2 aprile: 100 rana maschili (Peaty da monitorare, visto che ha detto di aver gareggiato a Doha senza quasi avere scaricato, dopo un duro stage di allenamento in Asia), 200 stile libero femminili (in serio dubbio la presenza di Freya Anderson)
3 aprile: 1500 stile femminili (da valutare i progressi della giovanissima Blocksidge), 100 dorso maschili (Oliver Morgan il più accreditato a ricoprire il ruolo di dorsista nella mista maschile)
4 aprile: 400 misti femminili (duello ormai classico tra la Colbert e la Shanahan), 100 stile libero maschili (una delle gare più attese in assoluto, superfluo aggiungere altro)
5 aprile: 100 farfalla maschili (duello Peters-Guy, con Mildred ad inseguire, per il posto di farfallista), 200 misti maschili (secondo atto Scott-Dean, dopo i 100 stile libero del giorno prima)
6 aprile: 50 stile libero maschili (Proud ovvio riferimento), 200 misti femminili (Wood favorita, ma campo gara molto interessante)
7 aprile: 100 stile libero femminili (da vedere il livello della 4x100 stile libero femminile, con alcune giovani in ascesa), 200 stile libero maschili (come l'anno scorso, si finisce in crescendo con gli attesissimi 200 stile libero maschili).
Ho già scritto che a mio parere sarà decisivo Tom Dean per le sorti della 4x100 sl britannica: se tornerà quello del 2022, capace di frazioni lanciate sotto i 47", la Gran Bretagna sarà tostissima da battere a Parigi, perché sono convinto che Scott e Richards faranno faville con frazioni lanciate ben al di sotto dei 47" (o un lancio da meno di 47" e mezzo) ed un buon quarto lo trovano tra Burras, Whittle, Guy etc
A proposito di 4x100 stile libero maschile, anche gli Usa - però - promettono di essere in grande spolvero (come da loro migliore tradizione nell'anno olimpico).
Rispetto alla stagione che ha portato ai mondiali di Fukuoka2023 hanno solo miglioramenti: Alexy e Guiliano sembrano in chiaro progresso, dovrebbe ritornare a buoni/ottimi livelli Dressel, e per il quarto avranno amplissima scelta tra una decina di candidati.
Comunque, dopo i trials britannici avremo un primo dato certo (attenzione a cosa farà Dean, ripeto).
]]>In un'intervista a una TV marchigiana Ragaini ha detto che prima delle Olimpiadi parteciperà agli Eurojunior e al Settecolli
Quindi "programma classico" per Ragaini, con Settecolli dal 21 al 23 giugno e poi Eurojuniors dal 2 al 7 luglio, nonostante abbia già raggiunto l'obiettivo olimpico e quindi l'appuntamento più importante sia diventata l'Olimpiade di Parigi che comincerà a fine luglio.
E' chiaro che per lui il Settecolli è diventato un semplice meeting di preparazione, mentre immagino che punti agli ori individuali nei 200 e 400 stile libero agli Eurojuniors di Vilnius, oltre che nella 4x200 stile libero e nella 4x100 stile libero (dove ci sono valide opzioni ma Ragaini ha già dimostrato di poter scendere sotto il 49" lanciato).
Thomas Ceccon ha deciso di concentrarsi sulla preparazione olimpica, anche per recuperare pienamente da un piccolo infortunio, mentre Margherita Panziera punta agli Assoluti per ottenere la qualificazione olimpica.
Al netto di queste due assenze, la delegazione italiana è nettamente quella più qualificata, sia quantitativamente che qualitativamente, tra quelle già annunciate (manca solo la Francia tra le nazioni d'élite).
Interessante la ricerca della qualificazione delle staffette, con la 4x200 sl femminile (quella forse più a rischio) che potrà contare sulle prime quattro dei Campionati Invernali (D'Innocenzo, Morini, Ramatelli e Menicucci) oltre ad un possibile impiego della Quadarella.
Vedremo se i netti progressi mostrati dalla Morini e dalla D'Innocenzo, anche in vasca corta, saranno decisivi per la qualificazione olimpica della 4x200 italiana.
Presenti anche diversi esordienti, tra cui il molte volte citato sul forum Alessandro Ragaini (unico junior), ed altri che si sono messi in evidenza agli Invernali, mentre viene recuperata Sara Franceschi, assente a fine novembre per qualche problema fisico che ne ha ostacolato la preparazione ad inizio stagione.
Quindi, rappresentativa italiana che, come al solito, onorerà l'impegno internazionale presentando quasi tutti i propri fuoriclasse; facile prevedere che vedremo sventolare diverse volte il tricolore in occasione dei podi di Doha.
]]>pot ha scritto:Risqualificato Ceccon dopo un VAR molto lungo.
Il VAR ha senso se le immagini prese in considerazione vengono poi mostrate anche al pubblico, come succede nella pallavolo e nel calcio. Anche nel tennis i telespettatori possono vedere la proiezione grafica dei punti contestati. Altrimenti si tratta di un'interruzione che appesantisce il programma ed annoia chi assiste alle competizioni. Piuttosto mi chiedo in quante gare del passato (soprattutto a rana) il risultato sarebbe cambiato dopo un'attenta analisi di filmati hd, soprattutto per quanto riguarda le subacquee. In parecchie.
Mentre nel tennis e nella pallavolo le immagini sono comprensibili da chiunque, nel nuoto occorre una notevole conoscenza del regolamento ed anche un certo occhio nel rilevare le infrazioni: da un lato sarebbe un modo per estendere la cultura natatoria, dall'altro ci sarebbe il problema della non semplice fruibilità per diversi telespettatori (ed anche alcuni telecronisti lol).
In particolare la rana è chiacchierata da tempo immemorabile, perfino ad altissimi livelli: Hansen accusava il grandissimo rivale Kitajima di irregolarità, e la vittoria di VDB alle Olimpiadi 2012, con WR, è stata criticata da molti per le gambate che il sudafricano avrebbe dato in partenza.
Per questo sono estremamente favorevole all'uso del VAR nel nuoto (è un modo per costringere tutti a rispettare il regolamento), e pazienza se questo comporta qualche ritardo.
Auspico anche che, in un futuro assai prossimo, le immagini vengano mostrate al pubblico, e che in questo "futuro luminoso" ci sia un telecronista Rai che non dica: "ho visto uno strano spruzzo, mi sembra nel dorso.."
Ci eravamo lasciati dopo fukuoka con una considerazione: a 12 mesi dalle olimpiadi le gare individuali in cui provare a prendere una medaglia a Parigi sarebbero state i 100 dorso maschili, i 100 rana maschili, i 1500 stile femminili (dunque le medaglie individuali prese in giappone nelle gare olimpiche) e i 1500 stile maschili per stima e riconoscenza nei confronti di Greg. Da ieri ne dobbiamo aggiungere un'altra perché se Razzetti non è il favorito per il bronzo nei 400 misti, ha comunque posto la sua candidatura come outsider. I favoriti naturali per il bronzo dovrebbero essere Seto e Kalisz che però cominciano ad avere qualche primavera di troppo sulle pinne. Aspettando la primavera e i crono che arriveranno dai vari trials, per ora la griglia di partenza dei 400 misti la imposterei così:
Pole position Marchand e a completare la prima fila Foster
Seto e Kalisz in seconda fila per il bronzo
In terza fila aspettando il passo falso di qualcuno davanti: Razzetti, Clareburt e Smith
Sottolineo il fatto che Razzetti abbia cominciato in modo straordinario la stagione, ad ulteriore dimostrazione che da un anno all'altro le cose possono cambiare radicalmente anche se non si è più giovanissimi e si mantiene lo stesso allenatore, come ha fatto Alberto Razzetti.
Hai parlato dei 400 misti, ma anche nei 200 misti (la gara preferita dallo junior Razzetti, quella che gli veniva più spontanea), visto l'1.56.2 ad inizio stagione, non gli sono certo precluse le speranze di podio.
Poi, chiaro, in 8 mesi può succedere tantissimo ed il panorama degli ultimi Mondiali cambiare totalmente.
Qualche esempio dalla stagione appena conclusa: chi avrebbe creduto, a fine novembre 2022, che ai Mondiali di Fukuoka di fine luglio 2023 avrebbero vinto i 50 stile libero McEvoy, i 200 sl Matt Richards, i 100 farfalla Grousset, i 200 dorso Kos, o che Milak, che sembrava allargare con serie ambizioni il proprio programma di gare ai 100 sl dopo gli ottimi Europei di Roma, avrebbe invece incontrato seri problemi motivazionali, tali da portarlo a rinunciare al Mondiale?
Per quanto riguarda i 400 misti occhio al 16enne cinese Zhang Zhanshuo che nel 2023 ha fatto grandi progressi, arrivando a nuotare ai Mondiali Juniores il miglior crono di sempre per un 16enne (4.12.44), ma in generale - come accaduto a Razzetti - da una stagione all'altra, o anche solo in pochi mesi, tanto può cambiare - in un senso o nell'altro - anche per atleti ben più maturi del 16enne cinese.
Ci tenevo a risponderti, Johnny, prima di dare finalmente sostanza ai miei propositi più volte annunciati di scrivere assai meno, viste le tante difficoltà di accesso al forum ed una notevole stanchezza personale.
Un saluto a te ed a tutti.
]]>pot ha scritto:L'idea di fondo di questa competizione è anche interessante, ossia fungere da cuscinetto tra il mondo junior e quello senior, ma non sarà semplice farla emergere in un calendario che in moti anni risulta piuttosto fitto. Probabilmente anche la collocazione a fine stagione potrebbe non essere vincente...potrebbero pensare, a regime, di collocarli dopo gli eurojunior. Nel 2024 (qualora venissero calendarizzati) cmq auguri!!!!
Nel nuoto una manifestazione giovanile con limite a 23 anni è assurda. A questa età il nuotatore è già un atleta maturo. Può andare bene nel golf, nell'equitazione, nel ciclismo (a Giro e Tour la classifica dei giovani è al limite dei 25 anni), anche nel calcio (le Olimpiadi sono per under 23), ma nel nuoto che senso ha?
Dunque quella della LEN è una decisione di politica sportiva, non tecnica. Tutti hanno snobbato l'evento, tranne i padroni di casa irlandesi, per ovvi motivi (oltretutto le gare si svolgevano nella piscina dove abitualmente si allenano i nazionali, ma non Wiffen che si prepara in Inghilterra). E una collocazione diversa in calendario non avrebbe cambiato granché le cose. Del resto la LEN non si aspettava nulla di diverso e infatti ha battezzato la competizione "open", per migliorare la qualità agonistica delle gare e per consentire agli statunitensi di dimostrare che le loro terze linee sono migliori di quelle degli altri paesi, cosa che peraltro già sapevamo.
E' evidente che, a livello assoluto, un Campionato europeo under 23 non abbia molto significato: anche in un nuoto in cui si stanno allungando le carriere, a 22/23 anni molti nuotatori e molte nuotatrici hanno già raggiunto il loro picco fisiologico.
Può però avere un significato per stimolare quegli atleti ancora giovani, usciti dalle manifestazioni giovanili (i nostri famosi cadetti e gli ex cadetti) che non hanno ancora trovato spazio nella nazionale maggiore.
Un caso eclatante è quello di Sven Schwarz, escluso dalla nazionale tedesca nei 400, 800 e 1500 stile libero, ma atleta di grandissimo livello, che ha confermato a questi Europei under 23.
Tu, giustamente, mi dirai che non è l'oro negli 800 a questo Europeo under 23 a gratificare Schwarz per l'esclusione dai Mondiali o a dargli particolari stimoli per le prossime stagioni, ed è vero.
Ed infatti, più che per Schwarz, questi Europei under 23, se organizzati nel modo giusto, cioè trovando con le Federazioni europee la collocazione più adatta nel calendario e coinvolgendo davvero i migliori under 23 (a parte i big assoluti, ovvio), potrebbero avere un senso.
Non ha senso, invece, l'apertura a nazioni extra-europee; per questa prima edizione è servita solo per innalzare il livello di alcune gare davvero modeste.
Quindi: o la Len convince le Federazioni europee a schierare i migliori under 23 e a trasformare questa manifestazione in una vetrina per coloro che sono sulla soglia della nazionale maggiore, oppure è meglio non dare seguito a questa iniziativa.
Intervistato dalla Gazzetta Ceccon ha dichiarato che non farà mai più i misti. Devo ammettere che un po' mi dispiace. Cullavo il sogno di Ceccon che provava ad infastidire Marchand nel suo regno, limitatamente ai 200. Del resto la carne al fuoco è già tanta e perfezionare la rana risultava essere troppo oneroso.
A questo proposito a Fukuoka siamo riusciti a fare una domanda mirata.
Ha risposto che quando ha lavorato sulla ranan ha avuto fastidi alle ginocchia e quindi i misti non saranno presi in considerazione.
Entra di prepotenza (post Parigi) il 200 dorso fra le papabili opzioni
Complimenti a Edmond Dantes che oltre al primo posto parimerito con miro nella classifica podi si aggiudica la classifica combinata, ma anche a miro e lety per i primi posti nelle due classifiche podi e tempi, la concorrenza era ridotta ma guerrita. Tranne la mia ahaha avevo basse aspettative, quest'anno ho seguito meno del solito e ho affrontato i pronostici più per partecipare che con convinzione di poter fare bene e si è visto, ma mi sono comunque diverito :)
Grazie grazie, sicuramente è una gran bella iniziativa e mi son divertito a cercare il giusto mix di ponderazione e sparate.
Spero riusciremo a far partecipare qualche persona in più per la prossima volta, che più siamo meglio è :D
per quanto riguarda Ragaini penso sia fondamentale considerare che ha pure un anno in meno rispetto a Mitsin, il quale nel 2022 non era minimamente paragonabile al Ragaini attuale (che ritengo abbia ancora buoni margini fino a fine stagione).
Ero addirittura incerto se aprire un topic dedicato a Mitsin, poi ho pensato che fosse prematuro, ma è doveroso sottolineare i progressi davvero impressionanti del nuotatore bulgaro rispetto al 2022.
Mitsin, nato nell'agosto del 2005, partecipò agli scorsi Eurojunior di Otopeni solo nei 100 e 200 farfalla come gare individuali.
Ottimo il suo comportamento nei 200 farfalla, in cui giunse quarto in 1.58.46.
In prima frazione della 4x200 stile libero nuotò un notevole 1.49.47 (chissà perché la Bulgaria non l'ha schierato nella gara individuale).
La Bulgaria fu eliminata in batteria e quindi non ci fu la controprova in finale.
Quindi, nuotatore senz'altro promettente, che aveva come gare di punta i 200 farfalla e i 200 stile libero.
Nel 2022 i suoi PB in vasca da 50m erano: 1.49.10 nei 200 stile libero, 3.53.48 nei 400 stile libero, l'1.58.46 citato nei 200 farfalla, mentre non ho trovato crono negli 800 stile libero.
Dopo i netti progressi in vasca corta a fine 2022, i PBs che Mitsin ha realizzato in questi Eurojuniors concretizzano un miglioramento davvero raro per un nuotatore che passa dai 17 ai 18 anni (Mitsin compirà 18 anni in agosto): 1.46.50 nei 200 stile libero, 3.44.31 nei 400 stile libero e 7.47.45 negli 800 stile libero. Ad inizio aprile ha nuotato 1.57.84 nei 200 farfalla, che non sono più la sua gara principale.
Ovviamente bisognerebbe avere informazioni su cosa è cambiato nella preparazione di Mitsin; se per caso si è focalizzato relativamente tardi sulle tre distanze (200, 400, 800) dello stile libero, allora i suoi progressi potrebbero non esser finiti, con prospettive veramente notevoli per il prossimo anno.
]]>Su questa volontà di "ispirare" al di là del nuoto, da una parte mi sembra positivo (ed espressione dell'evidente intelligenza di Popovici) il non volersi limitare a un solo ambito nella vita, dall'altra non vorrei che finisse per essere un po' una distrazione. Spero che non sia così, il suo vero limite soprattutto sui 200 credo sia ancora lontano.
]]>Aggiungo il link a qualche considerazione fatta dal nostro Luca: Una come Summer McIntosh non l’avevamo mai vista
Ne abbiamo parlato nel "topicone".
Per versatilità e prospettive realistiche di poter primeggiare, in futuro, in ben cinque gare, io ho considerato il riferimento natatorio massimo, cioè Michael Phelps, mentre Miro ha ricordato la Caulkins di fine anni '70, primi '80, a cui fu impedito di partecipare alle Olimpiadi di Mosca ma che aveva una versatilità abbinata ad un livello di crono (considerata l'epoca) davvero sensazionali, per cui vinse un numero record di titoli nazionali Usa, record che resistette fino all'avvento del Kid di Baltimora.
]]>Vanno in archivio gli Assoluti. Nessuno dei big li ha affrontati con una finalizzazione specifica, dunque sapremo solo a Fukuoka se la preparazione è stata azzeccata. Per la mentalità del nuotatore azzurro andare forte in primavera può creare false certezze in vista dell'appuntamento principale della stagione. Ricordo brevemente alcuni precedenti come quelli di Lamberti prima di Seul 1988, Trevisan prima delle Olimpiadi 1992 e Merisi prima di Atlanta 1996. Al contrario avvicinarsi alla grande manifestazione a fari spenti, come fece Fioravanti prima di Sydney 2000, forse è meglio.
Post molto "Breriano", Xman; nel senso di Gianni Brera, mito del giornalismo sportivo (in particolare calcistico, ma si sa che in Italia lo sport, ahimè, coincide quasi totalmente con il calcio) di cui ho divorato i libri quando ero piccolo ed ero, anch'io, molto appassionato di football.
Brera (di cui sono note alcune figure retoriche che oggi verrebbero tacciate, come minimo, di sessismo) diceva esattamente questo a proposito dei Mondiali di calcio.
Quando, come nel 1966 in Inghilterra o nel 1974 in Germania Ovest o nel 1986 in Messico dove arrivammo da campioni del mondo (si potrebbe aggiungere nel 2010 in Sudafrica, sempre da campioni del mondo in carica), ci eravamo presentati con grandi aspettative, i risultati sono stati deludenti, mentre quando nel 1970, 1978 o, soprattutto, 1982 e 2006 ci furono critiche diffuse per alcune prestazioni non convincenti nell'avvicinamento ai Mondiali, poi i Mondiali andarono parecchio bene (con due vittorie, una finale per il primo posto ed una per il terzo).
In generale, è bene non avere troppe certezze; poi, certo, il nuoto è uno sport di prestazione dove è difficile improvvisare o sperare in episodi fortunati (l'intervento della dea Eupalla, per citare ancora Brera) se la preparazione non è andata per il verso giusto.
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