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Da Roma 1983 a Roma 2022
L’Europeo del 1983 fu la prima grande manifestazione dove l’Italia dimostrò di essere una squadra, in precedenza c’erano stati exploit individuali, anche notevoli, ma il movimento era nel complesso meno solido. Il raccolto abbondante di questi giorni nasce da quell’antica semina. Mi sembra doveroso menzionare per prima cosa il pubblico. Forse non c’è stato il tutto esaurito nei primi giorni, a Roma 2009 (e anche nel 1983) in tribuna non c’era spazio per uno spillo. Ai mondiali di 13 anni fa era stata anche allestita una tribuna supplementare sul lato lungo della vasca e il Foro era più capiente. Ma nella settimana di ferragosto non si poteva chiedere di più. Le medaglie hanno richiamato la folla e nelle ultime sessioni gli spalti erano completamente pieni. Il tifo ha spinto gli azzurri a superare se stessi.
Pioggia di medaglie
E’ chiaro che una parte dei 35 podi sono dovuti alle assenze. Chi frequenta il forum sa bene che alcune medaglie, come quelle di Matteazzi o Pizzini non sono riproducibili in altri contesti. Però le seconde linee di questo valore bisogna averle. Quando hai atleti di questo livello puoi sperare di avere anche i Martinenghi, i Ceccon. In ogni caso il recente Mondiale di Budapest, depurando le classifiche dagli extraeuropei ci accreditava di 31 medaglie (11-2-8). L’Italia si è confermata, quello che è arrivato in più è dovuto al fattore campo, che nello sport (non solo di squadra) gioca un ruolo.
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Ho raccolto qualche informazione su quell'Europeo 1983 e, in un contesto molto diverso dall'attuale (si pensi solo al dominio totale della DDR in campo femminile, per cui il bronzo - tipo quello vinto dalla Savi Scarponi - assumeva un valore particolare), alcune similitudini si possono cogliere.
Il buon risultato di squadra e, soprattutto, i due grandi ori di Giovanni Franceschi nei misti ebbero ampio risalto e fecero diventare popolare il nuoto italiano. Crebbero quindi le aspettative per i Giochi di Los Angeles dell'anno seguente (che poi non andarono bene).
Il protagonista indiscusso in campo maschile fu l'Albatros Michael Gross, il cui dominio nei 200 sl (che vinse con oltre due secondi di vantaggio) può ricordare quello attuale di Popovici.
E se Popovici si è definito "the Skinny legend", non c'è dubbio che proprio Gross sia stato una vera "skinny legend".
Mi fermerei qui con i confronti con 40 anni fa e parlerei dello status di super-potenza natatoria che ormai viene universalmente riconosciuto al nuoto italiano.
Quello che sorprende gli osservatori internazionali, un po' refrattari a staccarsi da luoghi comuni consolidati, è la profondità del movimento natatorio italiano, soprattutto in campo maschile.
Dalla rana al mezzofondo, dal dorso allo stile libero veloce, la crescita italiana è stata impressionante per chi (come invece è accaduto a noi) non l'ha seguita anno per anno.
Ormai sono veramente poche le gare in cui l'Italia non è competitiva ad altissimi livelli in campo internazionale e questo è motivo di grande orgoglio, nella consapevolezza che la competitività del nuoto internazionale e i talenti che emergono anche in nazioni di non grande tradizione natatoria (pensiamo alla Romania con Popovici e alla Bosnia con la Pudar) porteranno a sfide sempre più impegnative nei prossimi anni.
I Mondiali di Fukuoka nel luglio 2023 saranno un vero test verso le Olimpiadi di Parigi 2024
Ultima modifica di nuotofan (18-08-2022 11:31:42)
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Martinenghi
E’ stato il migliore azzurro, ha dominato le proprie gare, eguagliando o addirittura migliorando i tempi del Mondiale. In particolare sui 50 sarebbe servito un Peaty in condizioni eccellenti per batterlo. Ora spazio nel 2023 allo showdown con l’inglese.
Ceccon (ho inserito un commento nel topic dedicato).
Paltrinieri
Dopo una delle migliori gare della carriera negli 800 il fisico lo ha abbandonato nei 1500, ma a 28 anni è eccezionale rimanere a questi livelli.
Miressi
Stava meglio rispetto al Mondiale e si è visto. La competitività dei 100 crawl si sta alzando pericolosamente e restare sul podio (anche solo in Europa) è già tanto. Elemento chiave delle staffette e non ha ancora raggiunto l’apice della carriera.
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Razzetti
Sta costruendo la propria carriere mattone dopo mattone e ogni anno aggiunge qualcosa. Prossima tappa, il record di Marin nei 400 misti, dove ha ancora margine.
Burdisso
Dei big azzurri è l'unico che ha deluso, curiosamente quello che aveva puntato tutto sull'Europeo. La sua stagione è stata bizzarra. Dopo i Giochi ha privilegiato lo studio, ai Mondiali ha estratto dal cilindro un 50"6 lanciato, fondamentale per la storica vittoria della mista italiana. Però dopo gli è stata richiesta una prova di efficienza agli Assoluti estivi di Ostia e questo ha compromesso l'avvicinamento a Roma22. Forse era il caso di dargli fiducia, esentandolo dai Campionati Italiani, come Martinenghi che li ha saltati e all'Europeo era in condizione.
Rivolta
Dopo averlo visto ai Mediterranei di Orano mi era venuto in mente che potesse soffiare a Burdisso il posto di titolare nella mista...E' stato bravo ad investire anche sulla stagione in lunga, senza accontentarsi del ruolo di specialista invernale della corta. Ha contribuito alla marcia trionfale della staffetta conclusiva, dove era stato decisivo già 10 anni fa a Debrecen.
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Alle tante medaglie in vasca si aggiungono quelle del nuoto di fondo: oro e argento nella 5 km con Paltrinieri e Acerenza, bronzo della Gabrielleschi, l'argento della Taddeucci nella 10 km e l'oro di Acerenza nella 10 km maschile. Un grande Acerenza che è riuscito a crearsi un suo spazio, chiuso per anni da Detti e Paltrinieri in vasca, e che finalmente può festeggiare un successo internazionale in gara individuale.
Ultima modifica di Checco (21-08-2022 17:31:21)
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Domanda: ma è possibile che Paltrinieri abbia perso le eccelenti performance in vasca, perché ha cominciato a cimentarsi in acque libere?
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Beh... difficile da sostenere quando ha fatto questo giugno il suo PB nei 1500 e di recente un eccellente 800. Più facile indicare un'età non più verde per ogni sua possibile défaillance, specialmente in quanto mezzo/fondista. Poi certo, in linea di principio specializzarsi su una distanza può andare a discapito di quella diametralmente opposta per una questione di "coperta corta" ma le gare lunghe in vasca non sono l'estremo opposto rispetto alle acque libere, anzi ne sono le omologhe. Altra cosa il Greg preparasse i 50 farfalla...
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Galossi
E’ inusuale assistere ad un sedicenne che si prende la scena in modo così prepotente come ha fatto Galossi. Nel 2022 ha presentato cinque picchi di rendimento (Criteria, Assoluti, Europei jr, Assoluti estivi, Europei assoluti) migliorando sempre i propri tempi. Nel mezzo ha partecipato anche al suo primo Campionato del Mondo. Ha fissato i record della categoria ragazzi a quote inarrivabili per chissà quanto (e nei prossimi due anni distruggerà i record junior, che già gli appartengono). Era dei tempi di Thorpe e Hackett che non si vedeva un mezzofondista ben oltre i 90 kg. Forse somiglia a Biedermann. A me ha fatto venire in mente Norman Ross, un tipo brillante dalla grossa stazza che terminata la carriera in vasca divenne un noto intrattenitore radiofonico, una specie di disc jockey in anticipo. Ancora acerbo nella gestione dei turni e nei passi gara (ma sarebbe strano il contrario!) è una minaccia per chiunque nei 400, ma anche nei 200 seppure in una fase successiva.
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La squadra femminile ha contribuito in modo eccellente al medagliere azzurro. Tuttavia bisogna premettere che il livello del nuoto femminile europeo è il più basso degli ultimo 60 anni. Sul palcoscenico mondiale dominano americane, australiane, canadesi, cinesi, giapponesi. Se non ci fosse la Sjostrom a fare da contrappeso la situazione del Vecchio Continente sarebbe quasi tragica. Questo ha consentito a Quadarella e Panziera di banchettare al cospetto di avversarie di modesto calibro. Simona è stata ulteriormente avvantaggiata dall'anno sabbatico della Koehler, l'unica europea che la può impensierire. Il discorso non vale invece per la Pilato. Devo ammettere che Benedetta mi ha stupito, pensavo che la transizione da specialista dei 50 ad atleta da medaglia nella distanza olimpica dei 100 richiedesse più tempo. Invece la pugliese ha chiusa la stagione da campionessa mondiale e continentale. Se si può muovere un appunto è quello di non aver raggiunto un picco di rendimento intorno al 1'5"5, ma questa sarà materia per l'anno entrante, dove le avversarie non mancano, a partire dall'insidiosa sudafricana van Niekerk.
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La squadra femminile ha contribuito in modo eccellente al medagliere azzurro. Tuttavia bisogna premettere che il livello del nuoto femminile europeo è il più basso degli ultimo 60 anni. Sul palcoscenico mondiale dominano americane, australiane, canadesi, cinesi, giapponesi. Se non ci fosse la Sjostrom a fare da contrappeso la situazione del Vecchio Continente sarebbe quasi tragica. Questo ha consentito a Quadarella e Panziera di banchettare al cospetto di avversarie di modesto calibro. Simona è stata ulteriormente avvantaggiata dall'anno sabbatico della Koehler, l'unica europea che la può impensierire. Il discorso non vale invece per la Pilato. Devo ammettere che Benedetta mi ha stupito, pensavo che la transizione da specialista dei 50 ad atleta da medaglia nella distanza olimpica dei 100 richiedesse più tempo. Invece la pugliese ha chiusa la stagione da campionessa mondiale e continentale. Se si può muovere un appunto è quello di non aver raggiunto un picco di rendimento intorno al 1'5"5, ma questa sarà materia per l'anno entrante, dove le avversarie non mancano, a partire dall'insidiosa sudafricana van Niekerk.
Vale anche per la Pilato perché agli Europei mancava la tedesca Anna Elendt che in stagione ha nuotato 1.05.58, crono quasi replicato nei turni eliminatori dei Mondiali di Budapest dove poi ha sofferto la sua prima finale da favorita.
Poi da tenere d'occhio c'è la giovanissima Eneli Jefimova (nata a fine 2006) che non mi entusiasma come nuotata (come peraltro quasi tutte le raniste dell'ultimo periodo) ma che ha compiuto evidenti progressi in questa stagione, portando il PB a 1.06.47 e nuotando varie volte su quel crono (incluso ai Campionati Europei juniores, dove ha dominato nella rana).
Infine la Meilutyte, tornata subito ai vertici mondiali ed europei, soprattutto sui 50 ma competitiva anche nei 100, che potrebbe migliorare i crono nuotati in questa stagione nel 2023 e nel 2014 olimpico..
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I Mondiali di Fukuoka nel luglio 2023 saranno un vero test verso le Olimpiadi di Parigi 2024
La FINA ha aggiunto al calendario della stagione olimpica un'edizione extra dei Mondiali, che si terranno a Doha in Qatar nel febbraio 2024. Per evitare che siano snobbati ha legato la qualificazione olimpica di quasi tutte le staffette a questa manifestazione. Le prime tre dei Mondiali di Fukuoka andranno direttamente a Parigi, le altre 13 usciranno da Doha. E' chiaro che la stagione a cinque cerchi si annuncia complessa. Sulla carta ci sarebbero anche gli Europei a maggio. Per il momento rimangono assegnati a Kazan in Russia, ma dubito che si svolgeranno là. E poi che Europei saranno, ammesso che si disputino veramente, stretti tra un'Olimpiade e un Mondiale? Una cosa mai vista.
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nuotofan ha scritto:I Mondiali di Fukuoka nel luglio 2023 saranno un vero test verso le Olimpiadi di Parigi 2024
La FINA ha aggiunto al calendario della stagione olimpica un'edizione extra dei Mondiali, che si terranno a Doha in Qatar nel febbraio 2024. Per evitare che siano snobbati ha legato la qualificazione olimpica di quasi tutte le staffette a questa manifestazione. Le prime tre dei Mondiali di Fukuoka andranno direttamente a Parigi, le altre 13 usciranno da Doha. E' chiaro che la stagione a cinque cerchi si annuncia complessa. Sulla carta ci sarebbero anche gli Europei a maggio. Per il momento rimangono assegnati a Kazan in Russia, ma dubito che si svolgeranno là. E poi che Europei saranno, ammesso che si disputino veramente, stretti tra un'Olimpiade e un Mondiale? Una cosa mai vista.
Sì, i Mondiali di Doha del febbraio 2024 sarebbero stati bypassati da diversi atleti (ad esempio alcune stelle britanniche si erano già espresse in questo senso), ma la decisione della Fina di farne l'evento principale per la qualificazione olimpica delle staffette ha rimescolato le carte.
Ci saranno evidenti problemi di preparazione in quell'affollato 2024 (è facile ipotizzare che gli Europei di maggio diventino un semplice meeting di preparazione); sia per tutte le nazioni che celebrano le selezioni olimpiche nella primavera (tradizionalmente è aprile il mese più gettonato), che per gli Usa che a febbraio hanno le finali di conference prima delle finali universitarie di marzo e dei trials olimpici di giugno (ci saranno cambiamenti nel calendario universitario Usa?).
E, in generale, quando si faranno le selezioni per il Mondiale di Doha?
Dicembre 2023 pare l'ovvia scelta.
Saranno favoriti, quindi, gli atleti Usa non più universitari che potranno tralasciare le gare in vasca da 25 yds per concentrarsi sulla vasca lunga.
In generale, l'obiettivo di tutti resteranno le Olimpiadi e quindi molti affronteranno le selezioni per il Mondiale di Doha e il Mondiale di Doha stesso non al top della condizione.
Ecco perché, per me, il vero Mondiale pre-olimpico sarà quello di Fukuoka di luglio 2023, perché è indiscutibilmente l'evento clou del 2023 e tutti vi arriveranno al meglio.
Il Mondiale di Doha potrà fornire indicazioni interessanti e - per i motivi che hai detto - avrà forse un campo partecipanti abbastanza completo, ma la collocazione temporale è davvero anomala e, a 5 mesi dalle Olimpiadi, costringerà a delle scelte in termini di preparazione.
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insomma, dopo aver reso privi di significato gli europei piazzandoci un mondiale due mesi prima, adesso rendono privo di significato anche il mondiale. Va a finire che l'unica competizione che manterrà un pieno valore sarà l'Olimpiade, ma solo perchè non è organizzata da quelli del nuoto.
Domanda: ma questo vuol dire che la frequenza dei mondiali diventa annuale? Se no, non capisco il senso della cosa.
Ultima modifica di marioflavio (07-10-2022 21:08:57)
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insomma, dopo aver reso privi di significato gli europei piazzandoci un mondiale due mesi prima, adesso rendono privo di significato anche il mondiale. Va a finire che l'unica competizione che manterrà un pieno valore sarà l'Olimpiade, ma solo perchè non è organizzata da quelli del nuoto.
Domanda: ma questo vuol dire che la frequenza dei mondiali diventa annuale? Se no, non capisco il senso della cosa.
Credo che la frequenza sia sempre biennale. Fukuoka e Doha erano già calendarizzati nel '21 e '23, poi sono slittati. E' Budapest 2022 che non era previsto.
A me piacerebbe se anche nel nuoto ci fosse un evento simile a quello delle world athletic relays, in cui si potrebbero organizzare staffette insolite, tipo la 4x200 mista o una 4x100 rana. In atletica, oltre alle staffette classiche che qualificano per mondiali o olimpiadi, fanno anche la 4x800. Ricordo anche una staffetta con gli ostacoli.
Rimarrà un sogno.
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insomma, dopo aver reso privi di significato gli europei piazzandoci un mondiale due mesi prima, adesso rendono privo di significato anche il mondiale. Va a finire che l'unica competizione che manterrà un pieno valore sarà l'Olimpiade, ma solo perchè non è organizzata da quelli del nuoto.
Domanda: ma questo vuol dire che la frequenza dei mondiali diventa annuale? Se no, non capisco il senso della cosa.
La frequenza dei Mondiali in vasca lunga resta biennale, ma il nuovo corso della Fina "intende dare più opportunità agli atleti rispetto al passato".
Provo a ripercorrere quanto accaduto.
Come ha detto Miro, erano già in calendario i Mondiali di Fukuoka nell'estate del 2021 e quelli di Doha a fine 2023 prima che il Covid facesse slittare di un anno le Olimpiadi di Tokyo.
Si decise quindi di posticipare di un anno i Mondiali di Fukuoka, ma, pochi mesi prima del loro svolgimento, ricordando quanto accaduto alle Olimpiadi (con la maggioranza della popolazione giapponese contraria al loro svolgimento perché fortemente preoccupata per la situazione Covid), gli organizzatori dissero che non se la sentivano di organizzarli e quindi chiedevano un ulteriore posticipo di un anno.
La situazione dell'estate 2022 vedeva, a quel punto, i Commonwealth Games a fine luglio e gli Europei di Roma a metà agosto, con alcune importanti nazioni mondiali (una su tutte, gli Usa) prive di competizioni internazionali a livello assoluto.
La Fina decise quindi, con brevissimo preavviso, di chiedere ai sempre ospitali (per gli eventi sportivi internazionali..) ungheresi di poter organizzare un Mondiale "straordinario" nel collaudatissimo impianto della Duna Arena di Budapest.
Gli ungheresi furono subito d'accordo, e quindi si decise di inserire il Mondiale di Budapest a giugno, prima di Commonwealth Games ed Europei di Roma.
Il calendario 2022 era quindi diventato molto fitto e ciò suscitò le ovvie perplessità di chi aveva programmato i due eventi già previsti (i britannici ne avevano addirittura tre da preparare).
I più soddisfatti erano gli statunitensi, che avevano il Mondiale di Budapest a riempire un'estate priva di grandi eventi, anche se, a posteriori, è molto probabile che ad almeno un atleta statunitense (il più famoso) avrebbe giovato una stagione libera da impegni.
Inserito quindi il "Mondiale straordinario" di Budapest a giugno 2022 e spostato quello di Fukuoka a luglio 2023, c'era il problema del Mondiale di Doha calendarizzato per fine 2023.
L'ipotesi che io avevo auspicato era di spostarlo al 2025 al posto di quello di Kazan (già in calendario), ma la Fina ha preferito mantenere in calendario Kazan 2025 e spostare Doha da fine 2023 ad inizio 2024, in quell'ottica, richiamata sopra, di dare molte opportunità di competizione agli atleti.
E visto che già in diversi, di questi atleti, avevano invece ipotizzato di non partecipare ad un Mondiale che precedeva di soli 5 mesi le Olimpiadi, la Fina ha deciso di far diventare il Mondiale di Doha l'appuntamento clou per la qualificazione delle staffette (solo le prime 3 di Fukuoka saranno qualificate di diritto a Parigi).
Ultima modifica di nuotofan (08-10-2022 15:16:55)
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A me piacerebbe se anche nel nuoto ci fosse un evento simile a quello delle world athletic relays, in cui si potrebbero organizzare staffette insolite, tipo la 4x200 mista o una 4x100 rana. In atletica, oltre alle staffette classiche che qualificano per mondiali o olimpiadi, fanno anche la 4x800. Ricordo anche una staffetta con gli ostacoli.
Rimarrà un sogno.
L'idea è interessante e potrebbe dare stimoli a quegli atleti delle nazioni di punta che, pur essendo di altissimo livello, non riescono a raggiungere i primi due posti per qualificarsi nelle gare individuali.
La controindicazione è che nel nuoto la forma è così difficile da raggiungere e, soprattutto, mantenere, che un ulteriore evento vedrebbe probabilmente il forfeit di molti atleti di spicco, annacquando il livello tecnico della manifestazione (come poi accade anche nelle World Athletic Relays).
Però si potrebbe provare ad organizzarlo, perché le staffette sono eventi spettacolari che attestano il livello medio delle varie nazioni (io avrei inserito le 4x50 stile libero maschile e femminile nel programma olimpico, invece che la mista mixed).
Ultima modifica di nuotofan (08-10-2022 15:31:04)
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