Ho ascoltato ieri sera l'intervista integrale e non c'è dubbio alcuno sulla maturità della Pilato.
Ovviamente, però, gli intervistatori non hanno fatto riferimento a un punto dirimente per le ragazze che nuotano e in particolare per le raniste, e cioè che non è assolutamente matematico che, crescendo d'età, si continuino a migliorare i risultati.
Due esempi banali tra i moltissimi: una corregionale della Pilato, Pamela Gabrieli, che ha ancora il record ragazze nei 200 rana, e la lituana Ruta Meilutyte.
La Gabrieli aveva sicuramente una costituzione fisica diversa rispetto alla Pilato, mentre è sicuramente più assimilabile a lei, come potenza fisica, la campionessa olimpica del 2012, Ruta Meilutyte, che colse i suoi migliori risultati a 15 anni appunto, con quel grande oro olimpico nei 100 rana, e poi a 16 anni, quando nuotò anche i suoi migliori crono della carriera, sia nei 50 che nei 100 rana ai Mondiali di Barcellona 2013.
Peraltro la Meilutyte, già la più forte al mondo a 15 anni anche nei 100 rana, aveva una lunghezza di nuotata decisamente superiore a quella della Pilato, che è fortissima nei 50 rana a causa del ritmo frenetico e della conseguente grande forza che riesce ad applicare in acqua, in particolare dai 15 ai 40 metri.
I 50 rana non sono distanza olimpica e, nonostante le speranze espresse all'inizio dell'intervista (dopo quella simpatica gaffe del conduttore, che aveva parlato di Mondiali in vasca corta confermati nel dicembre 2020 quando di lì a poco ne è stato ufficializzato lo spostamento al dicembre 2021
), non lo diventeranno di certo per Parigi 2024 (e secondo me anche per il prossimo futuro, dato che sono appena stati introdotti gli 800 sl maschili, i 1500 sl femminili e la staffetta mista-mista); quindi la Pilato dovrà per forza diventare molto forte anche nei 100 rana se vorrà arrivare a quella grande dimensione natatoria che solo le Olimpiadi garantiscono.
La sua maturità, forza fisica e anche carattere/ambizione (dissimulati con quel divertimento ripetuto come un refrain, quando in realtà il divertimento, inutile nascondercelo, in ogni sport agonistico è legato ai successi) sono tre punti a suo vantaggio; ma i progressi nei 100 rana saranno tutti da conquistare, e non basterà aspettare il trascorrere del tempo per averli garantiti, come ascoltando quell'intervista molti ascoltatori meno esperti di nuoto potrebbero essere indotti a pensare.
E' ovvio quindi che lei e il suo allenatore stiano studiando modiche alla sua nuotata per i 100. E' del tutto evidente che la grande frequenza di nuotata (sorta di frenetico tiro alla fune) che lei utilizza nei 50 non può essere utilizzata per i 100. Agli Eurojunior e Mondiali Junior, dove ha nuotato crono molto simili intorno all'1.08.2, a me è sembrato che cercasse di non forzare nella prima vasca, dove comunque la sua notevolissima velocità di base le consentiva ottimi passaggi; questo però non le evitava un netto calo negli ultimi 15 metri.
Insomma, lei e il suo coach avranno da "divertirsi" per cercare la quadratura del cerchio tra frequenza e lunghezza di nuotata per il 100 rana 
Auguri a entrambi, perché la Pilato ha una potenza fisica davvero eccezionale ed è un indubbio patrimonio del nuoto italiano.
Ho ascoltato ieri sera l'intervista integrale e non c'è dubbio alcuno sulla maturità della Pilato.
Ovviamente, però, gli intervistatori non hanno fatto riferimento a un punto dirimente per le ragazze che nuotano e in particolare per le raniste, e cioè che non è assolutamente matematico che, crescendo d'età, si continuino a migliorare i risultati.
Due esempi banali tra i moltissimi: una corregionale della Pilato, Pamela Gabrieli, che ha ancora il record ragazze nei 200 rana, e la lituana Ruta Meilutyte.
La Gabrieli aveva sicuramente una costituzione fisica diversa rispetto alla Pilato, mentre è sicuramente più assimilabile a lei, come potenza fisica, la campionessa olimpica del 2012, Ruta Meilutyte, che colse i suoi migliori risultati a 15 anni appunto, con quel grande oro olimpico nei 100 rana, e poi a 16 anni, quando nuotò anche i suoi migliori crono della carriera, sia nei 50 che nei 100 rana ai Mondiali di Barcellona 2013.
Peraltro la Meilutyte, già la più forte al mondo a 15 anni anche nei 100 rana, aveva una lunghezza di nuotata decisamente superiore a quella della Pilato, che è fortissima nei 50 rana a causa del ritmo frenetico e della conseguente grande forza che riesce ad applicare in acqua, in particolare dai 15 ai 40 metri.
I 50 rana non sono distanza olimpica e, nonostante le speranze espresse all'inizio dell'intervista (dopo quella simpatica gaffe del conduttore, che aveva parlato di Mondiali in vasca corta confermati nel dicembre 2020 quando di lì a poco ne è stato ufficializzato lo spostamento al dicembre 2021 :) ), non lo diventeranno di certo per Parigi 2024 (e secondo me anche per il prossimo futuro, dato che sono appena stati introdotti gli 800 sl maschili, i 1500 sl femminili e la staffetta mista-mista); quindi la Pilato dovrà per forza diventare molto forte anche nei 100 rana se vorrà arrivare a quella grande dimensione natatoria che solo le Olimpiadi garantiscono.
La sua maturità, forza fisica e anche carattere/ambizione (dissimulati con quel divertimento ripetuto come un refrain, quando in realtà il divertimento, inutile nascondercelo, in ogni sport agonistico è legato ai successi) sono tre punti a suo vantaggio; ma i progressi nei 100 rana saranno tutti da conquistare, e non basterà aspettare il trascorrere del tempo per averli garantiti, come ascoltando quell'intervista molti ascoltatori meno esperti di nuoto potrebbero essere indotti a pensare.
E' ovvio quindi che lei e il suo allenatore stiano studiando modiche alla sua nuotata per i 100. E' del tutto evidente che la grande frequenza di nuotata (sorta di frenetico tiro alla fune) che lei utilizza nei 50 non può essere utilizzata per i 100. Agli Eurojunior e Mondiali Junior, dove ha nuotato crono molto simili intorno all'1.08.2, a me è sembrato che cercasse di non forzare nella prima vasca, dove comunque la sua notevolissima velocità di base le consentiva ottimi passaggi; questo però non le evitava un netto calo negli ultimi 15 metri.
Insomma, lei e il suo coach avranno da "divertirsi" per cercare la quadratura del cerchio tra frequenza e lunghezza di nuotata per il 100 rana ;)
Auguri a entrambi, perché la Pilato ha una potenza fisica davvero eccezionale ed è un indubbio patrimonio del nuoto italiano.
modificato May 22 '20 a 3:54 pm