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Ciao, solo per precisare che stavolta non c’è nessun refuso o tributo, la tabella che citi era relativa ai campioni in carica (Budapest 2022) e il record era ancora quello di Cielo.
(Per il resto le previsioni sono previsioni, quindi si prende e si sbaglia. Mi sembra comunque di averci abbastanza preso ? per stavolta)
Ok, hai ripreso la tabella relativa ai Mondiali 2022.
Alla fine la curiosità ha prevalso e sono andato a controllare.
I pronostici di Luca Soligo riguardavano solo il vincitore/la vincitrice, e ne ha azzeccati 9/17 in campo femminile e 7/17 in campo maschile.
Preciso che il mio discorso sull'aleatorietà dei pronostici fatto nel lungo post successivo riguardava l'ordine del podio.
Diciamo che, per quello che riguarda il vincitore/la vincitrice, considerando che alcune gare sono scritte, si può fare meglio di 16/34 (cioè il 47%)...
Ultima modifica di nuotofan (04-08-2023 17:17:42)
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Già che ci sono, ritorno sull'aleatorietà (e quindi inutilità) dei pronostici con 11 (potrebbero essere molti di più) esempi presi dall'ultimo Mondiale.
1) McKeown-R.Smith: entrambe reduci da una stagione eccellente e con una gara che complicava il loro Mondiale incentrato sul dorso: i 200 misti per la McKeown e i 200 farfalla per la Smith. La controversa squalifica della McKeown le ha "risparmiato" la finale dei 200 misti consentendole di concentrarsi sul dorso. Per contro, i 200 farfalla, affrontati da una Smith non al top della condizione (Bowman ha riconosciuto che il tapering è stato sbagliato), le sono stati fatali per l'oro nei 50 dorso e le hanno fatto affrontare anche i successivi 200 dorso con poche chance di battere la McKeown, primatista mondiale della distanza. Quindi, tripletta della McKeown a dorso favorita da contingenze varie, ma soprattutto dalla forma non ottimale della Smith (impronosticabile, ovviamente).
2) Hafnaoui e (in minor misura) Short. Da gennaio 2023 io ed EdmondDantes abbiamo lodato più volte il campione olimpico nei 400 stile libero di Tokyo perché - seguendo i meeting Usa - era impressionante la sicurezza di Hafnaoui nel vincere le gare, in vari momenti di carico. Però era davvero complicato (cioè impossibile) pensare che potesse battere nei 1500 il miglior Finke di sempre, oltre ai vari specialisti che puntavano al WR (Wellbrock ed anche Wiffen), partendo da un PB di 15.00..(ha buttato giù quasi 30 secondi!). Il forum, per come lo intendo io, è utile per dare giudizi informati sulle novità che propone la stagione, ed abbiamo parlato più volte sia di Hafnaoui che di Short, ma indovinare il podio dei 1500 stile dei Mondiali (con Short che ha preceduto tutti gli specialisti a parte Finke) è pura divinazione, e quindi per me poco interessante.
3) 100 farfalla (Grousset). Sul forum abbiamo parlato di Grousset dopo il suo 50.61 nei 100 farfalla ai trials francesi, ed ho scritto che era un crono ancor più significativo perché Grousset aveva detto, nelle interviste post-gara, che non aveva finalizzato la preparazione per quei trials. Ad un certo punto sembrava che Grousset volesse rinunciare ai 100 farfalla per semplificare un programma gare che vedeva già altri tre impegni (50 farfalla, 50 e 100 stile libero), ed invece - viste le assenze varie - ha rinunciato ai 50 stile libero per puntare sui 100 farfalla come sua terza gara individuale: scelta più che azzeccata. Anche qui, sono decisioni dell'ultima ora che possono premiare o meno chi fa pronostici da lontano.
4) 200 dorso (Kos). Ancor più clamoroso il caso di Hubert Kos che ha deciso davvero all'ultimo di concentrarsi sui 200 dorso, dopo i 100 dorso, rinunciando a quei 200 misti che frequenta da anni, con ottime potenzialità. Kos ha cominciato a nuotare con convinzione i 200 dorso nella tarda primavera del 2023, dopo l'esordio agli Europei 2022.
5) Fenomeno Cina (Qin Haiyang). C'era un diffuso scetticismo sugli atleti cinesi anche dopo i grandi risultati ai Primaverili e Nazionali cinesi, per motivi storici e perché si diceva (giustamente) che il principale obiettivo stagionale erano gli Asian Games di settembre.
Qin Haiyang, in particolare, sollevava molti dubbi. Io (e l'ho scritto) lo consideravo il favorito nei 100, ma nemmeno io avrei pensato che facesse la tripletta con addirittura il WR dei 200. Questione, ancora una volta, di condizione più o meno buona.
Pan Zhanle, ad esempio, è stato più altalenante nei suoi risultati, mancando la finale nei 200 stile libero ma nuotando in crescendo i 100 stile libero e finendo con una super-frazione in staffetta. Magari se i 100 stile libero si fossero svolti qualche giorno dopo, Pan avrebbe battuto anche Chalmers..
6) Popovici (ex Filodiferro). Quel 100 stile del Settecolli non mentiva (ed avevo segnalato il fragoroso campanello d'allarme), ma si poteva pensare che il tapering finale aggiustasse molte cose. Così non è stato, e il dominatore dei 100 e 200 stile libero nel 2022 è stato escluso addirittura dai podi.
7) O'Callaghan (la serial killer natatoria). Tutti hanno letto dell'incidente al ginocchio subito dopo i trials australiani, che ne aveva messo in forse la partecipazione ai Mondiali. Era una notizia negativa rilevante per i pronostici, ed invece doppio oro individuale per lei, con addirittura WR nei 200 stile libero. Chissà cosa avrebbe fatto senza intoppi nell'ultimo periodo..(magari gli stessi crono, o forse no).
8) McIntosh e i 400 stile libero. Era quasi inevitabile pronosticarla oro, o come minimo argento se la Titmus (come poi è successo) avesse trovato una condizione scintillante (la Ledecky era presumibile che certi crono da 3'56" non riuscisse più a nuotarli). Ed invece la McIntosh è finita addirittura fuori dal podio, per poi disputare buone prove nelle altre tre gare individuali. Un pronosticatore accorto se la sarebbe cavata con la media dei risultati della McIntosh, ma è interessante fare pronostici medi (peraltro inevitabili nella strategia generale del Fantanuoto)?
9) Carson Foster, l'eterno secondo (o quinto, o sesto). Aveva cominciato bene i Mondiali Carson, eguagliando il suo PB nei 400 misti in 4.06.56, argento dietro l'inarrivabile Marchand e cominciato bene anche i 200 farfalla. Ma poi, deludentissimo sesto posto nella finale dei 200 farfalla e deludentissimo quinto posto in quella dei 200 misti, dopo essere passato primo a metà gara. Ok, Carson non è un cuor di leone e lo si è capito, ma altre due medaglie potevano uscire ed invece..
10) L'incomprensibile 58.19 lanciato di Torri Huske. La Huske è un'altra che non era certo al meglio della condizione ai Mondiali, ma è comunque arrivata terza (sbagliando l'arrivo) nella finale dei 100 farfalla in 56.61, per cui era preventivabile almeno una frazione lanciata da 56" basso nella staffetta mista mixed. Ed invece è venuto fuori quell'incomprensibile 58.19 lanciato che ha fatto perdere un oro agli Usa.
PS Mentre chiudevo il post mi è venuto in mente l'undicesimo esempio, relativo a McEvoy che ha cominciato decisamente male il suo Mondiale con l'eliminazione in batteria nei 50 farfalla, dove ha nuotato 23.40 contro il 23.07 dei trials australiani, e finito in gloria con il secondo miglior crono di sempre in tessuto nei 50 stile libero, ad un soffio dal miglior Dressel e decisamente meglio dei pur ottimi crono nuotati ai trials australiani.
Quindi McEvoy deludente nei 50 farfalla ma entusiasmante, pochi giorni dopo, nei 50 stile libero.
E si potrebbe continuare con Armstrong che supera le batterie come 16° e le semifinali come 8° per poi nuotare al suo standard solo in finale conquistando un bronzo etc etc
Ultima modifica di nuotofan (04-08-2023 18:11:20)
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Carson Foster, l'eterno secondo (o quinto, o sesto). Aveva cominciato bene i Mondiali Carson, eguagliando il suo PB nei 400 misti in 4.06.56, argento dietro l'inarrivabile Marchand e cominciato bene anche i 200 farfalla. Ma poi, deludentissimo sesto posto nella finale dei 200 farfalla e deludentissimo quinto posto in quella dei 200 misti, dopo essere passato primo a metà gara. Ok, Carson non è un cuor di leone e lo si è capito, ma altre due medaglie potevano uscire ed invece..
Mi piace il paragone che avevi fatto sul vecchio forum Marchand = Phelps e Foster = Cseh, volevo dirtelo ma è andato in crash...
Ho apprezzato anche il coraggio di Carson a Fukuoka, ma non l'incoscienza. E' chiaro che Foster cerca di resistere fino a che può contro il francese, di solito fino alle prime fasi della rana, poi è costretto a lasciarlo andare. Questo può andare bene nei 400 misti, dove l'americano ha un certo margine sulla concorrenza per l'argento. Nei 200 questa tattica audace gli è invece costata una medaglia.
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nuotofan ha scritto:Carson Foster, l'eterno secondo (o quinto, o sesto). Aveva cominciato bene i Mondiali Carson, eguagliando il suo PB nei 400 misti in 4.06.56, argento dietro l'inarrivabile Marchand e cominciato bene anche i 200 farfalla. Ma poi, deludentissimo sesto posto nella finale dei 200 farfalla e deludentissimo quinto posto in quella dei 200 misti, dopo essere passato primo a metà gara. Ok, Carson non è un cuor di leone e lo si è capito, ma altre due medaglie potevano uscire ed invece..
Mi piace il paragone che avevi fatto sul vecchio forum Marchand = Phelps e Foster = Cseh, volevo dirtelo ma è andato in crash...
Ho apprezzato anche il coraggio di Carson a Fukuoka, ma non l'incoscienza. E' chiaro che Foster cerca di resistere fino a che può contro il francese, di solito fino alle prime fasi della rana, poi è costretto a lasciarlo andare. Questo può andare bene nei 400 misti, dove l'americano ha un certo margine sulla concorrenza per l'argento. Nei 200 questa tattica audace gli è invece costata una medaglia.
Come grande appassionato di nuoto, su Carson Foster sono dibattuto.
Da un lato ne ho un'ammirazione quasi sconfinata perché Carson ha un'evidente abnegazione che non gli fa saltare, da anni, un solo allenamento e lo porta a ricercare quel miglioramento continuo che i giapponesi chiamavano Kaizen, e poi dimostra un indubbio talento natatorio (non si battono vari Nags record e non si emerge anche a livello assoluto come lui è stato capace di fare, nonostante un fisico non eccezionale, se non si ha un innegabile talento); dall'altro gli manca quella caratteristica, propria dei veri fuoriclasse, di alzare il livello nel momento-clou.
Dopo avere nuotato il miglior crono stagionale dei 400 misti nel 2021 nel periodo olimpico, mancando però l'appuntamento con i trials e quindi con l'oro di Tokyo (l'ultimo treno pre-Marchand, preso al volo da Kalisz), nei turni eliminatori continua a dare un'impressione di facilità, e quindi di forza, che poi non trova conferma in finale.
A Fukuoka ha presentato un programma-gare quasi identico a quello di Marchand (200 e 400 misti, 200 farfalla, 4x200 stile libero, manca solo la mista) e vorrebbe anche porsi come avversario di Marchand, ma è il primo ad essere consapevole di non poterlo fare fino in fondo, nonostante fino a metà gara dei misti dia sempre la sensazione di provarci.
Però Carson, professionale da sempre prima di diventare professionista a tutti gli effetti da quest'anno, continuerà ad applicarsi, giorno dopo giorno, per migliorare, ne sono certo. E chi si applica, ottiene risultati.
Quindi, forza Carson, il destino di "non vincente" non è ineluttabile.
PS E' giusto ritornare su quanto accaduto alla fine di luglio 2021. Carson Foster, escluso dalla squadra olimpica Usa, vince i 400 misti allo Speedo Sectionals di Austin in 4.08.46. Quasi contemporaneamente, Chase Kalisz vince il titolo olimpico dei 400 misti in 4.09.42.
Un caso più unico che raro.
Ultima modifica di nuotofan (05-08-2023 12:29:37)
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Dal mondiale è arrivata un'indicazione chiarissima: sposare fondo e vasca è impossibile, perlomeno se il fondo precede la vasca. Paltrinieri e Wellbrock affondati, Grimes poco brillante in corsia, soprattutto nei 1500. Ai Giochi sarà diverso perché il fondo è calendarizzato dopo il nuoto in corsia. Ma dopo gli esiti del Mondiale qualcuno potrebbe optare, a cominciare da quegli atleti che rischiano di non prendere una medaglia né di qua né di là, come la franco-russa Kirpichnikova. Paltrinieri si è lasciato scappare che forse punterà solo sull'open water a Parigi. Ma forse si è trattato solo di uno sfogo. Nel frattempo gli organizzatori francesi hanno rinviato il test nella Senna, causa livelli stratosferici di inquinamento. Le gare di fondo sono programmate infatti nel celebre fiume, come a Parigi 1900, però all'epoca il fiume era sicuramente balneabile...
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Dal mondiale è arrivata un'indicazione chiarissima: sposare fondo e vasca è impossibile, perlomeno se il fondo precede la vasca. Paltrinieri e Wellbrock affondati, Grimes poco brillante in corsia, soprattutto nei 1500. Ai Giochi sarà diverso perché il fondo è calendarizzato dopo il nuoto in corsia. Ma dopo gli esiti del Mondiale qualcuno potrebbe optare, a cominciare da quegli atleti che rischiano di non prendere una medaglia né di qua né di là, come la franco-russa Kirpichnikova. Paltrinieri si è lasciato scappare che forse punterà solo sull'open water a Parigi. Ma forse si è trattato solo di uno sfogo. Nel frattempo gli organizzatori francesi hanno rinviato il test nella Senna, causa livelli stratosferici di inquinamento. Le gare di fondo sono programmate infatti nel celebre fiume, come a Parigi 1900, però all'epoca il fiume era sicuramente balneabile...
La golden age del mezzofondo, con atleti capaci di nuotare 3'40" nei 400 e di tenere fino ai 1500 passando per gli 800, ha cambiato in modo strutturale il contesto delle gare in piscina.
Da un certo punto di vista, è un bene che questi atleti siano arrivati alla fine dell'epoca Paltrinieri, dall'altro ho sorriso quando ho letto alcuni resoconti delle dichiarazioni di Antonelli, che affermava che, senza i problemi fisici avuti in stagione, anche Greg puntava a nuotare 7'37" sugli 800.
Oltre al logorio di una carriera strepitosa come capacità di restare ad altissimi livelli, c'è un problema di velocità di base, cioè di passaggio ai 400; a mio parere il Paltrinieri di Gwangju ha fatto qualcosa di eccezionale negli 800, impossibile da migliorare, a maggior ragione continuandosi a dividere tra piscina ed OW.
Il discorso riguarda anche Wellbrock, che - anzi - sarà chiamato ad una scelta più difficile (quella di Paltrinieri di puntare sull'OW mi sembra quasi scontata); in teoria Wellbrock potrebbe cercare la doppietta 1500-10 km, ma l'elevatissima competitività dei 1500 richiede ormai lavori specifici, difficilmente compatibili con le acque libere.
In campo femminile il contesto è molto diverso: dietro la Ledecky c'è molto spazio e - da osservatore storico del nuoto - mi stupisco che una simile lacuna tardi così tanto ad essere colmata.
Bene per Simona Quadarella, che si presenterà a Parigi con solide ambizioni di medaglia, perché è difficile che in 10 mesi si affacci qualcosa di radicalmente nuovo nei 1500 femminili (anche se è prevedibile che la competitività aumenti un po' rispetto a Fukuoka).
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Dato una rapida letta alle start list degli europei under 23. C'è anche qualche nome importante. Di particolare interesse potrebbero essere i 200/400/800 stile libero maschili, in cui Galossi, se prenderà parte a tutte le gare, si confronterà con quel Mitsin che abbiamo visto agli eurojunior, ed anche con Daniel Wiffen. Sicuramente uno stimolo importante che potrà essergli utile.
Sudafrica con Sates e Coetze
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Dato una rapida letta alle start list degli europei under 23. C'è anche qualche nome importante. Di particolare interesse potrebbero essere i 200/400/800 stile libero maschili, in cui Galossi, se prenderà parte a tutte le gare, si confronterà con quel Mitsin che abbiamo visto agli eurojunior, ed anche con Daniel Wiffen. Sicuramente uno stimolo importante che potrà essergli utile.
Sudafrica con Sates e Coetze
Risultati https://results-ws.microplustimingservi … ex_web.php
ed entry list https://results-ws.microplustimingservi … .0.pdf?v=7
Nonostante la partecipazione non numerosissima (l'Italia, che solitamente ha uno dei contingenti più numerosi, porta solo 12 atleti a questa prima edizione dei Campionati Europei Under 23) non mancheranno i motivi di interesse, tra cui vi sono quelli che hai citato.
Il rientro agonistico di Galossi è al primo posto, ma anche rivedere quel Mitsin che agli Europei Juniores ha fatto grandi cose.
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Nei 400 misti femminilei solo iscrivendosi si sarebbero aperte le porte della finale...7 iscritte di cui 5 europee. Rassegna, tra l'altro, che prevederà solo le staffette miste ( mista mista e 4*100)
Ultima modifica di pot (10-08-2023 22:31:28)
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Vista ora la composizione delle batterie: solo 400 stile libero per Mitsin (che immagino punti ai Mondiali Juniores, ma allora avrei saltato questi Europei Under 23: inutile venire a Dublino per disputare una sola gara) ; 200 e 400 stile libero per Galossi; le tre distanze del dorso e i 50 stile per Coetze; 100 farfalla, 200 stile libero, 200 e 400 misti per Sates.
Dalle 10:30 di stamane le batterie della prima giornata.
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Davvero ottima Anita Bottazzo che ha nuotato 30.08 nella batteria dei 50 rana, confermando di essere in grande crescita anche dopo i Mondiali di Fukuoka.
Questo nonostante una partenza non certo indovinata, per cui c'è la possibilità di un sub30" nella finale del pomeriggio.
Come commento siamo migliorati rispetto al "cronista sussurrante" (ed ampiamente insoddisfacente nei contenuti) degli Eurojuniors, almeno come partecipazione del duo che commenta questi Europei under 23, però nessuno dei due si è accorto del clamoroso errore all'arrivo dell'ultima batteria dei 200 dorso, vinta da Coetze a cui era stato accreditato inizialmente solo il quarto posto.
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E' veramente complicato commentare il Galossi visto nelle batterie dei 200 stile libero.
L'ultima volta che l'avevo visto nuotare era stato al meeting di San Marino, quindi dopo i vari problemi di salute avuti e più volte citati (combinazione di Covid e citomegalovirus), e quello era un Galossi con un comprensibile ritardo di condizione ma perfettamente riconoscibile nella nuotata.
Quello visto oggi non era riconoscibile nella nuotata, e questo è il problema principale al di là dell'1.51.93 che conferma l'1.51.87 di inizio giugno.
Se però le difficoltà sono così grandi e vanno ben oltre la mancanza di potenza e condizione fisica generale, andando ad interessare ogni aspetto tecnico della nuotata, mi chiedo che senso abbia la partecipazione a questi Europei under 23.
Altra considerazione: serve a poco stendere un silenzio totale, che dura da tanti mesi, se poi la realtà viene brutalmente a galla in questo modo.
Meglio parlare con pacatezza dei problemi di Galossi (che probabilmente vanno oltre l'aspetto fisico) e risparmiargli la partecipazione a questi Europei under 23 se le sue condizioni sono quelle mostrate oggi, che lo rendono un nuotatore troppo lontano dall'atleta di enormi potenzialità ammirato fino a 12 mesi fa (quanto possono essere lunghi 12 mesi nel nuoto..).
Ultima modifica di nuotofan (11-08-2023 12:15:07)
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Visto come aveva nuotato in batteria, finale dei 50 rana assai deludente per Anita Bottazzo: 30.59 (più di mezzo secondo aggiunto rispetto al mattino) e secondo posto dopo la McSharry.
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E' veramente complicato commentare il Galossi visto nelle batterie dei 200 stile libero.
L'ultima volta che l'avevo visto nuotare era stato al meeting di San Marino, quindi dopo i vari problemi di salute avuti e più volte citati (combinazione di Covid e citomegalovirus), e quello era un Galossi con un comprensibile ritardo di condizione ma perfettamente riconoscibile nella nuotata.
Quello visto oggi non era riconoscibile nella nuotata, e questo è il problema principale al di là dell'1.51.93 che conferma l'1.51.87 di inizio giugno.
Se però le difficoltà sono così grandi e vanno ben oltre la mancanza di potenza e condizione fisica generale, andando ad interessare ogni aspetto tecnico della nuotata, mi chiedo che senso abbia la partecipazione a questi Europei under 23.
Altra considerazione: serve a poco stendere un silenzio totale, che dura da tanti mesi, se poi la realtà viene brutalmente a galla in questo modo.
Meglio parlare con pacatezza dei problemi di Galossi (che probabilmente vanno oltre l'aspetto fisico) e risparmiargli la partecipazione a questi Europei under 23 se le sue condizioni sono quelle mostrate oggi, che lo rendono un nuotatore troppo lontano dall'atleta di enormi potenzialità ammirato fino a 12 mesi fa (quanto possono essere lunghi 12 mesi nel nuoto..).
Chissà se un giorno si saprà tutta la verità su questa stagione di Galossi.
Da tifoso del nuoto italiano rimango chiaramente un po' perplesso...parliamo cmq di un patrimonio notevole per il nostro nuoto. Speriamo in un pieno recupero il prossimo anno.
Intanto arriva l'oro di Caserauolo con un un un buon 26"94.
Ultima modifica di pot (11-08-2023 20:27:46)
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Wiffen illumina i campionati con un super 14'35"79, non lontano dal suo pb e decisamente meglio dei mondiali. Inutile dirlo che sarebbe stato bronzo ai mondiali. Molto brillante, miglioramento di oltre 3 secondi, il nostro De Tullio a 14'54"31.
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Wiffen illumina i campionati con un super 14'35"79, non lontano dal suo pb e decisamente meglio dei mondiali. Inutile dirlo che sarebbe stato bronzo ai mondiali. Molto brillante, miglioramento di oltre 3 secondi, il nostro De Tullio a 14'54"31.
Wiffen conferma con questo crono, due settimane dopo i Mondiali, di essere uno degli ormai diversi mezzofondisti che vedono da vicino il WR di Sun.
Oltre a Luca De Tullio (davvero bravo e consistente nei suoi progressi), anche Sven Schwarz (14.43.53) si sta portando in una zona interessante. Per sua sfortuna è in quella Germania che produce a grandi livelli solo mezzofondisti, ma sembra proprio che non si stia perdendo d'animo.
In generale, sono Campionati Under 23 che devono trovare una format molto più convincente; c'è stato anche il problema di qualche malfunzionamento delle piastre d'arrivo e poi quell'atmosfera un po' strana che circondava i nuotatori non europei, che da un lato sono stati utili per innalzare il livello delle gare, dall'altro sembravano "imbucati" ad una festa (non molto riuscita, peraltro).
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pot ha scritto:Wiffen illumina i campionati con un super 14'35"79, non lontano dal suo pb e decisamente meglio dei mondiali. Inutile dirlo che sarebbe stato bronzo ai mondiali. Molto brillante, miglioramento di oltre 3 secondi, il nostro De Tullio a 14'54"31.
Wiffen conferma con questo crono, due settimane dopo i Mondiali, di essere uno degli ormai diversi mezzofondisti che vedono da vicino il WR di Sun.
Oltre a Luca De Tullio (davvero bravo e consistente nei suoi progressi), anche Sven Schwarz (14.43.53) si sta portando in una zona interessante. Per sua sfortuna è in quella Germania che produce a grandi livelli solo mezzofondisti, ma sembra proprio che non si stia perdendo d'animo.In generale, sono Campionati Under 23 che devono trovare una format molto più convincente; c'è stato anche il problema di qualche malfunzionamento delle piastre d'arrivo e poi quell'atmosfera un po' strana che circondava i nuotatori non europei, che da un lato sono stati utili per innalzare il livello delle gare, dall'altro sembravano "imbucati" ad una festa (non molto riuscita, peraltro).
L'idea di fondo di questa competizione è anche interessante, ossia fungere da cuscinetto tra il mondo junior e quello senior, ma non sarà semplice farla emergere in un calendario che in moti anni risulta piuttosto fitto. Probabilmente anche la collocazione a fine stagione potrebbe non essere vincente...potrebbero pensare, a regime, di collocarli dopo gli eurojunior. Nel 2024 (qualora venissero calendarizzati) cmq auguri!!!!
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E' veramente complicato commentare il Galossi visto nelle batterie dei 200 stile libero.
L'ultima volta che l'avevo visto nuotare era stato al meeting di San Marino, quindi dopo i vari problemi di salute avuti e più volte citati (combinazione di Covid e citomegalovirus), e quello era un Galossi con un comprensibile ritardo di condizione ma perfettamente riconoscibile nella nuotata.
Quello visto oggi non era riconoscibile nella nuotata, e questo è il problema principale al di là dell'1.51.93 che conferma l'1.51.87 di inizio giugno.
Se però le difficoltà sono così grandi e vanno ben oltre la mancanza di potenza e condizione fisica generale, andando ad interessare ogni aspetto tecnico della nuotata, mi chiedo che senso abbia la partecipazione a questi Europei under 23.
Altra considerazione: serve a poco stendere un silenzio totale, che dura da tanti mesi, se poi la realtà viene brutalmente a galla in questo modo.
Meglio parlare con pacatezza dei problemi di Galossi (che probabilmente vanno oltre l'aspetto fisico) e risparmiargli la partecipazione a questi Europei under 23 se le sue condizioni sono quelle mostrate oggi, che lo rendono un nuotatore troppo lontano dall'atleta di enormi potenzialità ammirato fino a 12 mesi fa (quanto possono essere lunghi 12 mesi nel nuoto..).
Dopo la mononucleosi dello scorso autunno Galossi ha ripreso ad allenarsi quando era ancora convalescente e non ha retto ai ritmi imposti dall'allenatore Minotti. E' dovuto intervenire il direttore tecnico dell'Aniene, Nagni, per spostarlo nel gruppo di allenamento di Nozzolillo, dove ha proseguito con carichi meno esasperati. Ai criteria in corta di aprile sembrava di nuovo star bene e anche sorridente, seppur a corto di condizione. Pertanto Nagni lo ha rimesso con Minotti. Quello che è successo da maggio in poi rimane effettivamente un mistero. Debolezza diffusa, retaggio dei problemi di salute dei mesi passati, crisi psicofisica, che altro? Sul fatto che circolino poche informazioni potrebbe essere anche per una questione di privacy. E' chiaro che Galossi è fondamentale per il quadriennio che va verso LA 1928.
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Non cerco né chiedo spiegazioni sulle modalità di convocazione dei 12 atleti italiani portati a questi Europei Under 23; rilevo che la media dei risultati, rispetto ai PBs, non è stata certo entusiasmante.
Oggi non hanno nuotato le batterie dei 400 stile libero Galossi e la Salin, mentre Luca De Tullio ha rinunciato alla finale dei 400 stile libero, immagino per risparmiare energie in vista degli 800 di domani dove ha ottime probabilità di podio.
Posto che per me la rilevanza delle medaglie di questi Europei Under 23 è quasi nulla, perché la partecipazione non riflette assolutamente, non dico il meglio degli under 23 continentali, ma nemmeno una accettabile approssimazione, vanno colti quegli spunti che comunque, qua e là, ci sono.
In ottica di nuoto di alto livello, non c'è dubbio che Petar Mitsin abbia confermato di avere molto talento: ha dominato i 400 sl, vinti in 3.46.16, pur non avendo certo finalizzato questa manifestazione.
Nell'intervista post-gara ha detto di essere molto felice per il suo crono perché alla vigilia di questa gara non aveva buone sensazioni in acqua: riuscire a nuotare come ha fatto oggi Mitsin senza essere al top della condizione è un ulteriore tassello nella crescita di questo nuotatore bulgaro che compirà tra pochi giorni 18 anni ed è, già adesso, una delle grandi rivelazioni della stagione, in attesa di vedere cosa farà ai Mondiali Juniores di inizio settembre.
Ultima modifica di nuotofan (12-08-2023 22:16:05)
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Nuota ormai stabilmente per l'Olanda il 2003 Kai Van Westering che può fornire già ora una dignitosa frazione a dorso ad una mista maschile che conta su Kamminga a rana (ed un ottimo serbatoio di talenti dietro a Kamminga) e su Nyls Korstanje a farfalla.
A stile libero l'Olanda manca di un atleta di livello internazionale ed a questi Europei under 23 ha presentato Niewold, di cui monitora i progressi.
Insomma, l'Olanda ha dato un senso alla sua partecipazione a questi Europei under 23.
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Non cerco né chiedo spiegazioni sulle modalità di convocazione dei 12 atleti italiani portati a questi Europei Under 23; rilevo che la media dei risultati, rispetto ai PBs, non è stata certo entusiasmante.
Oggi non hanno nuotato le batterie dei 400 stile libero Galossi e la Salin, mentre Luca De Tullio ha rinunciato alla finale dei 400 stile libero, immagino per risparmiare energie in vista degli 800 di domani dove ha ottime probabilità di podio.
Posto che per me la rilevanza delle medaglie di questi Europei Under 23 è quasi nulla, perché la partecipazione non riflette assolutamente, non dico il meglio degli under 23 continentali, ma nemmeno una accettabile approssimazione, vanno colti quegli spunti che comunque, qua e là, ci sono.
In ottica di nuoto di alto livello, non c'è dubbio che Petar Mitsin abbia confermato di avere molto talento: ha dominato i 400 sl, vinti in 3.46.16, pur non avendo certo finalizzato questa manifestazione.
Nell'intervista post-gara ha detto di essere molto felice per il suo crono perché alla vigilia di questa gara non aveva buone sensazioni in acqua: riuscire a nuotare come ha fatto oggi Mitsin senza essere al top della condizione è un ulteriore tassello nella crescita di questo nuotatore bulgaro che compirà tra pochi giorni 18 anni ed è, già adesso, una delle grandi rivelazioni della stagione, in attesa di vedere cosa farà ai Mondiali Juniores di inizio settembre.
Anche oggi risultati deludenti degli atleti azzurri...se si esclude i reduci dal mondiali che hanno onorato la manifestazione, gli altri veramente poco brillanti. Una manifestazione internazionale va sempre preparata secondo me, altrimenti meglio restare a casa. Altre nazioni mi sembra che abbiano decisamente preparato meglio questi campionati.
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Conclusa questa prima edizione dei Campionati Europei under 23, in cui probabilmente l'aspetto migliore è stato l'entusiasmo del pubblico nel seguire gare di livello medio non certo eccelso (ha aiutato, ovviamente, la presenza di atleti di casa in molte di queste).
Da un punto di vista tecnico le cose più significative sono arrivate dai 1500 vinti da Wiffen nella prima giornata in 14'35"79 e dagli 800 vinti da Schwarz nella terza giornata in 7'41"77; ci aggiungo i 400 sl vinti da Mitsin in 3'46"16, non per il crono in sé ma per la dimostrazione di forza data dal giovane talento bulgaro in un momento di forma non certo ottimale, un mese abbondante dopo gli Europei juniores ed un mese scarso prima dei Mondiali juniores.
Tra gli italiani i migliori per continuità di rendimento sono stati Luca De Tullio e Anita Bottazzo, mentre Simone Cerasuolo - dopo avere vinto i 50 rana - ha evidenziato un (per certi aspetti comprensibile) calo di condizione nei 100, dove è stato squalificato per partenza anticipata ma era giunto solo ottavo all'arrivo con crono sopra i 61".
Ultima modifica di nuotofan (13-08-2023 22:18:50)
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L'idea di fondo di questa competizione è anche interessante, ossia fungere da cuscinetto tra il mondo junior e quello senior, ma non sarà semplice farla emergere in un calendario che in moti anni risulta piuttosto fitto. Probabilmente anche la collocazione a fine stagione potrebbe non essere vincente...potrebbero pensare, a regime, di collocarli dopo gli eurojunior. Nel 2024 (qualora venissero calendarizzati) cmq auguri!!!!
Nel nuoto una manifestazione giovanile con limite a 23 anni è assurda. A questa età il nuotatore è già un atleta maturo. Può andare bene nel golf, nell'equitazione, nel ciclismo (a Giro e Tour la classifica dei giovani è al limite dei 25 anni), anche nel calcio (le Olimpiadi sono per under 23), ma nel nuoto che senso ha?
Dunque quella della LEN è una decisione di politica sportiva, non tecnica. Tutti hanno snobbato l'evento, tranne i padroni di casa irlandesi, per ovvi motivi (oltretutto le gare si svolgevano nella piscina dove abitualmente si allenano i nazionali, ma non Wiffen che si prepara in Inghilterra). E una collocazione diversa in calendario non avrebbe cambiato granché le cose. Del resto la LEN non si aspettava nulla di diverso e infatti ha battezzato la competizione "open", per migliorare la qualità agonistica delle gare e per consentire agli statunitensi di dimostrare che le loro terze linee sono migliori di quelle degli altri paesi, cosa che peraltro già sapevamo.
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pot ha scritto:L'idea di fondo di questa competizione è anche interessante, ossia fungere da cuscinetto tra il mondo junior e quello senior, ma non sarà semplice farla emergere in un calendario che in moti anni risulta piuttosto fitto. Probabilmente anche la collocazione a fine stagione potrebbe non essere vincente...potrebbero pensare, a regime, di collocarli dopo gli eurojunior. Nel 2024 (qualora venissero calendarizzati) cmq auguri!!!!
Nel nuoto una manifestazione giovanile con limite a 23 anni è assurda. A questa età il nuotatore è già un atleta maturo. Può andare bene nel golf, nell'equitazione, nel ciclismo (a Giro e Tour la classifica dei giovani è al limite dei 25 anni), anche nel calcio (le Olimpiadi sono per under 23), ma nel nuoto che senso ha?
Dunque quella della LEN è una decisione di politica sportiva, non tecnica. Tutti hanno snobbato l'evento, tranne i padroni di casa irlandesi, per ovvi motivi (oltretutto le gare si svolgevano nella piscina dove abitualmente si allenano i nazionali, ma non Wiffen che si prepara in Inghilterra). E una collocazione diversa in calendario non avrebbe cambiato granché le cose. Del resto la LEN non si aspettava nulla di diverso e infatti ha battezzato la competizione "open", per migliorare la qualità agonistica delle gare e per consentire agli statunitensi di dimostrare che le loro terze linee sono migliori di quelle degli altri paesi, cosa che peraltro già sapevamo.
E' evidente che, a livello assoluto, un Campionato europeo under 23 non abbia molto significato: anche in un nuoto in cui si stanno allungando le carriere, a 22/23 anni molti nuotatori e molte nuotatrici hanno già raggiunto il loro picco fisiologico.
Può però avere un significato per stimolare quegli atleti ancora giovani, usciti dalle manifestazioni giovanili (i nostri famosi cadetti e gli ex cadetti) che non hanno ancora trovato spazio nella nazionale maggiore.
Un caso eclatante è quello di Sven Schwarz, escluso dalla nazionale tedesca nei 400, 800 e 1500 stile libero, ma atleta di grandissimo livello, che ha confermato a questi Europei under 23.
Tu, giustamente, mi dirai che non è l'oro negli 800 a questo Europeo under 23 a gratificare Schwarz per l'esclusione dai Mondiali o a dargli particolari stimoli per le prossime stagioni, ed è vero.
Ed infatti, più che per Schwarz, questi Europei under 23, se organizzati nel modo giusto, cioè trovando con le Federazioni europee la collocazione più adatta nel calendario e coinvolgendo davvero i migliori under 23 (a parte i big assoluti, ovvio), potrebbero avere un senso.
Non ha senso, invece, l'apertura a nazioni extra-europee; per questa prima edizione è servita solo per innalzare il livello di alcune gare davvero modeste.
Quindi: o la Len convince le Federazioni europee a schierare i migliori under 23 e a trasformare questa manifestazione in una vetrina per coloro che sono sulla soglia della nazionale maggiore, oppure è meglio non dare seguito a questa iniziativa.
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