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#26 18-12-2022 13:13:51

nuotofan
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Re: Mondiali in corta, 13/18 dicembre 2022 Melbourne (AUS)

Dopo avere condiviso, al solito, i vostri post, ritorno su una caratteristica (l'ho chiamata il sesto stile) che è emersa dalle tante staffette di questi Mondiali: l'importanza dei cambi.
Molte nazioni, soprattutto europee (la Svezia della 4x50 mista femminile, la Francia della 4x50 sl mixed, l'Olanda della 4x50 sl maschile con De Boer che ricerca sempre il cambio perfetto ed ogni tanto esagera, la stessa Italia della velocità a stile libero) hanno dimostrato di curare bene questo dettaglio.
Miressi, anche per la sua mole, non è mai stato fulmineo nel cambio lanciato (per questo nella 4x100 sl viene fatto partire in prima frazione) e oggi questa sua difficoltà viene messa sotto il microscopio dall'arrivo finale così ravvicinato e da un ts lento anche per le sue caratteristiche.
Rispetto a lui Ceccon ha cambi lanciati molto più rapidi (e nonostante questo affidabili) e immagino che, in generale, questo aspetto verrà tenuto in considerazione nel futuro.
Detto questo, una frazione lanciata da 45.56 non è, per me, criticabile. Onore a Miressi autore di tante imprese in staffetta.

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#27 18-12-2022 13:26:57

stilelibero
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Re: Mondiali in corta, 13/18 dicembre 2022 Melbourne (AUS)

Volendo vedere la cosa con ottimismo c'è da dire che Australia e stati uniti hanno sovraperformato (a parte Murphy che come Mora era reduce dal 200) mentre i nostri hanno ampio margine, e nonostante questo siamo arrivati lì. Diciamo che Ceccon a dorso si poteva mettere, visto che si sapeva che Mora aveva il 200 poco prima. Non è del tutto scontato però che avrebbe fatto meglio, vista la buona prova di Mora. Erano scelte difficili insomma. Personalmente temevo che Rivolta potesse pagare la stanchezza più degli altri, invece direi che è stato il migliore.
Nel frattempo la Caporale prova in tutti i modi ad estorcere informazioni alla Pilato sui suoi problemi fisici! Mi sembra che stia un pochino esagerando, anche se comprendo l'interesse a conoscere le condizioni di quella che è il maggior talento del nostro nuoto femminile

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#28 18-12-2022 14:35:48

Miro
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Re: Mondiali in corta, 13/18 dicembre 2022 Melbourne (AUS)

stilelibero ha scritto:

Volendo vedere la cosa con ottimismo c'è da dire che Australia e stati uniti hanno sovraperformato (a parte Murphy che come Mora era reduce dal 200) mentre i nostri hanno ampio margine, e nonostante questo siamo arrivati lì. Diciamo che Ceccon a dorso si poteva mettere, visto che si sapeva che Mora aveva il 200 poco prima. Non è del tutto scontato però che avrebbe fatto meglio, vista la buona prova di Mora. Erano scelte difficili insomma. Personalmente temevo che Rivolta potesse pagare la stanchezza più degli altri, invece direi che è stato il migliore.
Nel frattempo la Caporale prova in tutti i modi ad estorcere informazioni alla Pilato sui suoi problemi fisici! Mi sembra che stia un pochino esagerando, anche se comprendo l'interesse a conoscere le condizioni di quella che è il maggior talento del nostro nuoto femminile


Le sconfitte americane nella 4x100 mista maschile si contano sulle dita di una mano e noi gliene abbiamo inflitta una in un appuntamento più importante di questo. E' ovvio che quando tornerà Dressel si lotterà per il 2° posto.
Questa è stata un'occasione persa, proprio perché eravamo i favoriti in assenza di Dressel, ma tutti noi credo che preferiamo vincere in lunga. Quindi, se la fortuna deve venire, meglio che venga lì. Oggi non c'è stata. Aggiungiamoci anche la 4x50sl persa per 0.03 e perciò al Dio del nuoto chiedo solo che i nostri stiano tutti bene ai prossimi Mondiali/ Olimpiadi.




nuotofan ha scritto:
bobo86 ha scritto:

Italia ormai al vertice con beffa sul finale! Forse con un Ceccon a dorso o stile si sarebbe vinto l’oro con WR!

E' senz'altro difficile lasciare fuori Ceccon, ma capisco le scelte dello staff tecnico azzurro e, anche a posteriori, non me la sento di criticarle.

Mora (49.48 la sua frazione) è stato solidissimo nonostante la fatica dei 200 dorso (che aveva anche Murphy) e anche il 45.56 lanciato di Miressi ricade nel campo del prevedibile.
E' chiaro che quel +0.56 di ts di Miressi è superiore alla media anche per lui, che ha notoriamente ts lenti, ma in questa staffetta, come in ogni staffetta, è contato ogni dettaglio, dalla partenza all'arrivo.
Gli australiani hanno sovraperformato, in particolare l'anello debole Yong (56.55 a rana) e Temple a delfino (49.34).
Chalmers si è visto (inaspettatamente) così vicino alle posizioni di testa da non dover nemmeno rischiare il cambio (tranquillo 0.31 anche per lui) per poi scatenarsi negli ultimi 25 metri (44.63 la sua frazione lanciata, da quel gladiatore che ogni volta si conferma essere).
Gli Usa hanno avuto una straordinaria frazione a rana di Fink (54.88) che ha staccato nettamente Martinenghi (55.52): quei pochi centesimi che sono mancati all'Italia per l'oro e il WR si possono trovare anche lì, ma - ripeto - secondo me è inutile focalizzarsi su un particolare, perché la staffetta è stata di livello elevato e non ci sono state vere controprestazioni.

Poi, certo, se proprio dovessi dare una risposta secca alla tua questione, direi che Ceccon è forse mancato più a stile libero (dove avrebbe potuto nuotare qualche decimo meglio di Miressi) che a dorso.

Il "Paninaro" come lo chiama Sacchi, ha fatto addirittura 48.34, poco dopo il 49.67 della finale individuale. Il bello del nuoto...capelli a parte.

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#29 18-12-2022 22:11:07

nuotofan
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Re: Mondiali in corta, 13/18 dicembre 2022 Melbourne (AUS)

Miro ha scritto:

Il "Paninaro" come lo chiama Sacchi, ha fatto addirittura 48.34, poco dopo il 49.67 della finale individuale. Il bello del nuoto...capelli a parte.

Sì, certo, volevo scrivere 48.34 per Temple, addirittura più veloce dell'ottimo 48.50 di Rivolta.

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#30 19-12-2022 12:06:40

nuotofan
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Re: Mondiali in corta, 13/18 dicembre 2022 Melbourne (AUS)

Dopo una domenica piena di parenti, imprevisti e urla argentine (anche dei parenti succitati..), io tiro dritto seguendo la mia predilezione natatoria servendo ben quattro polpettoni freddi sull'ultima giornata di gare dei Mondiali. Comincio dalle finali individuali femminili

1) I 100 delfino erano attesi e sono stati di grande livello tecnico, con un WR siderale della MacNeil vicino alla soglia dei 54" e il podio, completato dalla Huske e da Louise Hansson, sotto i 55".
La MacNeil ha fatto leva sulle sue sub che diventano impareggiabili per chiunque altra, con il prosieguo della gara.
I parziali ogni 25m consentono di apprezzare il terzo 25 m della MacNeil (13.63) con cui la canadese ha chiuso la gara distanziando nettamente la Huske. Se fosse arrivata meno lunga alle virate dei 25m e dei 75m sarebbe scesa sotto i 54".
Ottima Louise Hansson, che pareva a tutta in semifinale e che invece ha nuotato un gran PB (54.87) con cui è arrivata a poco più di un decimo dalla Huske.

2) I 50 rana femminili avevano già consegnato un WR in semifinale e la Meilutyte ha ribadito la sua superiorità con il secondo crono di sempre (28.50), migliore del precedente WR della Atkinson. Parziale sorpresa per l'argento, con una Van Niekerk che ha limitato i danni in partenza e messo a frutto la velocità della nuotata precedendo di due centesimi Lilly King (29.09, nuovo record africano per la Van Niekerk, contro il 29.11 della King). Da notare come il secondo 25m della Van Niekerk sia stato praticamente uguale a quello della Meilutyte. Tra tanti PB, la Pilato ha lievemente peggiorato il crono della semifinale, giungendo settima in 29.48.  Anch'io ho trovato inopportuna l'insistenza della Caporale, nell'intervista post-gara, sui problemi personali della Pilato, che ha ribadito di come non ci sia ancora un parere definito degli esperti. Il sorriso della Pilato è comunque un'iniezione di ottimismo.

3) Finale dei 200 dorso vinta dalla favorita McKeown a poco più di 3 decimi dal suo WR. Molto bene la Curzan (che ha inaspettatamente rinunciato ai 100 delfino per disputare questa gara a cui non era attesa) a 2.00.53 pennellando sub anche in un 200 dorso. Terza la Masse, in un'ultima giornata decisamente favorevole al Canada a precedere la connazionale Wilm, protagonista della successiva 4x100 mista. Quinta Margherita Panziera in 2.02.18 non così distante dal suo PB di 2.01.45 del dicembre 2019 e molto lucida nel chiarire nel post-gara un concetto importante, e cioè che nel corso della carriera il fisico degli atleti cambia e anche lei è un'altra persona (rispetto a quel 2019 in cui ha nuotato i migliori crono). E poi, è evidente che i suoi obiettivi si incentrino sulla vasca lunga.

4) Nella finale dei 200 stile libero mi aspettavo un attacco deciso della Haughey al suo WR; Haughey che invece ha vinto in 1.51.65 restandoci distante oltre un secondo.
Sacchi ha parlato di gara tattica, in realtà la Haughey ha fatto sì un passaggio prudente a metà gara, ma poi non si è distaccata troppo nemmeno nel finale. Ottima seconda la canadese Rebecca Smith in 1.52.24 che ha preceduto di soli 4 centesimi una Steenbergen autrice di un ottimo Campionato mondiale. Livello medio decisamente elevato con 7 atlete sotto l'1.53 e l'ottava di poco sopra.

Ultima modifica di nuotofan (20-12-2022 11:51:52)

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#31 19-12-2022 17:21:31

nuotofan
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Re: Mondiali in corta, 13/18 dicembre 2022 Melbourne (AUS)

Finali individuali maschili

1) I 100 delfino avevano LeClos come favorito e Ponti e Rivolta come i candidati più papabili agli altri due gradini del podio.
LeClos ha confermato i favori del pronostico vincendo in 48.59 ma, alle sue spalle, l'ultimo 25m ha rimescolato le carte: il 17enne canadese Ilya Kharun, ottavo ai 75m, ha chiuso al secondo posto, nuotando il parziale più veloce, e ottenendo, oltre alla sua prima medaglia iridata, anche il nuovo WJR in 49.03. La crescita di Kharun pare inarrestabile: aveva già nuotato notevoli PBs un mese fa in Coppa del Mondo e a questi Mondiali li ha tutti (sensibilmente) migliorati passando, ad esempio, nei 100 delfino da 49.93 a 49.03.
Terzo Kusch in 49.12, quarto Ponti in 49.25 (dopo avere nuotato "facile", secondo le sue parole, 48.81 in batteria) e quinto Rivolta in 49.32. Entrambi hanno preso con filosofia la mancata medaglia: Rivolta del filosofo (oltre che dell'artista) a questi Campionati ha anche la barba, mentre Ponti, ormai presenza fissa ai microfoni della Caporale, mi pare avere un modo di fare molto rilassato nel commentare le sue gare anche di fronte a prestazioni negative.

2) I 50 rana maschili vedevano Martinenghi e Cerasuolo protagonisti attesi e i due italiani sono saliti con decisione sul podio. In telecronaca c'è stato un pizzico di delusione per il mancato oro di Martinenghi, ma - obiettivamente - Fink ha alzato il livello in questa finale dei 50 rana (e lo farà ancor di più nella mista finale) nuotando un ottimo 25.38 (RC e record americano). Da notare come il suo tempo di reazione in partenza sia stato di un decimo superiore a quello di Martinenghi (0.71 contro 0.61), ma Fink ha una capacità notevole di non indurirsi mai e le sue sub restano sempre filanti ed efficaci.
Ai 25 m Martinenghi ha virato in testa davanti ad Andrew, con Cerasuolo (ormai una certezza in partenza) già a ridosso del podio.
Fink, terzo ai 25 metri, ha rimontato nella seconda vasca chiudendo con 4 centesimi di vantaggio su un Martinenghi che non può comunque essere deluso per il suo 25.42. Terzo Cerasuolo, davvero ottimo nella sua prima finale mondiale, in 25.68, sempre più vicino a quei crono con cui si può anche conquistare l'oro.
Rapido parere finale sui 50 rana in corta: penso che sia abbastanza difficile stabilire chi resta nei limiti e non esegue un doppio colpo a delfino. Hanno mostrato una fugace immagine della subacquea dopo la virata dei 25 metri e..hmm. Anche per questo trovo decisamente più significative le gare in vasca lunga.

3) I 200 dorso maschili rappresentavano per Mora un vero esame di maturità: era l'ultima sua gara individuale dopo tanti impegni e con il pensiero della successiva staffetta mista su cui l'Italia puntava moltissimo. Esame di maturità superato a pieni voti mostrando, ancora una volta, quella capacità di nuotare sub efficaci fino alla fine di un 200 dorso, mantenendo la scioltezza nella nuotata.
Mora è passato ai 100 m in 54.13 per chiudere in 1.48.45 (quindi con un chiaro negative split al netto del tuffo che influisce sul 25m iniziale), risultando in effetti nettamente il più veloce di tutti dai 150m all'arrivo.
Ai 150 m Mora aveva un ritardo di 1"57 dal francese Ndoye Brouard, che si trovava in seconda posizione a ridosso di Murphy, e ha chiuso con 78 centesimi di vantaggio sul francese. Anche su Murphy (1.47.41 il suo crono finale) e Casas (1.48.01) Mora ha recuperato moltissimo, dimostrando di poter nuotare al meglio nonostante la stanchezza dell'ultimo giorno di gara, cosa davvero notevole.
Bronzo molto pesante quello di Mora in questi 200 dorso.

4) Ultima finale individuale, i 200 stile libero maschili. Già le batterie erano state selettive, con Hwang Sunwoo entrato di un soffio e quindi in ottavo corsia. Al suo fianco Popovici, mentre il migliore del turno eliminatorio (già sotto l'1.41) era stato Tom Dean.
Dean e Hwang partono forte passando ai 100 m in 48.81 e 48.88, Popovici non è distante in 49.12.
In ottava corsia Hwang continua a rilanciare con grande efficacia la sua azione dopo ogni virata: allunga con un 12.58 dai 100 ai 125 m e si tiene ben sotto ai 13" in ogni 25m fino alla fine.
Grande 1.39.72 finale per Hwang, che conferma di avere iniziato benissimo questa stagione dopo l'1.44.67 in vasca lunga di ottobre, ed avvicina il famoso WR di Biedermann (1.39.37).
Popovici (1.40.79) chiude forte con l'ultimo 25 m più veloce del lotto e precede Dean (1.40.86) prima di salutarci, ai microfoni della Caporale, con grandi attestati di fiducia per le future competizioni in vasca lunga e un buona notte che sapeva di Transilvania (si scherza, tanto ormai chi mi legge più..)

Ultima modifica di nuotofan (24-12-2022 17:34:53)

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#32 20-12-2022 00:13:48

nuotofan
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Re: Mondiali in corta, 13/18 dicembre 2022 Melbourne (AUS)

La 4x100 mista femminile vede favorite le Usa, ancora scottate dalla inopinata sconfitta nella 4x50 mista.
Formazione confermata per le statunitensi, con Curzan a dorso, King a rana, Huske a delfino e "Sua salvezza" Douglass a stile libero che tampona le difficoltà delle specialiste Usa.
Le australiane hanno vinto a sorpresa la 4x50 mista e, rispetto a quella formazione, operano tre cambi: a dorso la McKeown sostituisce la O'Callaghan, a rana la Strauch sostituisce la Hodges e a stile libero la Harris prende il posto della Wilson; confermata la McKeon a delfino.
Un solo cambio per le canadesi che propongono ingrid Wilm al posto della Masse.
Ed è proprio la Wilm, reduce dai 200 dorso come McKeown e Curzan, a realizzare una vera impresa in prima frazione nuotando un clamoroso 55.36, contro il 55.74 da lei nuotato nella finale individuale vinta dalla McKeown con 55.49.
La McKeown si peggiora di di 25 centesimi rispetto alla finale individuale nuotando proprio quel 55.74 che aveva dato il bronzo a Wilm e Curzan, mentre la Curzan apre la staffetta Usa con un 56.47 che peggiora il suo crono della gara individuale di 73 centesimi.
A rana la superiorità Usa su Canada e Australia è troppo evidente per risentire di altre sorprese eclatanti: la King nuota una frazione lanciata da 1.02.88 che è di 21 centesimi peggiore dell'1.02.67 con cui aveva vinto i 100 rana, ma basta a riconsegnare la leadership a metà gara al quartetto Usa.
La canadese Pickrem si difende comunque discretamente con uno split da 1.04.42 (1.04.73 il suo miglior crono nuotato a questi Mondiali nei 100 rana), mentre la frazione lanciata di 1.04.49 dell'australiana Strauch è la migliore in termini relativi rispetto a quanto fatto nella gara individuale (1.05.30).
A metà gara, quindi, Usa in vantaggio di 43 centesimi sul Canada e di 88 centesimi sull'Australia.
A delfino ci vorrebbe un altro capolavoro della MacNeil per riportare il Canada in testa, ma la frazione da sub54" è invece realizzata da Emma McKeon (53.93), mentre la Huske (54.53) migliora di 22 centesimi il 54.75 della gara individuale e la MacNeil (54.59), nonostante la partenza lanciata,  peggiora di 54 centesimi il crono che le aveva dato, ad inizio sessione, titolo mondiale e WR dei 100 delfino.
All'ultimo cambio, Usa in testa con soli 28 centesimi di vantaggio sull'Australia e 49 centesimi sul Canada 
Lo stile libero finale conferma la totale affidabilità di Kate Douglass, autrice di un ottimo 50.47 lanciato che consegna agli Usa oro e WR.
La Douglass in batteria aveva nuotato un gran parziale a delfino ed, ovviamente, sarebbe stata in grado di fare benissimo anche a rana: eccellente velocità e versatilità da parte sua in almeno 3 stili su 4.
Buon parziale anche di Meg Harris (50.76) che non aveva nuotato la gara individuale, mentre Taylor Ruck, reduce dai 200 stile libero, chiude con un dignitoso 51.85 lanciato (52.05 nella gara individuale).
Anche qui, come poi accadrà in modo ancora più evidente nella mista maschile, è l'Australia ad avere, nel complesso, performato meglio rispetto alle attese. Non abbastanza però da colmare per intero la superiorità del quartetto Usa.

Ultima modifica di nuotofan (24-12-2022 17:33:25)

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#33 20-12-2022 01:14:38

nuotofan
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Re: Mondiali in corta, 13/18 dicembre 2022 Melbourne (AUS)

Si chiude con la 4x100 mista maschile.
Favori del pronostico per l'Italia, che presenta un quartetto davvero omogeneo schierando Mora arrivato secondo nei 100 dorso, Martinenghi secondo nei 100 rana, Rivolta quinto nei 100 delfino e Miressi terzo nei 100 stile libero.
Gli Usa sono fortissimi a dorso e rana, con i campioni mondiali Murphy e Fink, ma a delfino presentano Trenton Julian, che ha disputato solo i 200 delfino, e a stile libero uno specialista dei 200 e 400 stile libero come Kieran Smith.
L'Australia ha un notevole punto debole a rana, rispetto a Usa e Italia, dove schiera Joshua Yong che nei 100 rana si è fermato in semifinale con 57.34. A dorso presenta il giovane Isaac Cooper, a delfino Temple e a stile libero Chalmers.
L'ultimo atto dei dorsisti, che lanciano questa staffetta mista, vede Murphy prevalere in 48.96 (48.50 in gara individuale), contro il 49.48 di Mora (49.04 in gara individuale) e il 49.46 di Cooper (49.52 in gara individuale), l'unico dei tre a non avere disputato i 200 dorso in precedenza.
A rana avviene la prima sorpresa: Fink nuota una frazione strepitosa da 54.88 (55.88 per vincere l'oro in gara individuale) e dilata assai più del previsto il vantaggio Usa sull'Italia, che vede Martinenghi nuotare un comunque buono split da 55.52 (56.01 il suo miglior crono nei 100 rana a questi Mondiali). Yong si difende strenuamente con una frazione da 56.55 (come detto, 57.34 il suo crono in gara individuale) ma l'Australia, con un distacco a metà gara di 2"17 dagli Usa e di 1"01 dall'Italia, scompare dal campo visivo, e ci si concentra su Usa ed Italia per l'oro.
L'Italia, a causa del capolavoro di Fink, deve quindi recuperare 1"16 agli Usa, e Rivolta si getta, con profitto, in caccia di Julian.
La frazione lanciata di Rivolta è eccellente (48.50, 49.32 il suo miglior crono nell'individuale) e consente all'Italia di avvicinarsi parecchio agli Usa che da Julian ricavano un più che discreto 49.19 (come detto, Julian non ha nuotato i 100 delfino, mentre nella finale dei 200 delfino è passato a metà gara in un veloce 51.23 prima di calare molto alla distanza).
Temple, a cui pochi fanno caso, fa però ancora meglio di Rivolta, nuotando un 48.34 lanciato difficilmente spiegabile con il suo miglior crono della gara individuale (49.67).
Da due, la lotta per l'oro è diventata a tre all'ultimo cambio, considerando che l'Australia schiera Chalmers a stile libero.
I distacchi: a 100 metri dalla fine gli Usa conservano solamente 47 centesimi sull'Italia e 1"32 sull'Australia.
La sceneggiatura pare quella di un grande autore giallo, ma - razionalmente - i favori sono ancora per l'Italia, considerato che Smith non è uno specialista dei 100 sl (ancor meno in corta) e Miressi gli deve recuperare meno di mezzo secondo, mentre ha un vantaggio di 85 centesimi sul gladiatore Chalmers.
Lo sceneggiatore, però, è davvero abile, e il ts da +0.56 di Miressi rimescola ancora di più le carte.  Anche Chalmers non ha un cambio fulmineo, come se volesse giocarsi le sue carte senza alcun azzardo.
La velocità di base di Kieran Smith è molto inferiore a quella di Miressi e Chalmers, e lo statunitense pare non avere scampo: Miressi lo raggiunge quando mancano più di 25 metri all'arrivo e ai 375 metri vira in testa.
In realtà Miressi resta in testa fino a pochi metri dall'arrivo, quando lo sceneggiatore fa accadere l'impensabile: Smith, con il suo passo cadenzato da 200-400ista, rientra su Miressi, mentre Chalmers completa la sua furiosa rimonta con bracciate feroci.
Il responso della piastra sancisce il pari-merito tra Australia ed Usa, con il nuovo WR della 4x100 mista, mentre l'Italia da prima si ritrova terza, a soli 8 centesimi dai vincitori.
Chalmers è stato autore di una frazione lanciata da 44.63 (45.16 il suo crono nei 100 sl), Miressi da 45.56 (45.57 nei 100 sl) e il non specialista Kieran Smith è riuscito a scendere sotto i 46" (45.95 il suo split).
In definitiva: 4x100 mista di enorme spettacolarità, in cui il quartetto australiano (Temple in particolare) ha veramente performato al massimo delle sue possibilità. Buon comportamento anche da parte di Usa e Italia, con punto esclamativo per le frazioni di Fink e Rivolta.

Ultima modifica di nuotofan (20-12-2022 01:24:58)

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#34 20-12-2022 10:05:43

marioflavio
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Re: Mondiali in corta, 13/18 dicembre 2022 Melbourne (AUS)

grazie Nuotofan, hai reso ancora più interessanti per me questi mondiali

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#35 20-12-2022 14:06:02

stilelibero
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Re: Mondiali in corta, 13/18 dicembre 2022 Melbourne (AUS)

marioflavio ha scritto:

grazie Nuotofan, hai reso ancora più interessanti per me questi mondiali

Condivido il ringraziamento a Nuotofan, che ci permette di leggere le gare in una maniera più "completa". Ed estendo il ringraziamento anche a Miro.
Cmq non vedo l'ora che arrivino i criteria!

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