A Eurojunior terminati, un commento anche da parte mia sulle Universiadi.
Mi ricordo le parole del dt Butini sulla volontà della Federazione Italiana di allestire una squadra numerosa e competitiva per le Universiadi organizzate a Napoli e, ormai ben oltre metà percorso in quanto a gare disputate, direi che il bilancio non sia eccezionale. Da citare in positivo direi soprattutto la prova di Occhipinti nei 1500sl (bene anche Matteo Lamberti, i cui progressi erano però chiari da inizio stagione).
Grande protagonista di giornata il Sudafrica, che anche nel medagliere è alle spalle degli Usa.
Tatjana Schoenmaker, messasi in grande evidenza ai Commonwealth Games dello scorso anno, si conferma ranista completa e di grande interesse: curioso di vedere cosa nuoterà a Gwangju tra due settimane.
Da notare che nei 200 rana si è ben comportata anche la connazionale Corbett, di due anni più giovane della Schoenmaker.
Il 2000 Houlie continua a progredire nei 50 (e 100) rana: gran crono nella distanza più breve e anche per lui controprova ai Mondiali di Gwangju.
Altri sudafricani in evidenza oggi sono stati la delfinista Lovemore, oro in un 100 delfino di non grande livello al vertice, e il dorsista Binedell, che nella finale di domani dei 200 dorso punterà ad una medaglia.
Gli Usa (che storicamente prendono sul serio le Universiadi, e alle Universiadi di 4 anni fa si rivelò, ad esempio, Lilly King) dominano il medagliere e le migliori prestazioni tecniche sono venute dai loro velocisti uomini a sl e dalla Berkoff nei 100 dorso.
Poi, per la serie "rimpianti russi", mi rattrista un po' vedere Egor Kuimov, promettentissimo delfinista nel 2017 tra Eurojunior di Netanya e Mondiali Junior di Indianapolis, qualificarsi a fatica per la finale dei 100 delfino con un anonimo 52.6 e Polina Egorova, gran talento nel dorso/delfino, anche lei non più brillante come da junior.
E' invece ricomparsa (anche se non su grandissimi crono) Maria Baklakova, che da 14enne sembrava un'altra nuotatrice estremamente promettente.
Vedendo infine la buona frazione di Alice Scarabelli nella 4x200sl italiana che ha vinto l'argento (e la Scarabelli è riuscita a entrare anche nella finale individuale dei 200sl) mi sono ricordato di quando Ottavio ce ne parlò in un suo post. Un saluto Ottavio, se ci leggi ancora
A Eurojunior terminati, un commento anche da parte mia sulle Universiadi.
Mi ricordo le parole del dt Butini sulla volontà della Federazione Italiana di allestire una squadra numerosa e competitiva per le Universiadi organizzate a Napoli e, ormai ben oltre metà percorso in quanto a gare disputate, direi che il bilancio non sia eccezionale. Da citare in positivo direi soprattutto la prova di Occhipinti nei 1500sl (bene anche Matteo Lamberti, i cui progressi erano però chiari da inizio stagione).
Grande protagonista di giornata il Sudafrica, che anche nel medagliere è alle spalle degli Usa.
Tatjana Schoenmaker, messasi in grande evidenza ai Commonwealth Games dello scorso anno, si conferma ranista completa e di grande interesse: curioso di vedere cosa nuoterà a Gwangju tra due settimane.
Da notare che nei 200 rana si è ben comportata anche la connazionale Corbett, di due anni più giovane della Schoenmaker.
Il 2000 Houlie continua a progredire nei 50 (e 100) rana: gran crono nella distanza più breve e anche per lui controprova ai Mondiali di Gwangju.
Altri sudafricani in evidenza oggi sono stati la delfinista Lovemore, oro in un 100 delfino di non grande livello al vertice, e il dorsista Binedell, che nella finale di domani dei 200 dorso punterà ad una medaglia.
Gli Usa (che storicamente prendono sul serio le Universiadi, e alle Universiadi di 4 anni fa si rivelò, ad esempio, Lilly King) dominano il medagliere e le migliori prestazioni tecniche sono venute dai loro velocisti uomini a sl e dalla Berkoff nei 100 dorso.
Poi, per la serie "rimpianti russi", mi rattrista un po' vedere Egor Kuimov, promettentissimo delfinista nel 2017 tra Eurojunior di Netanya e Mondiali Junior di Indianapolis, qualificarsi a fatica per la finale dei 100 delfino con un anonimo 52.6 e Polina Egorova, gran talento nel dorso/delfino, anche lei non più brillante come da junior.
E' invece ricomparsa (anche se non su grandissimi crono) Maria Baklakova, che da 14enne sembrava un'altra nuotatrice estremamente promettente.
Vedendo infine la buona frazione di Alice Scarabelli nella 4x200sl italiana che ha vinto l'argento (e la Scarabelli è riuscita a entrare anche nella finale individuale dei 200sl) mi sono ricordato di quando Ottavio ce ne parlò in un suo post. Un saluto Ottavio, se ci leggi ancora;)