del primo Phelps ( anche se ripensandoci mi sono tornati in mente gli screzi avuti con Thorpe tra Atene e Pechino per la questione degli 8 ori ritenuti impossibili dall'australiano), e mi viene quindi spontaneo associarvi la figura dell'atleta molto amato che è diventato poi, anche a causa della sua lotta contro la depressione che l'ha reso più umano agli occhi dei detrattori.

Comunque a sentimento, magari mi sbaglio, non credo proprio la sua fosse vera arroganza, cose come sky's the limit e non calcolare gli avversari sono affermazioni praticamente standard nel mondo sportivo statunitense, probabilmente erano un po' nuove in ambito natatorio e forse gli si è dato un peso un po' eccessivo a livello europeo.

Per quanto riguarda la gara in se, ritengo sia vero che sia stata uno dei migliori 2 o 3 100 delfino che ha nuotato, anche perché Phelps non ha mai avuto le caratteristiche di esplosività proprie di un vero 100ista, e i personali molto significativi raggiunti sia sui 100 stile che farfalla indicano semplicemente la statura gargantuesca dell'atleta.

P.S. Concordo che il 50.40 di Crocker vada sicuramente menzionato, se non fosse stato per il poliuretano, Phelps e Cavic, sarebbe rimasto come WR fino al 2017, e tutt'oggi garantisce la medaglia mondiale/olimpica, probabilmente pure d'argento, salvo un rientro di Dressel che nonostante le convinzioni di SwimSwam, a me sembra sempre più improbabile.

Ultima modifica di EdmondDantes (04-02-2023 00:54:30)

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#74 04-02-2023 14:04:54

nuotofan
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Re: Il 2023 tra le corsie

EdmondDantes ha scritto:

Comunque a sentimento, magari mi sbaglio, non credo proprio la sua fosse vera arroganza, cose come sky's the limit e non calcolare gli avversari sono affermazioni praticamente standard nel mondo sportivo statunitense, probabilmente erano un po' nuove in ambito natatorio e forse gli si è dato un peso un po' eccessivo a livello europeo.

Per quanto riguarda la gara in se, ritengo sia vero che sia stata uno dei migliori 2 o 3 100 delfino che ha nuotato, anche perché Phelps non ha mai avuto le caratteristiche di esplosività proprie di un vero 100ista, e i personali molto significativi raggiunti sia sui 100 stile che farfalla indicano semplicemente la statura gargantuesca dell'atleta.

P.S. Concordo che il 50.40 di Crocker vada sicuramente menzionato, se non fosse stato per il poliuretano, Phelps e Cavic, sarebbe rimasto come WR fino al 2017, e tutt'oggi garantisce la medaglia mondiale/olimpica, probabilmente pure d'argento, salvo un rientro di Dressel che nonostante le convinzioni di SwimSwam, a me sembra sempre più improbabile.

Sono pienamente d'accordo.
La mia grande passione per il nuoto è cominciata con le Olimpiadi di Sydney 2000, e quindi ho vissuto dall'inizio l'emergere di Phelps come fenomeno natatorio che ha avuto davvero pochi  precedenti, perché primeggiare nei 200 delfino e 400 misti (i suoi primi WR da giovanissimo), e già a 16-17 anni essere ad un passo anche dal WR dei 100 delfino (il 51.81 di Klim che ho più volte citato), dimostra l'eccezionalità natatoria del Kid di Baltimora.
E quel suo modo di affrontare le gare (che poi è stato frutto degli insegnamenti di Bowman) e di riferirsi solo a sé, sembrando sprezzante verso gli avversari, era molto frequente nel mondo sportivo statunitense.

PS Ho già espresso le mie critiche al modo in cui Swimswam cerca di attirare commenti su commenti.
Su Dressel e la sua "nemesi" (facile indovinare a chi mi riferisca) scriverò un post più tardi; giusto per disturbare un po' lo spam....

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#75 04-02-2023 17:04:48

nuotofan
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Re: Il 2023 tra le corsie

EdmondDantes ha scritto:

salvo un rientro di Dressel che nonostante le convinzioni di SwimSwam, a me sembra sempre più improbabile.

L'assenza di notizie su Dressel, a partire dalle cause del suo ritiro dai Mondiali di Budapest, è clamorosa in un'epoca in cui la parola riservatezza, di fatto, non esiste.

Dallo scorso giugno (sono passati quasi 8 mesi!) le uniche notizie su Dressel si sono avute con quel messaggio da lui postato su Instagram ad inizio settembre, in cui diceva che non aveva nuotato dopo i Mondiali, ma aveva fatto varie altre cose che gli avevano consentito di ritrovare la felicità. Che pensava, in futuro, di poter far coincidere felicità ed allenamento agonistico e quindi che sarebbe tornato (I'll be back).

Il solo fatto che non abbia accettato alcuna intervista dai tanti media (a partire da quelli natatori, ma non solo) che gli avrebbero fatto ponti d'oro, dovrebbe far riflettere e indurre a rispettare veramente le scelte che Dressel ha compiuto e compirà in futuro.

Da grande appassionato di nuoto, spero che Dressel ritorni (più campioni ci sono, più belle sono le gare); ma, anche tenendo buono quell' "I' ll be back", sarà tutto da verificare il "quando" e il "come".

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