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#1 09-01-2023 19:39:00

nuotofan
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Il 2023 tra le corsie

Post introduttivo sugli eventi del nuoto in piscina nel 2023.

L'evento clou sarà il Mondiale in vasca lunga che, per le gare in piscina, avrà luogo dal 23 al 30 luglio a Fukuoka (Giappone).

Per l'Italia il principale evento di selezione saranno i Campionati Italiani di Riccione dal 13 al 17 aprile, con il consueto suggello finale (per la composizione delle staffette) del Trofeo Sette Colli, che si disputerà dal 23 al 25 giugno.

Dal 5 al 10 dicembre si terranno i Campionati Europei in vasca da 25 m a Bucarest (Romania), mentre dal 1 al 7 agosto sono previste le Universiadi a Chengdu (Cina).
Spicca la novità del Campionato Europeo under 23 (riservato a chi a fine 2023 non ha ancora compiuto i 23 anni, quindi ai nati/e dal 2001 in poi) che si disputerà a Dublino (Irlanda) dal 10 al 13 agosto.

Per il settore giovanile ci saranno i Mondiali Juniores a fine agosto con sede ancora da stabilire, mentre gli Europei Juniores si disputeranno dal 4 al 9 luglio a Belgrado (Serbia).

Gli Eyof, come in passato in concomitanza con i Mondiali assoluti di Fukuoka,  si terranno dal 23 al 29 luglio a Maribor (Slovenia).
La Mediterranean Cup (la cui sede è da definire) sarà in concomitanza con il Sette Colli, dal 23 al 25 giugno.

I Criteria si disputeranno dal 31 marzo al 5 aprile.

In mezzo ci saranno i tantissimi meeting ed eventi di selezione (al solito, per questi ultimi, il mese di aprile sarà il più affollato, prima del rush finale in giugno con gli Usa).

Ultima modifica di nuotofan (09-01-2023 19:42:07)

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#2 12-01-2023 16:22:20

nuotofan
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Re: Il 2023 tra le corsie

Prime gare al meeting di Knoxville, tappa inaugurale del circuito Pro Swim negli Usa e buon rientro alle competizioni per Ahmed Hafnaoui, campione olimpico, davvero a sorpresa, a Tokyo nei 400 stile libero.

Nell'avvicinamento a Tokyo, l'allora 18enne Hafnaoui si allenava e gareggiava in Francia, mettendosi in luce per i suoi buoni progressi nei 400 e 800 stile libero, ed erano proprio gli 800 stile libero la gara in cui pareva avere più chance di finale olimpica.

Ed invece, arrivato all'Olimpiade con un PB di 3.46.16 nei 400 sl, Hafnaoui lo migliorò a 3.45.68 in batteria, acciuffando l'ultimo posto disponibile per la finale, e dalla corsia 8 realizzò un autentico capolavoro vincendo l'oro olimpico in 3.43.36.

Prima di questo meeting di Knoxville, l'ultimo impegno agonistico probante per Hafnaoui erano stati i Mondiali in vasca corta di Abu Dhabi nel dicembre 2021, dove aveva realizzato un ottimo 14.10.94 nella finale dei 1500 sl caratterizzata dal WR di Wellbrock.
La prestazione di Hafnaoui era ancor più significativa considerando come in fase di virata fosse chiaramente il più debole del lotto, e quindi lasciava presagire ottime cose per la stagione estiva in vasca da 50 m.
Invece Hafnaoui decise di concentrarsi sui suoi studi all'Università dell'Indiana (non partecipando ai Mondiali di Budapest) nonostante i problemi di eleggibilità accademica che ne hanno impedito, ancor oggi, l'esordio nelle gare universitarie.

Il suo ritorno alle competizioni nell' 800 sl di ieri a Knoxville, lo ha visto prevalere in buon 7.53.10 (7.45.54 il PB di Hafnaoui), dimostrando notevole autorevolezza nel controllare una gara che vedeva al via anche il campione olimpico Finke

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#3 13-01-2023 15:59:42

nuotofan
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Re: Il 2023 tra le corsie

Interessante l'esito dei 200 stile libero maschili al meeting di Knoxville, con la vittoria del 17enne Henry McFadden in 1.47.23 (aveva 1.48.27 come precedente PB) che ha rimontato, grazie al 26.66 nell'ultima vasca, un top swimmer come Kieran Smith.

McFadden si era già messo in evidenza ai recenti Winter Juniors Nats disputati in vasca da 25 yds e, lui che non è uno specialista della vasca corta, ha confermato in pieno i suoi progressi in questo primo meeting dell'anno in vasca da 50m.

Essendo nato nel 2005, McFadden sarà eleggibile per i Mondiali juniores di fine agosto, assieme a Williamson (2006) ed Heilman (2007). Vedremo se questi tre nuotatori statunitensi in netta ascesa saranno effettivamente presenti ai Mondiali Juniors, in una 4x200 sl che interesserà da vicino l'Italia.

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#4 13-01-2023 16:10:29

stilelibero
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Re: Il 2023 tra le corsie

A proposito di 4x200 italiana, leggevo un paio di giorni fa di un possibile cambio di allenatore per Galossi. Non saprei come interpretarlo, hai una tua lettura?

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#5 13-01-2023 17:15:06

nuotofan
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Re: Il 2023 tra le corsie

stilelibero ha scritto:

A proposito di 4x200 italiana, leggevo un paio di giorni fa di un possibile cambio di allenatore per Galossi. Non saprei come interpretarlo, hai una tua lettura?

Se confermata, sarebbe una notizia per molti aspetti sorprendente e di sicuro di grande rilevanza.

Christian Minotti allena un gruppo numeroso, ma era evidente la sua particolare considerazione per le grandi potenzialità di Galossi.
Ho accennato alla sua risposta, quando Sacchi gli chiese se Bertoni poteva diventare più forte di Galossi, e lui, preso in contropiede dalla domanda, fece comunque capire che la prospettiva era molto, molto lontana (disse: per il momento non si pone neanche il confronto).

Per motivi precauzionali (graduale recupero da una forma di mononucleosi), era stata spiegata l'assenza di Galossi ai Campionati Invernali e nulla lasciava presagire un cambio di allenatore.

Di sicuro Galossi ha grandi ambizioni, e può darsi che non fosse d'accordo con la crescita graduale che Minotti aveva in mente per lui.
O qualcosa nell'ambiente/metodo di lavoro/scelta delle gare da privilegiare non lo soddisfaceva.

Non resta che attendere le decisioni ufficiali e le versioni delle parti interessate.

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#6 13-01-2023 20:56:48

nuotofan
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Re: Il 2023 tra le corsie

Reso noto il programma delle gare di Fukuoka 2023 https://resources.fina.org/fina/documen … _WCH05.pdf

Gare in piscina dal 23 al 30 luglio con orario di inizio delle batterie alle 10.30 locali (le 2.30 italiane) e finali serali dalle 20 alle 22 circa (cioè dalle 12 alle 14 italiane, quindi panino e birra gelata (ma io preferisco il vino) davanti allo schermo).

Qualche breve notazione: i 400 misti maschili confermati nella recente collocazione al primo giorno di gare (e quindi aumentano le possibilità di veder battuto il WR di Phelps).
Nel secondo giorno di gare, solo un evento a separare la semifinale dei 100 dorso dalla finale dei 50 delfino maschili (penso a Ceccon ovviamente).
Curioso di vedere se la McIntosh affronterà anche i 200 sl, oltre a 400 sl, 200 farfalla e 400 misti. La possibilità c'è, anche se i 200 dorso sarebbero posizionati meglio (ma la McIntosh non ha ancora un 200 dorso all'altezza delle migliori).

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#7 14-01-2023 17:37:04

nuotofan
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Re: Il 2023 tra le corsie

Tutte le grandi differenze tra nuoto in vasca corta e lunga riassunte nelle prestazioni di Jordan Crooks ed Hunter Armstrong nel meeting di Knoxville.
Posto che siamo in pieno carico e i risultati dei vari atleti risentono dei diversi volumi di lavoro a cui sono sottoposti e della loro capacità di assorbirli (continua ad essere eccezionale, ad esempio, quella della Ledecky nonostante il trascorrere delle stagioni), certe caratteristiche emergono nitidamente.

Crooks è stato grande protagonista ai Mondiali di Melbourne in vasca da 25m dopo essersi messo in evidenza nelle gare universitarie in vasca da 25 yds, perché la sua esplosività è enfatizzata dai continui cambi di direzione e dalle fasi subacquee che la vasca corta (o cortissima nel caso di quella da 25 yds) propone.
In vasca da 50 metri è evidentissimo come la sua nuotata perda di efficacia nella seconda parte della vasca. Ovviamente Crooks resta un prospetto interessante (mi riferisco ai 50 stile libero), ma dovrà lavorare ancora molto per competere per le medaglie anche nei grandi eventi in vasca lunga.

Discorso opposto per Hunter Armstrong che costituisce uno di quei casi (esistono, lo stesso Diehl è nettamente più portato per la vasca da 50 m) di nuotatori Usa che, pur essendo cresciuti da giovani con le competizioni in vasca da 25 yds, si trovano nettamente meglio in quella da 50m.

Dopo Mondiali di vasca corta anonimi, Hunter Armstrong mi aveva già impressionato in batteria nuotando un 54.64 con irrisoria facilità (all'arrivo non aveva parvenza di fiatone) e in finale ha ottenuto un 52.68 (25.98-26,70, con una seconda vasca davvero impressionante per un meeting in gennaio) di elevatissimo peso specifico.

Pur superando i 2 metri di altezza, Armstrong ha una grande facilità (ricorda il miglior Lacourt del 2010-2011) nel nuotare i 50 e 100 dorso ad alta frequenza di bracciata, mantenendo l'efficienza nella presa in acqua.

In un panorama dei 100 dorso in grande evoluzione, concordo con Xman che Armstrong resti, ad oggi, l'avversario più pericoloso per Ceccon.

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#8 15-01-2023 11:11:34

Miro
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Re: Il 2023 tra le corsie

nuotofan ha scritto:

Post introduttivo sugli eventi del nuoto in piscina nel 2023.

L'evento clou sarà il Mondiale in vasca lunga che, per le gare in piscina, avrà luogo dal 23 al 30 luglio a Fukuoka (Giappone).

Per l'Italia il principale evento di selezione saranno i Campionati Italiani di Riccione dal 13 al 17 aprile, con il consueto suggello finale (per la composizione delle staffette) del Trofeo Sette Colli, che si disputerà dal 23 al 25 giugno.

Dal 5 al 10 dicembre si terranno i Campionati Europei in vasca da 25 m a Bucarest (Romania), mentre dal 1 al 7 agosto sono previste le Universiadi a Chengdu (Cina).
Spicca la novità del Campionato Europeo under 23 (riservato a chi a fine 2023 non ha ancora compiuto i 23 anni, quindi ai nati/e dal 2001 in poi) che si disputerà a Dublino (Irlanda) dal 10 al 13 agosto.

Per il settore giovanile ci saranno i Mondiali Juniores a fine agosto con sede ancora da stabilire, mentre gli Europei Juniores si disputeranno dal 4 al 9 luglio a Belgrado (Serbia).

Gli Eyof, come in passato in concomitanza con i Mondiali assoluti di Fukuoka,  si terranno dal 23 al 29 luglio a Maribor (Slovenia).
La Mediterranean Cup (la cui sede è da definire) sarà in concomitanza con il Sette Colli, dal 23 al 25 giugno.

I Criteria si disputeranno dal 31 marzo al 5 aprile.

In mezzo ci saranno i tantissimi meeting ed eventi di selezione (al solito, per questi ultimi, il mese di aprile sarà il più affollato, prima del rush finale in giugno con gli Usa).


Ho fatto una ricerca, non molto approfondita, sulle date e i criteri di selezione dei principali Campionati Nazionali /Trials.
28 marzo-2 aprile Canadian Swimming Trials. C'è una tabella, non durissima. https://www.swimming.ca/content/uploads … proved.pdf
3-9 aprile Camp Giapponesi. Non ci provo neanche a trovare i criteri di selezione. Presumo sia il solo evento di selezione, quindi trials con tabella, quanto dura non ne ho idea.
4-9 aprile - GB Championships.  Un solo evento. Come al solito ci sono tabelle durissime, consideration times ecc....
https://www.britishswimming.org/perform … -policies/
11-16 giugno Campionati Francesi che mi sembrano anche questi veri e propri trials. Una novità. E' l'unico evento di selezione per i mondiali. Ho trovato questo come regolamento https://ffn.extranat.fr/html/dossiers/3077.pdf e mi pare che abbiano una tabella piuttosto morbida, per cui i primi due di molte gare andranno ai mondiali.
13-18 giugno Australian Trials.
27giugno-1 luglio Nationals Campionships USA che dovrebbero essere veri e propri trials, a differenza degli scorsi anni preolimpici.

Cina e Russia, non ci provo.

Ultima modifica di Miro (18-01-2023 19:19:40)

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#9 15-01-2023 23:51:30

nuotofan
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Re: Il 2023 tra le corsie

Ottimo Miro, avremo modo di scoprire i vari eventi di selezione in giro per il mondo.

Intanto una nota leggera.
Sarò il solito pignolo, ma ho sorriso quando ho letto questo titolo https://swimswam.com/nuoto-in-acqua-ghi … n-francia/

Il ghiaccio è lo stato solido dell'acqua e nuotare nel ghiaccio sarebbe semplicemente impossibile anche per questi coraggiosissimi atleti che si cimentano nelle competizioni di nuoto in acque assai fredde, cioè con temperature di pochi gradi centigradi (ma sempre superiori allo zero).

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#10 16-01-2023 16:48:02

nuotofan
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Re: Il 2023 tra le corsie

Bell'intervista a Walter Bolognani, che dal primo gennaio 2023 è direttore tecnico della Dinamo Bucarest dopo tanti anni di successi come responsabile delle nazionali giovanili italiane: https://www.nuoto.com/2023/01/16/inizia … -bucarest/

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#11 17-01-2023 16:38:09

nuotofan
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Re: Il 2023 tra le corsie

Sapete dell'obiettivo, più volte espresso dal dt Butini, di qualificare tutte le staffette per le Olimpiadi di Parigi 2024, con obiettivo minimo la finale.
I primi collegiali di Ostia https://corsia4.it/nuoto/velociste-e-4x … -da-ostia/,
danno ufficialmente avvio al progetto Parigi 2024.

Breve analisi della 4x100 stile libero femminile.
Considerando gli ultimi due Mondiali (Gwangju2019 e Budapest2022), ma soprattutto l'Olimpiade di Tokyo di fine luglio 2021, si ha un quadro delle nazioni che competeranno con l'Italia per la finale di Parigi 2024 e del crono che presumibilmente servirà.

Il presupposto è che l'Italia, tra i Mondiali di Fukuoka e quelli di Doha, rientri nelle 16 squadre qualificate per Parigi (obiettivo senz'altro raggiungibile).
Ben più arduo sarà superare le batterie di Parigi.
Ritengo che i tempi dell'ottava di Gwangju (3.38.55) e Budapest (3.39.04) non vadano considerati, mentre è indicativo il 3.35.93 che servì alla Svezia per agguantare l'ultimo posto disponibile a Tokyo.
Con il RI posto a 3.35.90, si capisce che la squadra italiana dovrà puntare a un crono simile o addirittura migliore per avere buone chance di finale olimpica.

Ci sono 5 squadre che sono state sempre presenti in finale negli ultimi due mondiali e nell'ultima Olimpiade: Australia (che presumibilmente sarà la grande favorita anche per l'oro di Parigi 2024), Usa, Canada, Olanda e Cina.

Le altre squadre più temibili paiono la Svezia (che potrebbe anche competere per le medaglie vista la buona crescita della Junevik e di altre giovani ad affiancare i due soliti capisaldi Sjostrom e Coleman, con Louise Hansson jolly di valore), la Francia (spesso assente per scelte bizzarre, all'Olimpiade di casa vorrà fare bene e ne ha la possibilità) e la Gran Bretagna (può formare una buona squadra intorno al nucleo costituito da Hopkin ed Anderson).

Da verificare i progressi delle giovani ungheresi e quelli di un Giappone che sarà molto dipendente dalle condizioni di Rikako Ikee.
Per la Danimarca l'assenza della Blume sarà difficilmente rimpiazzabile, mentre la Germania, che ha avuto formazioni straordinarie, ha da qualche anno la finale come obiettivo massimo, e sarà così anche a Parigi 2024.

Ad oggi, se devo quantificare le chance di finale olimpica dell'Italia nella 4x100 sl femminile, starei su un 40%.

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#12 18-01-2023 11:57:22

nuotofan
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Re: Il 2023 tra le corsie

4x200 stile libero femminile

E' giusto ricordare i fasti degli Europei 2014 (oro per l'Italia in 7.50.53) e dei Mondiali 2015 (argento in 7.48.41, che costituisce il "reale" RI, visto che il 7.46.57 di Roma 2009 fu fortemente influenzato dai costumi 100% poly).

Da allora una lunga, e per molti aspetti poco spiegabile, crisi, nonostante una Pellegrini ancora in grande spolvero.

Rispetto al 2014-2015, la 4x200 sl femminile ha visto un netto progresso al vertice, ma i crono utili per la finale non si sono discostati da una media intorno al 7.56.
L'ottavo tempo della batteria è stato di 7.55.08 ai Mondiali 2015, di 7.53.43 alle Olimpiadi 2016, di 7.56.49 nel 2017, di 7.56.00 nel 2019 e di 7.56.16 alle stesse Olimpiadi di Tokyo. Si è arrivati addirittura al 7.59.87 agli ultimi Mondiali di Budapest 2022, ma lì il campo partecipanti non era completo.

C'è da considerare anche la possibile (probabile?) assenza della Russia, sempre presente in finale fino a Tokyo 2021, per cui è ipotizzabile che il crono che servirà per la finale di Parigi sia sul 7.55-7.56.
Crono accessibili anche in assenza di una specialista di livello internazionale

La lotta per le medaglie riguarderà 4 squadre: Australia, Usa, Cina e Canada.
Da segnalare poi: Ungheria, Germania, Francia, Gran Bretagna.
Con la Svezia che non può più contare sulla Sjostrom nei 200 sl e presumibilmente si concentrerà sulle 4x100 sl e mista, bisognerà vedere se l'Olanda riuscirà a costruire un buon gruppo intorno alla Steenbergen.
Giappone e Brasile potrebbero essere le nazioni extraeuropee più competitive per la ricerca di un posto in finale.

Ad oggi, darei un 50% di chance di finale olimpica per l'Italia nella 4x200 sl femminile.

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#13 18-01-2023 19:06:10

Miro
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Re: Il 2023 tra le corsie

nuotofan ha scritto:

4x200 stile libero femminile

E' giusto ricordare i fasti degli Europei 2014 (oro per l'Italia in 7.50.53) e dei Mondiali 2015 (argento in 7.48.41, che costituisce il "reale" RI, visto che il 7.46.57 di Roma 2009 fu fortemente influenzato dai costumi 100% poly).

Da allora una lunga, e per molti aspetti poco spiegabile, crisi, nonostante una Pellegrini ancora in grande spolvero.

Rispetto al 2014-2015, la 4x200 sl femminile ha visto un netto progresso al vertice, ma i crono utili per la finale non si sono discostati da una media intorno al 7.56.
L'ottavo tempo della batteria è stato di 7.55.08 ai Mondiali 2015, di 7.53.43 alle Olimpiadi 2016, di 7.56.49 nel 2017, di 7.56.00 nel 2019 e di 7.56.16 alle stesse Olimpiadi di Tokyo. Si è arrivati addirittura al 7.59.87 agli ultimi Mondiali di Budapest 2022, ma lì il campo partecipanti non era completo.

C'è da considerare anche la possibile (probabile?) assenza della Russia, sempre presente in finale fino a Tokyo 2021, per cui è ipotizzabile che il crono che servirà per la finale di Parigi sia sul 7.55-7.56.
Crono accessibili anche in assenza di una specialista di livello internazionale

La lotta per le medaglie riguarderà 4 squadre: Australia, Usa, Cina e Canada.
Da segnalare poi: Ungheria, Germania, Francia, Gran Bretagna.
Con la Svezia che non può più contare sulla Sjostrom nei 200 sl e presumibilmente si concentrerà sulle 4x100 sl e mista, bisognerà vedere se l'Olanda riuscirà a costruire un buon gruppo intorno alla Steenbergen.
Giappone e Brasile potrebbero essere le nazioni extraeuropee più competitive per la ricerca di un posto in finale.

Ad oggi, darei un 50% di chance di finale olimpica per l'Italia nella 4x200 sl femminile.

Non mi sorprenderebbe se la GBR si escludesse dalla lotta.
Domenica scorsa ho visto i loro criteri di selezione per Fukuoka e sono come al solito terribili.
La 4x100sl F può essere presa in considerazione se la somma tempi ai campionati britannici delle prime 4 ragazze è almeno 3.34.91.
53.5+53.5 +54.0+54.0 = 3.35.0. Difficilissimo.
Non cambia molto, perché dubito che avrebbero la possibilità di qualificarsi direttamente per Parigi (le prime 3 staffette di Fukuoka) ma per Doha i loro criteri di selezione saranno gli stessi? Sicuramente qualche ragazza nel frattempo crescerà, ma 3.34.9 ai blocchi è tosto. E così 7.49.0 per la 4x200.
I britannici sono capacissimi di non portare alle olimpiadi una staffetta che al massimo potrebbe ambire alla finale.
Io darei qualche possibilità in più alla nostra 4x100sl e qualcuna in meno alla 4x200.

Ultima modifica di Miro (18-01-2023 19:10:42)

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#14 18-01-2023 19:40:37

nuotofan
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Re: Il 2023 tra le corsie

Miro ha scritto:
nuotofan ha scritto:

4x200 stile libero femminile

E' giusto ricordare i fasti degli Europei 2014 (oro per l'Italia in 7.50.53) e dei Mondiali 2015 (argento in 7.48.41, che costituisce il "reale" RI, visto che il 7.46.57 di Roma 2009 fu fortemente influenzato dai costumi 100% poly).

Da allora una lunga, e per molti aspetti poco spiegabile, crisi, nonostante una Pellegrini ancora in grande spolvero.

Rispetto al 2014-2015, la 4x200 sl femminile ha visto un netto progresso al vertice, ma i crono utili per la finale non si sono discostati da una media intorno al 7.56.
L'ottavo tempo della batteria è stato di 7.55.08 ai Mondiali 2015, di 7.53.43 alle Olimpiadi 2016, di 7.56.49 nel 2017, di 7.56.00 nel 2019 e di 7.56.16 alle stesse Olimpiadi di Tokyo. Si è arrivati addirittura al 7.59.87 agli ultimi Mondiali di Budapest 2022, ma lì il campo partecipanti non era completo.

C'è da considerare anche la possibile (probabile?) assenza della Russia, sempre presente in finale fino a Tokyo 2021, per cui è ipotizzabile che il crono che servirà per la finale di Parigi sia sul 7.55-7.56.
Crono accessibili anche in assenza di una specialista di livello internazionale

La lotta per le medaglie riguarderà 4 squadre: Australia, Usa, Cina e Canada.
Da segnalare poi: Ungheria, Germania, Francia, Gran Bretagna.
Con la Svezia che non può più contare sulla Sjostrom nei 200 sl e presumibilmente si concentrerà sulle 4x100 sl e mista, bisognerà vedere se l'Olanda riuscirà a costruire un buon gruppo intorno alla Steenbergen.
Giappone e Brasile potrebbero essere le nazioni extraeuropee più competitive per la ricerca di un posto in finale.

Ad oggi, darei un 50% di chance di finale olimpica per l'Italia nella 4x200 sl femminile.

Non mi sorprenderebbe se la GBR si escludesse dalla lotta.
Domenica scorsa ho visto i loro criteri di selezione per Fukuoka e sono come al solito terribili.
La 4x100sl F può essere presa in considerazione se la somma tempi ai campionati britannici delle prime 4 ragazze è almeno 3.34.91.
53.5+53.5 +54.0+54.0 = 3.35.0. Difficilissimo.
Non cambia molto, perché dubito che avrebbero la possibilità di qualificarsi direttamente per Parigi (le prime 3 staffette di Fukuoka) ma per Doha i loro criteri di selezione saranno gli stessi? Sicuramente qualche ragazza nel frattempo crescerà, ma 3.34.9 ai blocchi è tosto. E così 7.49.0 per la 4x200.
I britannici sono capacissimi di non portare alle olimpiadi una staffetta che al massimo potrebbe ambire alla finale.
Io darei qualche possibilità in più alla nostra 4x100sl e qualcuna in meno alla 4x200.


Sì, sappiamo che i criteri di qualificazione britannici, molti duri per quanto riguarda la qualificazione diretta, lasciano poi spazio ad alcuni  recuperi discrezionali (anche se i britannici sono famosi per privilegiare, come dici, coloro che hanno realistiche chance di medaglia) ed il fatto che l'Olimpiade si disputi nella vicina Francia potrebbe aiutare, in generale, ad ampliare le convocazioni.

La 4x100 sl femminile è arrivata quinta a Tokyo (3.33.96) dopo avere ottenuto il quarto crono delle batterie.
Se ai trials britannici di aprile il gruppo delle velociste britanniche mostrerà di essere ai livelli di Tokyo, penso che verrà portata, aldilà di criteri di selezione fin troppo severi. Vedremo.

Nella valutazione delle chance italiane nella 4x100 e della 4x200 sl, ho valutato il panorama internazionale che, per quanto riguarda la qualificazione per la finale (ad oggi, ovviamente), mi sembra più competitivo nella 4x100 sl.

Ultima modifica di nuotofan (18-01-2023 19:42:10)

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#15 19-01-2023 18:45:21

nuotofan
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Re: Il 2023 tra le corsie

Miro ha scritto:

Ho fatto una ricerca, non molto approfondita, sulle date e i criteri di selezione dei principali Campionati Nazionali /Trials.
28 marzo-2 aprile Canadian Swimming Trials. C'è una tabella, non durissima. https://www.swimming.ca/content/uploads … proved.pdf
3-9 aprile Camp Giapponesi. Non ci provo neanche a trovare i criteri di selezione. Presumo sia il solo evento di selezione, quindi trials con tabella, quanto dura non ne ho idea.
4-9 aprile - GB Championships.  Un solo evento. Come al solito ci sono tabelle durissime, consideration times ecc....
https://www.britishswimming.org/perform … -policies/
11-16 giugno Campionati Francesi che mi sembrano anche questi veri e propri trials. Una novità. E' l'unico evento di selezione per i mondiali. Ho trovato questo come regolamento https://ffn.extranat.fr/html/dossiers/3077.pdf e mi pare che abbiano una tabella piuttosto morbida, per cui i primi due di molte gare andranno ai mondiali.
13-18 giugno Australian Trials.
27giugno-1 luglio Nationals Campionships USA che dovrebbero essere veri e propri trials, a differenza degli scorsi anni preolimpici.

Cina e Russia, non ci provo.

Due eventi di qualificazione rilevanti per la Cina: i Campionati Primaverili (dal 19 al 24 marzo) selezioneranno la squadra per i Campionati d'Asia che, per il nuoto, si disputeranno nell'ultima settimana di settembre, mentre i Campionati nazionali (1-8 maggio) definiranno la selezione cinese per i Campionati Mondiali di Fukuoka che, per il nuoto tra le corsie, saranno nell'ultima settimana di luglio.

Ultima modifica di nuotofan (19-01-2023 18:46:39)

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#16 20-01-2023 12:47:33

stilelibero
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Re: Il 2023 tra le corsie

Ho visto un'intervista davvero interessante (anche se un po' troppo lunga!) a Claudio Rossetto. Due temi principali. I "segreti del successo" del nuoto italiano e allo stesso tempo i motivi delle difficoltà del settore femminile. A me è sembrato tutto molto interessante.
Posto qui il link al video per chi ha un po' di tempo, visto che si parla molto della 4x100 femminile

https://youtu.be/jrPMuNfI8SU

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#17 20-01-2023 20:17:00

nuotofan
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Re: Il 2023 tra le corsie

stilelibero ha scritto:

Ho visto un'intervista davvero interessante (anche se un po' troppo lunga!) a Claudio Rossetto. Due temi principali. I "segreti del successo" del nuoto italiano e allo stesso tempo i motivi delle difficoltà del settore femminile. A me è sembrato tutto molto interessante.
Posto qui il link al video per chi ha un po' di tempo, visto che si parla molto della 4x100 femminile

https://youtu.be/jrPMuNfI8SU


Vista e, per stimolare la discussione, ne sintetizzo i punti principali, cercando di riportare fedelmente quanto è stato detto.

1) Rossetto si collega da Livigno, dove è in corso il collegiale della velocità, e cita, tra i nomi nuovi, quello di Carraro, che già a settembre aveva partecipato a gruppi di lavoro ad Ostia.

2) Il conduttore Spada riprende un paragone (un po' spericolato) dell'esperto di sport invernali Ambesi, che aveva paragonato i successi dell'Italnuoto a quelli della Norvegia nello sci (in realtà la Norvegia, da anni, è la prima potenza mondiale nello sci) e chiede a Rossetto i motivi dell'innegabile crescita del nuoto italiano. Rossetto ricorda che già nel 2000 l'Italia aveva avuto una grande Olimpiade e da allora, tra alti e basi, aveva comunque mantenuto un buon livello medio. Quello che è cambiato negli ultimi anni è un netto miglioramento tecnico degli allenatori sul territorio, per cui anche gli atleti che non se la sentono di spostarsi possono contare su un valido supporto tecnico.

3) La Fin ha dunque instaurato quello che potremmo chiamare sistema duale: l'atleta che vuole spostarsi ha ampia possibilità di farlo; quello che vuole rimanere nella sua sede abituale di allenamento può avere, assieme al suo coach, assistenza adeguata.

4) Per spiegare i successi della velocità maschile, Rossetto fa riferimento ad un sistema ormai collaudato, ricordando i nomi degli atleti che hanno contribuito a costituirlo (Vismara, Magnini, Dotto etc), in cui è diventato più facile inserire i nuovi velocisti in cerca di spazio.

5) Rossetto ricorda i notevoli investimenti economici della Fin in questi anni (per il supporto di cui sopra, i collegiali, le folte spedizioni ad ogni manifestazione internazionale fin dalle categorie giovanili..) ed il ruolo dei gruppi militari che permettono agli atleti, anche a seguito di annate negative, di continuare. Non avviene così in molte altre nazioni dove solo gli atleti di vertice assoluto possono contare su sostegni economici.

6) Si passa al "tasto dolente" della velocità femminile e Spada cita i segnali promettenti giunti dagli ultimi Europei Juniores di Otopeni (dove, peraltro, dico io, la partecipazione non è stata completa e, comunque, non ci sono state medaglie individuali nei 100 sl femminili) e qui si apre il capitolo più interessante, nel senso che Rossetto, citando i nomi di alcuni prospetti (parla molto bene della "giovane piemontese" (Sara Curtis)), espone la sua tesi.
Secondo lui è sbagliato dire che una ragazza a 16 anni è ancora giovane e non può essere sottoposta a certi lavori di forza.
Rossetto, quindi, è per anticipare i tempi , dice che gli allenatori non dovrebbero avere paura di farlo, e ricorda alcuni nomi celebri (a partire dalla Sjostrom) che hanno vinto titoli mondiali già a 15-16 anni.
La Pezzato si dice d'accordo con molte delle cose dette da Rossetto (formula spesso usata per celare un certo disaccordo..) e auspica un maggiore numero di allenatrici, che potrebbero instaurare un rapporto più sincero con le atlete.

7) A domanda sugli obiettivi, Rossetto risponde di sperare di portare le sei staffette (si riferisce a quelle classiche) in finale alle Olimpiadi di Parigi e che i collegiali della 4x100 sl (cita Cocconcelli, Tarantino e Di Pietro come fulcro della squadra) e della 4x200 sl (che è un po' più indietro, a suo dire) servono per stimolare le atlete, dopo che era stato fatto un tentativo lo scorso anno che lo aveva coinvolto (ma "non posso seguire tutto", dice Rossetto).

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#18 20-01-2023 20:29:45

nuotofan
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Re: Il 2023 tra le corsie

Breve notazione sulla Sjostrom, citata da Rossetto come esempio di atleta vincente già a 15 anni.

Nei 100 stile libero la Sjostrom, nata nel 1993, ha ottenuto i migliori risultati nel 2017, quindi a 24 anni.

I 100 stile libero sono gara complessa, sia in campo maschile che femminile, e a 16 anni è semplicemente impossibile essere al top; e questo vale anche per le ragazze che, rispetto ai maschi, hanno (è innegabile) uno sviluppo biologico anticipato.
Dire, come ha detto Rossetto, che per molte atlete a 16-17 anni i giochi sono fatti, per me è sbagliato.

Personalmente, quindi, ho trovato l'analisi di Rossetto semplicistica ed incompleta.
Di sicuro, non gli avrei fatto tutti i complimenti che ha avuto (in particolare dal conduttore Spada).

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#19 22-01-2023 16:16:15

nuotofan
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Re: Il 2023 tra le corsie

Volevo considerare le prime 10 top performer all-time nei 100 stile libero femminili (e così via per le altre distanze) per verificare l'età a cui avevano ottenuto la loro miglior prestazione cronometrica, e anche la loro altezza (che molti considerano un parametro essenziale e spesso decisivo per spiegare le difficoltà delle nuotatrici italiane).

Mi sono limitato alle prime cinque, perché atlete come la Haughey e (ancor più) Mollie O'Callaghan sembrano in piena fase ascendente e dunque non ha senso considerare dei PB che è probabile vengano migliorati in futuro.
E' chiaro che anche la McKeon (vista la sua curva prestazionale) pare avere buone possibilità di miglioramento, e quindi sono dati solo indicativi.

1. Sarah Sjostrom 51.71 (23 anni e 11 mesi) 182 cm
2. Emma McKeon 51.96 (27 anni e 2 mesi) 178 cm
3. Cate Campbell 52.03 (26 anni e 2 mesi) 186 cm
4. Simone Manuel 52.04 (22 anni e 11 mesi) 180 cm
5. Britta Steffen 52.07 (25 anni e 8 mesi) 180 cm

Età media quando è stato nuotato il PB= 25 anni e 2 mesi   
Statura media= 181,2 cm

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#20 23-01-2023 01:13:29

nuotofan
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Re: Il 2023 tra le corsie

Prendo spunto da questo articolo di Luca Soligo https://corsia4.it/nuoto/fatti-di-nuoto … -guardate/
per dire che, ovviamente, io guardo moltissimo nuoto, ma sono consapevole che, per le specificità (direi uniche) della preparazione natatoria, il nuoto sia appetibile al grande pubblico quasi esclusivamente nei grandi eventi (dove, per me, è altamente spettacolare per chiunque, perché abbina i record a gare agonisticamente avvincenti, e quindi fruibili anche da chi non riesce a cogliere certi dettagli tecnici).

Poi, certo, si potrebbe migliorare molto il commento e la confezione televisiva delle gare ma, prendendo un esempio del periodo 2010-2011, se il miglior nuotatore al mondo di quel biennio (Ryan Lochte) si presentava ai meeting devastato dai carichi a cui lo sottoponeva Troy, e a questi meeting gareggiava in tantissime gare arrivando, ovviamente, assai indietro, c'è poco da fare per rendere appetibile un simile sport basato sulla ricerca della super-compensazione (quasi tutti si massacrano di lavoro durante l'anno per cercare poi il 101% nel grande evento annuale, dopo il sospirato tapering finale).

E' vero, c'è chi (Ledecky ad esempio, o Hosszu d'antan) riesce a mantenere standard prestazionali elevati durante l'anno, ma non è la norma.

In questo weekend ho seguito la Flanders Cup e il meeting di Losanna, che rientravano nel "filone classico", quello Lochte-Troy, ma anche, per certi aspetti, Phelps-Bowman, in particolare dopo Pechino 2008 (ad inizio 2007 Phelps, prima del tapering per i Mondiali di Melbourne riuscì a stabilire il WR dei 200 delfino in un meeting Usa).

Pochi grandi nomi a questi meeting e, invece, tanti giovani, tutti - chi più chi meno - molto carichi di lavoro e impegnati in molte gare, e quindi occorreva "leggere tra le righe", per capire il valore delle loro prestazioni tecniche, con braccia e gambe pesanti, spesso dolenti.

Ad esempio, le giovani nuotatrici belghe (Vanotterdijk, Delcommune, Verdonck, Sarah Dumont, Henveaux etc) hanno avuto impegni in serie (in modo che ritengo perfino esagerato).

Questo il menù della Vanotterdijk nell'ultima sessione: semifinale dei 50 delfino (ottimo 26.17), finale dei 100 dorso, finale dei 100 stile libero, finale dei 50 delfino (26.51 dal valore specifico forse ancora superiore al 26.17 della semifinale) e lead-off della 4x200 sl..: un 200 sl come quinto impegno del pomeriggio è duro assai, e anche le compagne sono arrivate alla 4x200 sl dopo tanti impegni.

E quindi, se le giovani belghe "sopravviveranno al loro Torquemada", non c'è dubbio che ci sia del potenziale nelle loro staffette femminili, che potrà emergere pienamente tra qualche anno.

Parecchi spunti anche dalla squadra lituana (alcuni prospetti, a partire da Trepocka, davvero interessanti, considerati gli ampi margini di progresso tecnico e fisico) e dalla squadra spagnola (molto bene Garach in particolare) che, da qualche mese, ha Titley come direttore tecnico.
Idem per il meeting di Losanna (discreto rientro di Detti tra tanti giovani per cui vale il discorso sopra)

In definitiva: trovo il nuoto affascinante anche perché le carte si scoprono solo alla fine, nel grande evento.

Prima c'è il cartello "lavori in corso" in bella evidenza, e capisco che sia impossibile apprezzare un cantiere aperto, se non per il direttore dei lavori (cioè gli allenatori dei vari atleti: gli unici ad avere, più o meno, il polso della situazione).

Ultima modifica di nuotofan (23-01-2023 01:16:42)

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#21 23-01-2023 18:59:20

nuotofan
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Re: Il 2023 tra le corsie

Doveroso parlare di Leon Marchand, che continua a progredire nella sua seconda stagione ad Arizona.

Nel post sopra ho scritto che di solito le carte si scoprono solo nel grande evento, ma vi sono alcuni casi (nuotatori/trici in netta fase ascendente di carriera) in cui già nel corso della stagione si capisce che le cose stanno andando in modo eccellente.

Leon Marchand, dallo scorso anno, appartiene a questa categoria di "eletti delle piscine", capaci di sopportare con disinvoltura carichi pesanti e di mantenere brillantezza di nuotata anche durante la fase di preparazione.

Marchand è nato nel maggio del 2002 e la prima volta che lo vidi nuotare fu in occasione degli Europei Juniores di Kazan ad inizio luglio 2019, quindi a 17 anni da poco compiuti.

Gareggiò nei 200 rana, 200 misti e 400 misti e mi fece un'ottima impressione, oltre che per l'eleganza della nuotata, per la capacità di reggere un duplice impegno tosto: semifinale dei 200 misti, in cui ottenne il miglior crono, e, dopo nemmeno trenta minuti, la finale dei 200 rana, in cui arrivò terzo.
In realtà, il giorno successivo, fu meno brillante nella finale dei 200 misti (finì fuori dal podio), prima di concludere i suoi Europei Juniores con un buon terzo posto nei 400 misti.

En passant, da notare come il dominatore dei misti juniores, tra Europei e Mondiali, in quella stagione fu il greco Papastamos, che poi da senior non ha conseguito risultati di rilievo, mentre Marchand si è elevato a livelli stratosferici.

Livelli davvero non facilmente pronosticabili, perché in quel 2019 si intuivano in Marchand un indubbio talento natatorio e uno sviluppo biologico ancora da completare, ma gli enormi progressi compiuti nel 2021 e tuttora in atto, sono qualcosa di clamoroso.

Oggi Marchand, nonostante una concorrenza pure essa in crescita (mi riferisco in particolare a Carson Foster), pare l'indiscusso "padrone dei misti" destinato a migliorare i mitici WR di Lochte nei 200 misti e Phelps nei 400 misti, pur non avendo la capacità di eccellere nei singoli stili che avevano i due fuoriclasse Usa (Phelps in primis).

La crescita di Marchand è iniziata nella prima metà del 2021 prima di approdare ad Arizona ad allenarsi con Bowman, ma non c'è dubbio che ad Arizona il connubio Leon-Bob  si sia rivelato perfetto.
Marchand ha perfezionato sub stratosferiche ed incrementato velocità e resistenza in ognuno dei 4 stili (ha nuotato, ad esempio, crono nelle 200 yds a sl di grande livello, ma anche ottimi tempi nelle distanze più brevi nelle frazioni di staffetta).

Indubbio favorito nei 200 e 400 misti verso le Olimpiadi di casa, la curiosità si sposta su un'eventuale terza/quarta gara individuale in cui provare ad eccellere.
Ai Mondiali di Budapest Marchand arrivò secondo nei 200 delfino, gara che appare chiusa dal marziano Milak, e l'altra distanza a lui più consona paiono i 200 rana (dove ha un PB di 2.08.76 ampiamente migliorabile) in cui forse solo Stubblety-Cook sembra ancora un po' fuori da una gittata, quella di Marchand, che sta aumentando a vista d'occhio, con vista sul titolo di miglior nuotatore al mondo.

Ultima modifica di nuotofan (24-01-2023 16:33:52)

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#22 24-01-2023 16:51:56

nuotofan
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Re: Il 2023 tra le corsie

In un panorama natatorio in generale evoluzione, i 200 dorso maschili paiono in controtendenza e, tra i primati mondiali stabiliti nel 2008-2009, quello di Peirsol sembra uno dei più inattaccabili (insieme al famoso crono negli 800 sl di Zhang Lin, che merita un post a parte).

Dopo alcuni anni di supremazia di Rylov, ai Mondiali di Budapest un 1.54.52 è bastato a Ryan Murphy per prevalere su Greenbank (1.55.16) e Casas (1.55.35).

Murphy è stato campione olimpico a Rio2016 e, ad oggi, ha i favori del pronostico per un inedito bis ad 8 anni di distanza, in una gara che di solito non premia chi ha un contachilometri usurato (vedi il pianista Irie, grande specialista dei 200 dorso che da qualche stagione ormai si è concentrato sui 100 dorso).

In questi casi ci si rivolge agli junior per avere anticipazioni su possibili scalate in tempi brevi ed, in effetti, i Mondiali Junior di Lima e gli Europei Junior di Otopeni sono stati vinti dai due 2004 più promettenti, e cioè il sudafricano Coetze (1.56.05 a Lima) ed il polacco Masiuk (1.56.62 ad Otopeni), con tempi non così distanti da quelli che sono valsi le medaglie all'ultimo Mondiale assoluto.

Resta la sensazione di una gara in cerca di un riferimento e, ad oggi, assai meno competitiva dei 100 dorso.

Ultima modifica di nuotofan (24-01-2023 17:18:36)

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#23 24-01-2023 20:35:59

nuotofan
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Re: Il 2023 tra le corsie

Ho fatto riferimento al famoso WR di Zhang Lin negli 800 sl ai Mondiali di Roma 2009 e tanto vale parlarne ora...

Nel primo giorno di quei Mondiali dei record, si erano svolti i 400 sl e Zhang Lin aveva dimostrato di essere in forma giungendo terzo in 3.41.35, ad un soffio dall'argento di Mellouli (3.41.11), mentre oro e WR erano andati a Biedermann (3.40.07) che aveva chiuso con un fotonico 25.77 nell'ultima vasca.
L'ottima chiusura di Zhang, in quella finale dei 400 sl, era stata di 26.48.

Nelle batterie degli 800 sl, Zhang gareggia nell'ultima e sembra un po' scarico dopo lo sforzo dei 400 sl: arriva terzo in 7.48.75 a buona distanza da Mellouli (7.41.82) e da Cochrane.

Nel computo dei tempi delle batterie, Zhang ha il sesto crono complessivo, 1 secondo e 35 centesimi meglio del primo escluso.

Molto meglio di lui ha fatto Federico Colbertaldo (Scienzy per chi ricorda l'epoca d'oro del forum) che in quella finale gareggia in terza corsia con fondate speranze di medaglia, mentre il netto favorito per l'oro è Mellouli, che nuota in corsia 4.

Mellouli parte all'attacco e, a sorpresa, è Zhang in settima corsia a seguirlo, per poi precederlo dai 250 m e virare in testa a metà gara in un eccezionale 3.46.79.

Anche per quei Mondiali sopra le righe i ritmi paiono spropositati ed, invece, la seconda metà gara di Zhang sarà (incredibilmente) ancora più veloce..

Il braccio di ferro tra settima e quarta corsia continua con parziali decisamente sotto i 29" per ogni 50 metri: Mellouli lima qualche decimo, e a 100 metri dalla fine il vantaggio di Zhang è di 27 centesimi.

La gara è stata già eccezionale fin qui, ma finiscono gli aggettivi per descrivere il finale di cui è capace Zhang.

Dopo avere condotto la gara su un simile ritmo, il nuotatore cinese riesce a nuotare gli ultimi 50m in un parziale di 25.99 ancor più clamoroso del 25.77 di Biedermann nei 400 sl (oltre che nettamente migliore del pur ottimo 26.48 dello stesso Zhang in quei 400 sl): si arriva così a quel fantascientifico 7.32.12 (3.46.79-3.45.33) che pare calato da un altro pianeta (3.45.33 i secondi 400 metri dopo un passaggio a metà gara già così veloce!).

Ok i costumoni, ma quello che riuscì a Zhang in quell'occasione rientra, a mio parere, nelle rarissime gare in cui ogni congiunzione astrale collima e l'atleta riesce a dare più del 100% del suo potenziale. E stiamo parlando, comunque, di un atleta molto forte, che si era rivelato nel 2006-2007 prima dei costumi gommati, e che arrivò al top prestativo nel biennio 2008-2009.

Ricordo infine che il WR precedente era il 7.38.65 di Grant Hackett ai Mondiali di Montreal 2005 (una delle migliori versioni in assoluto di Hackett, insieme a Fukuoka 2001).

Per provare ad avvicinare un WR come quello di Zhang degli 800 sl, occorre una notevole matrice velocistica, cioè avere un nuotatore capace di nuotare i 200 sl almeno in 1.45.

Qui sul forum abbiamo seguito la grande crescita cronometrica di Galossi (arrivato ad un fantastico 7.43.37 a 16 anni) che ha quella matrice velocistica di cui parlavo sopra.

Galossi pare ad una svolta importante della sua carriera con il cambio di coach, da Minotti a Nozzolillo (in bocca al lupo a Mirko Nozzolillo, che ricordo avere una grande disponibilità al dialogo) e non resta che sperare che tutto vada per il meglio (WR di Zhang o no).

Ultima modifica di nuotofan (24-01-2023 22:08:38)

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#24 25-01-2023 20:27:33

nuotofan
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Re: Il 2023 tra le corsie

Continuo con le "memories 2009" (forse ho sbagliato il titolo del topic..; scherzo: a parte queste divagazioni storiche, l'intento sarà di parlare di presente e futuro) ricordando la finale dei 200 dorso ai Campionati mondiali di Roma 2009 che consegnò agli archivi un crono che, come quello degli 800 sl maschili, appare ancora oggi molto saldo, ed un'ultima vasca sbalorditiva per un 200 dorso.

Aaron Peirsol aveva stabilito sia il WR dei 100 dorso (51.94) che quello dei 200 dorso (1.53.08) alle selezioni di Indianapolis di tre settimane prima, ma quei Mondiali di Roma 2009 lo avevano visto clamorosamente escluso dalla finale dei 100 dorso (9° tempo delle semifinali per lui, in buona parte per un eccesso di confidenza a fronte di un livello medio altissimo, visti i gommoni imperanti).

Nei 200 dorso si rinnova la sfida con Ryan Lochte, che lo aveva detronizzato a sorpresa ai precedenti Mondiali 2007, e con Ryosuke Irie che aveva nuotato un 1.52.86 in Australia in attesa di ratifica come nuovo WR (ma la ratifica non venne mai).

Lochte parte assai forte e passa primo ai 100 m in 54.78, con Peirsol a 12 centesimi e Irie a quasi un secondo.

La lotta per la vittoria sembra il solito confronto in casa Usa tra Aaron e Ryan, e Peirsol opera il sorpasso nella terza vasca grazie ad un ottimo 28.40 di parziale contro il 28.90 di Lochte e il 29.02 di Irie.

Peirsol completa la sua gara magistrale con un 28.62 nell'ultimo 50m, mentre Lochte cede nettamente e sale sopra i 30" (30.14).

L'attenzione degli spettatori è attirata dall'incredibile 27.88 di cui è protagonista Irie (sub28" nell'ultima vasca di un 200 dorso.., incredibile anche disponendo di quei costumi) che, alla luce di questo parziale eccezionale, deve avere qualche rimpianto per tre quarti di gara troppo controllati.

I crono finali sono quindi: 1.51.92 per Peirsol, 1.52.51 per Irie (crono, questo, che sarà ovviamente ratificato e che rimarrà il suo PB e il secondo tempo assoluto nel ranking dei 200 dorso) e 1.53.82 per un Lochte che ha, invece, osato troppo nella prima parte di gara.

Ultima notazione: Peirsol gareggiava con i legskins dell'Arena X-Glide.
Pensiamo a che crono avrebbe potuto ottenere se si fosse adattato/avesse ritenuto opportuno gareggiare con il costumone intero.

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#25 26-01-2023 16:47:46

nuotofan
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Re: Il 2023 tra le corsie

Dopo avere parlato di Marchand, scrivo un post su David Popovici, di cui ho visto l'intervista in home page sul sito Fina/World Aquatics ed una foto sulla sua pagina FB in cui si nota una accentuata somiglianza con Popov.

Si è già detto dell'approdo di Walter Bolognani alla direzione tecnica della Dinamo Bucarest, con compiti di sviluppo dell'attività natatoria che esulano dalle scelte specifiche di Popovici e del suo coach storico, Adrian Radulescu, ma penso che un tecnico esperto come Bolognani sarà interpellato anche a proposito delle future gare di Popovici.

Posto che 100 e 200 stile libero resteranno le gare di riferimento di Popovici (e già è tantissimo puntare a primeggiare a livello mondiale sia nei 100 che nei 200 stile libero), è inevitabile chiedersi se ci sarà una terza gara individuale.

In qualche intervista Popovici ne ha parlato, anche a proposito di stili diversi (ad esempio il delfino), ma non mi pare che questa sia un'opzione realistica.

Le possibilità realistiche sono tre: i 50 stile libero, i 400 stile libero e i 200 misti, con netta prevalenza per le prime due, perché è nello stile libero che Popovici si è rivelato essere un vero fenomeno, e quindi mi soffermo sui 50 sl o i 400 sl come possibile terza gara individuale.

I 50 stile libero hanno vari vantaggi: sono ideali come programmazione perché, a Mondiali ed Olimpiadi, arrivano dopo i 200 e i 100 stile libero, e sono meno usuranti a livello fisico dei 400 stile libero, i cui due turni si disputano nella stessa giornata, prima dello svolgimento dei 200 e 100 stile libero.

I 50 sl richiedono, tipicamente, qualità di esplosività neuro-muscolare che non sono proprie di Popovici, anche se io stesso ho sottovalutato quel 22.22 con cui vinse il titolo Europeo Junior a Roma 2021, prima di compiere i 17 anni di età, e che costituisce  il miglior crono mai realizzato da un 16enne nei 50 sl.
Nel 2022 Popovici non ha nuotato i 50 sl al meglio della forma; li ha nuotati solo agli Europei Juniores di Otopeni, dove ha portato il suo PB a 22.16. E' probabile che se li avesse nuotati ai Mondiali di Budapest o agli Europei di Roma avrebbe fatto meglio.

Dalle prime gare in vasca corta di questa stagione, in particolare dal suo 100 sl ai Mondiali di Melbourne, è evidente un miglioramento di Popovici nella fase di partenza e nei primi metri del nuotato; certo che il lavoro da fare per arrivare a crono competitivi con gli specialisti dei 50 sl è parecchio (è anche vero che Popovici ha l'età dalla sua).

I 400 stile libero pongono i problemi di programmazione nei grandi eventi di cui si è detto sopra: a Mondiali ed Olimpiadi la successione 400 sl-200sl-100sl senza soluzione di continuità (cioè giorni di riposo in mezzo) è micidiale e rischia di far arrivare alla finale dei 100 sl con le pile scariche, anche se Popovici potrebbe contare in futuro su un certo vantaggio su tutta la concorrenza.

D'altra parte, con un adeguato allenamento sui passi gara e un miglioramento delle capacità aerobiche, a mio parere più facile da ottenere rispetto al notevole incremento della "raw speed" (velocità di base) che serve per primeggiare in un 50, Popovici potrebbe diventare un 400ista "da sogno", visti i tempi che già ora è in grado di nuotare sui 200 sl.

Scelta difficile, quindi, tra 50 e 400 sl; in questo 2023 ne sapremo di più.

Ultima modifica di nuotofan (26-01-2023 16:49:48)

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